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All’efficienza energetica di Comat un prestito green da 10 mln euro da Intesa Sanpaolo con garanzia Sace – BeBeez

Comat Servizi Energetici, società torinese partecipata dal Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica Sgr e da Comat Spa, ha ottenuto un finanziamento green di 10 milioni di euro da Intesa Sanpaolo con garanzia SACE per portare avanti i progetti di riqualificazione energetica degli edifici gestiti con l’installazione di cappotti termici e pompe di calore. Più nello specifico, il Sustainability Loan di intesa Sanpaolo prevede uno sconto sul tasso praticato via via che l’azienda realizza una serie di obiettivi ESG (si veda qui il comunicato stampa).

Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo ha dichiarato: “L’operazione con Comat Servizi Energetici conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo nel ridefinire le strategie d’impresa in chiave innovativa e sostenibile, in coerenza con le iniziative del PNRR. Fenomeni come la sostenibilità ora sono parte della nostra quotidianità e non sono più rinviabili. In Piemonte abbiamo già erogato prestiti per 200 milioni in tale ottica. L’accordo con Sace, che prevede l’intervento della loro garanzia green sul Climate Change, è molto importante perché consente di portare il finanziamento fino a 20 anni, di cui 3 di pre-ammortamento, favorendo investimenti trasformativi di lunga durata con un peso finanziario adeguato per le imprese”.

Ricordiamo che Comat Servizi Energetici aveva già stretto un accordo con Intesa Sanpaolo l’anno scorso per offrire la possibilità ai 2.500 condomini che la società gestisce in Italia di utilizzare il Superbonus 110% (si veda altro articolo Bebeez). In particolare, la banca piemontese si era impegnata ad acquistare il credito d’imposta relativo ai lavori già avviati a suo tempo dalla società che contavano un ammontare complessivo superiore ai 100 milioni di euro. Questa prima tranche di interventi aveva quindi interessato 100 condomini per un totale di circa 3.000 unità abitative in Piemonte, Liguria e Lombardia. Circa l’80% degli immobili sono passati dalla classe energetica G-E alla B-A.

Comat Servizi Energetici opera nel campo dell’efficienza energetica in campo civile e industriale. Guidata da Federico Augusti, la società fa capo a Comat Spa, realtà storica che opera da oltre 60 anni nell’impiantistica civile e industriale,  e che dal 2018 è anche partecipata dal FIEE, Fondo Italiano per l’Efficienza energetica, il principale fondo strutturale attivo nell’energy efficiency in Italia, che aveva investito 16 milioni di euro , di cui 7 in una quota di minoranza da Comat spa e il resto sottoscrivendo un aumento di capitale per sostenerne lo sviluppo ulteriore del business (si veda altro articolo di BeBeez).

Il gruppo Comat è stato fondato a Milano nel 1972, con lo scopo di fornire componenti elettrici per lo stampaggio delle materie plastiche. Alla sede storica di Milano, si sono affiancati presto depositi e venditori in molte province italiane. Nel 2010 la sede principale è stata trasferita nel nuovo, più ampio magazzino di Concorezzo, in provincia di Monza e Brianza e da ultimo si aggiunge una sede secondaria in provincia di Torino. Negli ultimi anni Comat ha continuato ad ampliare e a diversificare la propria attività commerciale nel mercato italiano aggiungendo una vasta linea di accessori e sistemi per il sollevamento. Oggi, grazie a una copertura capillare del territorio nazionale ed alla completezza della gamma dei prodotti che distribuisce, Comat è in grado di soddisfare le più diverse esigenze del mercato. L’azienda ha chiuso il 2020 con un fatturato di 25,4 milioni e una perdita operativa di 3,8 milioni a fronte di un debito netto di 1,7 milioni.

Soltanto pochi giorni fa  Intesa ha destinato un altro prestito ESG alla compagnia di autonoleggio Sicily by Car, questa volta da 15 milioni di euro, sempre con garanzia green di SACE (si veda altro articolo BeBeez). In precedenza, a metà marzo, la banca aveva concesso insieme ad altri istituti di credito un prestito da 46 milioni di euro a UBS Asset Management per il rifinanziamento di un portafoglio di impianti italiani impegnati nella la generazione di energia pulita. Il portafoglio rientra nel comparto Infrastructure Equity Strategy di UBS AM (si veda altro articolo BeBeez). Il rifinanziamento ha inoltre consentito di ottenere fondi per rifinanziare un portafoglio misto composto da 13 impianti fotovoltaici, per un totale di 14MW, e 4 impianti di biogas da 4MW. A gennaio, il primo gruppo bancario italiano aveva sostenuto invece Lucart, società a capo dell’omonimo gruppo lucchese che detiene i marchi di carta igienica Tenderly e di carta per la casa Tutto, con un finanziamento da 10 milioni di euro assistito da Garanzia Green di SACE a sostegno del piano di crescita e di sviluppo del gruppo in ottica ESG e di economia circolare (si veda altro articolo BeBeez).

Quanto al FIEE, si tratta del primo gestore di private equity italiano dedicato esclusivamente a progetti di investimento nel settore dell’efficienza energetica in Italia e all’estero. Lanciato nell’agosto 2016 (si veda altro articolo di BeBeez), aveva annunciato il closing finale a 160 milioni nel maggio 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). Alla raccolta avevano partecipato per un 2% gli stessi soci fondatori dell’sgr e cioé l’ex amministratore delegato dell’Enel, Fulvio ContiMaurizio Cereda, già vicedirettore generale e consigliere di Mediobanca, Lamse, holding di partecipazioni che fa capo ad Andrea Agnelli, Raffaele Mellone, ex managing director di Merrill Lynch e l’amministratore delegato della sgr, Andrea Marano, già dirigente di Enel Green Power. Il fondo è focalizzato sulla realizzazione di importanti investimenti tramite il meccanismo degli EPC – Energy Performance Contract, in collaborazione con le principali ESCo italiane.

Ricordiamo che nel settembre scorso FIEE sgr ha annunciato il primo closing della raccolta del suo secondo fondo,  FIEE II a quota 125 milioni di euro su un target complessivo di 175 milioni entro fine 2020. FIEE II ha raccolto capitali dalla Banca europea per gli investimenti (Bei), da investitori istituzionali e family office italiani (si veda altro articolo di BeBeez). La Bei, già investitore di riferimento nel primo fondo (FIEE I) con 25 milioni di euro di impegni, ha aumentato il suo impegno nel secondo fondo a quasi 40 milioni di euro, sostenuto dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI).

Source: bebeez.it

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