Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieBonus BagniArredo bagno: come acquistare i mobili con i bonus per le ristrutturazioni – MyCase.it – mycase.it

Arredo bagno: come acquistare i mobili con i bonus per le ristrutturazioni – MyCase.it – mycase.it

Con il Decreto Rilancio e la Legge di Bilancio 2020, il Governo ha esteso la validità di un’ampia gamma di agevolazioni fiscali destinate a chi intraprende interventi di ristrutturazione edilizia. Tra i vari bonus che richiedibili, vi è anche quello per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Questa detrazione, tra le altre cose, si applica anche all’acquisto di elementi di arredo destinati al bagno.

Vediamo di seguito tutto quanto c’è da sapere in merito a questo tipo di agevolazione.

Cos’è il “bonus mobili”.

Quello che viene comunemente definito “bonus mobili” consiste in una detrazione IRPEF del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Per il 2021, l’ammontare massimo di spesa sul quale si applica la detrazione è stato elevato a 16.000 euro. L’agevolazione è valida solo per le spese sostenute nel corso del 2021, anche se relative ad interventi di ristrutturazione edilizia avviati non prima del 1° gennaio 2020. Ciò che conta, ai fini della fruibilità della detrazione, è che i lavori siano cominciati prima dell’acquisto dei mobili.

A tal proposito, è bene citare l’apposita sezione contenuta nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Tra i beni il cui acquisto rientra nella disciplina agevolativa, infatti, sono indicati vari arredi, a titolo di esempio. Tra cui: “letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze; nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”. Se il bagno dispone anche di un vano o di un antibagno adibiti a lavanderia, con il bonus è possibile acquistare anche lavatrice e asciugatrice (in quanto “grandi elettrodomestici”).

Come funziona l’agevolazione.

Il bonus è applicabile agli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2021, a patto che sia possibile documentare le spese sostenute. A tal proposito, è possibile effettuare i pagamenti su cui calcolare la detrazione solo mediante bonifico (bancario o postale) o con carte di credito; altre forme di pagamento (contante, assegno e così via) non sono accettate e utilizzate da parte di chi intende richiedere il bonus. Per quanto concerne le modalità di acquisto, non vi sono condizioni o limitazioni particolari. I mobili bagno possono essere comprati in Italia o all’estero: sia online, tramite e-commerce specializzati come Inbagno.it; che presso negozi di vendita al dettaglio o i punti vendita dei grandi distributori.

In aggiunta, si consiglia di conservare la ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione (se si effettua il pagamento con carta di credito). Ma anche l’attestazione dell’addebito sul conto corrente o le fatture rilasciate al momento dell’acquisto del bene.

Mobili

Arredo bagno: come acquistare i mobili con i bonus per le ristrutturazioni

Si ricorda, inoltre, che il bonus mobili ed elettrodomestici non è cumulabile con l’agevolazione del 65%, prevista per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Quali oggetti si possono acquistare.

Ai fini della richiesta della detrazione prevista dal bonus mobili, è bene individuare con precisione quali siano gli articoli che rientrano nella disciplina agevolativa. Per quanto riguarda, nello specifico, il bagno, è possibile acquistare cassettiere e altri arredi assimilabili, soprattutto pensili, sia a base singola che con anta singola o doppia, e scaffali. Anche altri elementi d’arredo, come ad esempio sedie, credenze e dispositivi di illuminazione (lampade e simili), possono essere acquistati per un bagno in ristrutturazione e inclusi tra le spese detraibili.

Detto di lavatrice e asciugatrice, va sottolineato come per gli interventi inerenti al bagno, è possibile usufruire di altri bonus. La sostituzione di vasi e sanitari, ad esempio, rientra in una specifica agevolazione (“bonus idrico”) volto ad incentivare il risparmio idrico. Ragion per cui, è applicabile anche alle spese sostenute per la sostituzione di rubinetti, miscelatori, soffioni e colonne doccia, oltre alla rubinetteria del bidet ed allo scarico del water. Le spese sulle quali calcolare questa agevolazione comprendono anche le spese di smantellamento dei vecchi sanitari e il trasporto ed installazione dei nuovi.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment