

Un progetto approvato prima del 31 dicembre 2024 può ancora
sottrarsi all’obbligo di progettazione in BIM? Qual è il termine di
riferimento per considerare “avviato” un procedimento di
programmazione? E può la redazione del DOCFAP da sola giustificare
l’applicazione della deroga prevista dall’art. 225-bis del Codice
dei contratti pubblici?
A queste domande ha risposto il Supporto Giuridico del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Parere 13 maggio 2025, n.
3416. Un intervento di particolare interesse per le stazioni
appaltanti che stanno predisponendo i nuovi strumenti di
programmazione e progettazione, a seguito dell’entrata in vigore
del D.Lgs. n. 209/2024
(Correttivo) che ha recentemente modificato il D.Lgs. n. 36/2023
(Codice dei contratti).
La questione interpretativa: tra DOCFAP e programmazione
triennale
Il quesito sottoposto al MIT parte da un caso concreto: un
intervento pubblico dotato di copertura finanziaria deliberata nel
2024 e per il quale è stato approvato il Documento di Fattibilità
delle Alternative
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