

L’uso distorto della proroga tecnica
rappresenta uno strumento surrettizio di affidamento
diretto, in violazione dei principi cardine della
concorrenza e della trasparenza. Non solo: il ricorso reiterato a
una soluzione simile è sintomo non solo di cattiva
gestione, ma anche di una programmazione
inefficiente delle procedure di gara.
Proroga tecnica: no di ANAC all’assenza di programmazione
È estremamente critico il giudizio contenuto nella
delibera ANAC del 9 aprile
2025, n. 150 sull’operato di una Pubblica
Amministrazione che, in contrastante rispetto ai principi di
economicità, efficacia, tempestività, correttezza, di libera
concorrenza, non discriminazione, trasparenza e proporzionalità, ha
continuato a remunerare un OE in relazione a un appalto di servizi
di trasporto e custodia del materiale sanitario “ereditato” dalla
gestione commissariale dell’emergenza Covid-19.
La questione nasce da un appalto bandito in urgenza durante
la pandemia da una Struttura Commissariale, nella gestione del
quale è subentrato successivamente un Ministero.
Il contratto è stato prorogato ben due volte,
senza che sia mai stata indetta una
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