La certificazione energetica è obbligatoria
Dopo la notizia che la Commissione europea sta lavorando a una stretta “green” sugli immobili (si parla di impedire o limitare la vendita di case e appartamenti classificati come inefficienti dal punto di vista energetico entro il 2033), torna alla ribalta qualcosa di cui abbiamo molto parlato in questi ultimi anni trattando le ristrutturazioni e la possibilità di accedere, per esempio, al super ecobonus: la classe energetica. Classificare gli edifici da questo punto di vista è diventata una parte integrante di ogni processo di compravendita o di affitto immobiliare. Non c’è contratto serio che non sia accompagnato dall’Ape (Attestato di Prestazione Energetica): la certificazione energetica è infatti obbligatoria per un edificio quando lo si vende o lo si affitta (oltre, appunto, all caso in cui lo si sottoponga a ristrutturazioni agevolate dal Fisco). Ma come si calcola la classe energetica di una casa? E quali sono le classi considerate accettabili? Proviamo a rispondere a queste domande spiegando quali sono i requisiti da dover sempre tenere in considerazione nel momento dell’assegnazione di una classe energetica.
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