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Amatrice, cinque anni fa il terremoto che uccise 299 persone – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

Amatrice

Cinque anni dopo, Amatrice ricorda le 299 vittime del terremoto di magnitudo 6 che la notte del 24 agosto 2016 colpì la cittadina nel Reatino e le comunità di Accumoli e Arquata del Tronto. Le persone coinvolte furono oltre 600mila, in 140 comuni, 388 i feriti. Il Comune di Amatrice ha dichiarato il lutto cittadino per l’intera giornata.-

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato poco fa ad Amatrice. Il premier, accompagnato dal capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è arrivato in elicottero e si è recato presso il parco Don Minozzi, dove ha deposto una corona di alloro sotto la statua del memoriale delle vittime del terremoto di 5 anni fa.Draghi e il capo dipartimento della Protezione Civile si stanno ora recando presso il campo sportivo “Paride Tilesi” per presenziare alla messa in ricordo delle vittime del sisma.

Le domande di contributo per la riparazione o la ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma 2016, che ha colpito Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, sono oltre 20mila e riguardano 50 mila unità immobiliari di tipo residenziale e 1.150 immobili produttivi. L’importo richiesto è di 5,4 miliardi di euro.  Le richieste approvate sono oltre 10mila e nei primi sei mesi del 2021 sono stati completati oltre 1.100 cantieri. Dall’avvio della ricostruzione sono stati ultimati 5mila interventi su edifici, con 12mila unità residenziali al loro interno, sono in corso i lavori in altri 5mila cantieri, per 13mila ulteriori abitazioni. Sono i numeri contenuti nel terzo Rapporto sullo stato della ricostruzione nelle quattro Regioni colpite dai terremoti 2016-2017, presentato in conferenza stampa dal commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini.  “La semplificazione e le nuove procedure, in primis l’ordinanza 100 e l’introduzione dei Programmi straordinari di ricostruzione, hanno di fatto sbloccato una situazione di paralisi. Nell’ultimo anno sono state presentate un terzo delle richieste di contributo complessive, ed approvate la metà delle domande, con la concessione di 2,7 miliardi di euro, con un’accelerazione che si è accentuata nel 2021”, ha spiegato il commissario. Che ha aggiunto come la ricostruzione si trovi in una “fase matura, anche se sconta dei rischi dovuti alle dinamiche di mercato indotte anche dalla pandemia. Il ritmo acquisito tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 nell’apertura di nuovi cantieri, ha subìto in primavera un rallentamento a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, al quale si è fatto fronte, recentemente, innalzando la misura del contributo”. In più molte aziende edilizie e professionisti sono impegnati con il superbonus del 110%, tanto che lo stesso Legnini ha lanciato un appello a ditte e tecnici: “Venite a lavorare alla ricostruzione del Centro Italia colpito dagli eventi sismici del 2016 e 2017 perché la ricostruzione non rallenti”.

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