

Dopo la limitazione prevista dall’ultimo Decreto Sostegni che, in chiave antifrodi, riduce a una sola la cessione del credito fiscale maturato, continua il percorso travagliato del Superbonus. Oggi il governo ha deciso di “sbloccare con un nuovo decreto la cessione dei crediti derivanti dai bonus edilizi”, hanno riportato i deputati del M5S Giovanni Currò e Vita Martinciglio, rispettivamente vicepresidente e capogruppo della commissione Finanze alla Camera. Una scelta considerata “inevitabile” dopo le diverse richieste arrivate dalle diverse forze politiche, dai 5 Stelle fino a Forza Italia come da Fratelli d’Italia all’opposizione, e da “un intero settore penalizzato gravemente”, hanno aggiunto i due pentastellati.
Basta ripercorre l’effetto del semplice annuncio dell’ultima modifica al Superbonus nel Sostegni-ter sul settore delle costruzioni. Gli operatori, ossia Poste e Cassa depositi e prestiti, hanno congelato i servizi di acquisto dei crediti d’imposta legati ai diversi bonus edilizi (Superbonus 110%, bonus facciate ed ecobonus) perché temono che le limitazioni blocchino effettivamente tali strumenti. Su quest’onda, Banco Bpm ha temporaneamente sospeso l’acquisizione di nuove pratiche da privati, condomini e imprese che applicano lo sconto in fattura, mentre prosegue normalmente la finalizzazione delle pratiche con crediti fiscali già maturati e cedibili nel rispetto delle scadenze fissate dal decreto, e l’acquisizione di crediti fiscali dai soggetti aggregatori che operano tramite sconto in fattura.
Anche lo spettro delle frodi non giustifica le ricadute negative sull’intera filiera, che il bonus ha contribuito a rilanciare “dopo anni di crisi e di mancanza di lavoro”. Soprattutto perché dall’odierna interrogazione in Commissione Finanza è emerso che “soltanto una minima percentuale” delle truffe, che hanno già raggiunto quota quattro miliardi di euro, riguarda il Superbonus 110%, hanno sottolineato Currò e Martinciglio. (riproduzione riservata)
Source: milanofinanza.it
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