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Ristrutturare casa: conviene verso fine 2022? – InvestireOggi.it

E' vero che nel 2022 ristrutturare casa costerà di più?

L’aumento dei prezzi dei materiali potrebbe portare i contribuenti a rimandare a fine 2022 i lavori per ristrutturare casa, in attesa che prezzi ritornino ai livelli pre-Covid o comunque diventino più ragionevoli. In alcuni casi rimandare i lavori potrebbe essere un scelta conveniente, tuttavia la scelta è legata al tipo di bonus di cui il contribuente intende beneficiare per i lavori che effettuerà.

Infatti, le proroghe previste dalla Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022, sono differenziate a seconda del tipo di agevolazione, superbonus, bonus ristrutturazione al 50%, bonus facciate, ecc.

In alcuni casi, anche il tipo di immobile oggetto dei lavori fa la differenza sulla proroga. Ad esempio, per gli edifici e le villette unifamiliari, la proroga del superbonus copre solo il periodo 1° luglio 2022-31 dicembre 2022. Sempre se alla data del 30 giugno sarà completato almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Bonus edilizi. Le proroghe nella Legge di bilancio 2022

La Legge di bilancio 2022 proroga al 31 dicembre 2024 i bonus edilizi per le spese sostenute per:

  • interventi di efficienza energetica,
  • di ristrutturazione edilizia,
  • nonché per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (c.d bonus mobili).

Per il bonus mobili il limite di spesa 2021 pari a 16.000 euro passa a: 10.000 euro per l’anno 2022 e 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024.

Il bonus facciate è prorogato fino al 31 dicembre 2022. Tuttavia l’aliquota agevolativa scende dal 90% al 60%.

Dunque per ristrutturare casa con l’aliquota rafforzata del 50% anziché del 36% c’è tempo fino al 31 dicembre 2024.

La proroga del superbonus

La proroga del superbonus è stata differenziata a seconda se i lavori riguardano edifici unifamiliari o condominiali.

Il superbonus 110 spetta fino al 31 dicembre 2022 per i lavori effettuati su edifici e villette unifamiliari. Tuttavia, alla data del 30 giugno 2022, è necessario che i lavori effettuati raggiungano uno stato di avanzamento pari ad almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo.

In caso contrario niente proroga e niente superbonus.

Per i lavori effettuati sugli edifici condominiali e sugli immobili in comproprietà di due o più soggetti la proroga è molto più ampia. In particolare, per gli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate (anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche), la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025. Tuttavia, la detrazione, a partire dal 1° gennaio 2024 viene ridotta al: 70 per cento per le spese sostenute nell’anno 2024; 65 per cento per quelle sostenute nell’anno 2025.

Conviene rimandare i lavori?

L’aumento dei prezzi dei materiali potrebbe portare i contribuenti a rimandare i lavori per ristrutturare casa a fine 2022 in attesa che prezzi ritornino ai livelli pre-Covid o comunque diventino più ragionevoli.  In alcuni casi rimandare i lavori potrebbe essere una scelta conveniente. Tuttavia la scelta è legata al tipo di bonus di cui il contribuente intende beneficiare per i lavori che effettuerà. Sicuramente nel caso del superbonus edifici unifamiliari non c’è alcuna possibilità di rimandare i lavori. Considerato che al 30 giungo si deve arrivare al 30% dell’intervento complessivo.

Diverso è il discorso per ristrutturare casa, qui il tempo a disposizione è maggiore. Grazie alla proroga al 31 dicembre 2024.

Argomenti: Detrazione 110, Fisco e tasse

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