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Assoimmobiliare: «Estendere il Superbonus ai fondi e rendere green gli edifici pubblici» – Il Sole 24 ORE

I punti chiave

3′ di lettura

«Ieri al Senato abbiamo depositato il nuovo testo della legge sulla rigenerazione urbana, sul quale abbiamo lavorato negli ultimi quattro mesi della competente commissione per avere un testo innovativo, avanzato, risolutivo di tanti conflitti tra le forze politiche». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini intervenendo all’assemblea annuale di Assoimmobiliare, in corso a Roma. «Il maxiementamento al testo precedente – ha spiegato Giovannini – è stato depositato con la speranza che entro l’anno, o ai primissimi dell’anno nuovo, il Senato possa approvare finalmente una legge nazionale sulla rigenerazione urbana, che da due anni e mezzo è bloccata in Parlamento».

Ed è in una logica anche di rigenerazione che la presidente di Assoimmobiliare, Silvia Rovere, ha presentato l’articolato piano di proposte “Real Estate Net Zero” a sostegno della decarbonizzazione, della sostenibilità della filiera ma anche di una politica industriale per il mondo delle costruzioni e del Real Estate.

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Tra le due principali: estendere il Superbonus per un periodo superiore a 2 anni e a diverse destinazioni d’uso, come uffici, retail, logistica fino all’edilizia pubblica, e a una platea più ampia, con investitori quali Oicr, Fondi e Siiq. Ma anche intervenire sulla leva fiscale per incentivare la costruzione di edifici in classe A e accompagnare la transizione energetica del patrimonio immobiliare fino ad uno scenario a zero emissioni nel lungo periodo.

Una strategia per riqualificare gli edifici pubblici

«Il settore immobiliare genera il 36% delle emissioni di CO2 dell’Unione Europea e in Italia, come in Ue, queste emissioni derivano per il 70% da edifici residenziali e per il 30% da edifici commerciali e pubblici. È impensabile – ha sottolineato il presidente di Assoimmobiliare, Silvia Rovere – affrontare la sfida epocale dell’abbattimento delle emissioni generate dagli immobili senza intervenire anche su edifici pubblici quali scuole, ospedali e uffici amministrativi. I dati della ricerca di SWG che presentiamo confermano la necessità di intervenire con più ampio respiro in tema di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, con circa il 52% del campione di intervistati che ritiene prioritario destinare i fondi del Pnrr alla riqualificazione degli edifici pubblici. Per un utilizzo efficiente delle risorse che il Pnrr destina alla riqualificazione energetica e alla rigenerazione urbana, pari a circa 57 miliardi di euro, è opportuno definire delle politiche strategiche che tengano conto della necessità di favorire la transizione ecologica dell’intera filiera, introducendo un sistema di incentivazione strutturale che supporti gli investimenti negli interventi, a partire
dalla loro costruzione».

Italiani insoddisfatti della “sostenibilità” di casa propria

L’indagine di SWG “Gli italiani e l’abitare sostenibile”, presentata durante l’Assemblea di Confindustria Assoimmobiliare, è stata svolta su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1475 intervistati, per poco più della metà residenti nelle 6 maggiori città metropolitane italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino e Palermo) e il resto in città con più di 100mila abitanti, suddivisi tra proprietari di un’abitazione, in cerca di una nuova abitazione e affittuari. E proprio tra i proprietari il 71% dichiara di abitare in una casa costruita più di 35 anni fa, che solo in meno della metà dei casi è stato oggetto di qualche tipo di ristrutturazione.

Source: ilsole24ore.com

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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