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Autoveicolo usato: 3 modi per risparmiare il più possibile – Trend-online.com

La necessità di possedere un veicolo per uso personale resta una delle priorità di moltissimi italiani, nonostante nel nostro Paese mantenere una macchina o una moto sia tutt’altro che economico! Per questo molte persone optano per la scelta della seconda mano cercando le migliori offerte che offre il mercato.

L’acquisto di un autoveicolo usato implica una serie di processi burocratici che hanno dei costi poco indifferenti e, in alcuni casi, possono anche far salire il prezzo alle stelle. Dal 2019 fino alla fine dello scorso anno era possibile accedere agli Ecobonus statali per l’acquisto di autoveicoli usati, anche se questa misura si è rivelata un vero fiasco.

Con la nuova legge di bilancio prevista per il 2022, gli Ecobonus non sono migliorati e la decisione finale è stata di eliminarli definitivamente. L’Italia è uno dei pochi Paesi europei che quest’anno non ha destinato dei contributi per l’acquisto di autoveicoli usati!

Ci sono allora delle opzioni per poter risparmiare nell’acquisto delle auto usate? Sì! In questo articolo ti dirò quali sono le promesse del governo Draghi e ti darò alcuni consigli pratici per non avere brutte sorprese né nel momento dell’acquisto né in futuro!

Autoveicolo usato: perchè i prezzi sono saliti

Secondo l’Agenzia Giornalistica Italiana, AGI, il mercato delle auto usate ha subito un’impennata soprattutto per la crisi del chip, elemento di fondamentale importante per l’assemblaggio del veicolo. Questo è stato causato soprattutto dai problemi logistici e dalla disponibilità delle risorse su mercato durante la pandemia.

Gaia Vendettuoli, giornalista AGI, scrive che:

“Lo scorso anno nell’Unione europea sono stati venduti 9,7 milioni di veicoli: si tratta del dato più basso registrato dall’inizio delle serie statistiche nel 1990, inferiore al 2013 e al 1993, già anni bui per l’industria automobilistica.”

Il prezzo delle auto nuove è quindi aumentato e di conseguenza anche quello delle auto usate. La Renault in particolare è stata la casa costruttrice più colpita in Europa seguita dalla Volkswagen. C’è da dire però che nonostante questa crisi generale in Europa, l’Italia lo scorso anno ha dimostrato una buona ripresa in termini di acquisto delle auto rispetto al 2020.

Cosa è successo al mercato delle auto usate invece? Walter Gobbi scrive su Clubalfa:

“Se il mercato vetture nuove in Italia a settembre va a picco, le vendite auto usate scendono del 17,1% rispetto allo stesso mese del 2020.”

Il 2020 quindi non è stato un anno proficuo e per il lungo lockdown che abbiamo vissuto può essere facilmente deducibile. Il 2021 è migliorato un po’ anche se presenta ancora numeri molto negativi e nuovamente può essere relazionato con le conseguenze dell’emergenza sanitaria.

Che dire quindi del 2019? Tre anni fa anche si stava registrando un calo di acquisti nonostante gli Ecobonus che il governo ha messo a disposizione. Vediamo quali incentivi ci offre lo Stato per quest’anno e come comprare un veicolo usato ad un prezzo conveniente.

Autoveicolo usato: gli incentivi del 2022

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato il via, a fine settembre dello scorso anno, ad un nuovo Ecobonus, pensato per il 2022. Un incentivo che nella pratica ha avuto un vita breve. Rottamando un veicolo vecchio dava la possibilità di comprarne uno usato in una concessionaria.

Ma a quali condizioni? Molte e complicate. Solo per citarne alcune, il veicolo da rottamare doveva essere della stessa classe ambientale di quello da rottamare, e NON doveva essere inferiore a Euro 6. Il prezzo finale non poteva superare i 25 mila euro senza tenere in considerazione la crisi del chip e senza fornire un listino nazionale di riferimento.

Cosa è successo fin’ora? Acquistando da professionisti sul mercato senza dei prezzi di riferimento, è stato praticamente impossibile utilizzare l’Ecobonus dal momento che ciascuno definisce il prezzo che vuole. L‘incentivo statale è stato affondato dai prezzi di mercato che continuano a salire.

Non ci sono buone prospettive per i prossimi mesi perchè il mercato del nuovo ancora procede a rallentatore, soprattutto per la scarsa disponibilità delle risorse. I prezzi dell’usato probabilmente non diminuiranno presto però ci sono alcune accortezze che possono farti risparmiare nel caso in cui tu decida di comprare proprio ora.

1. I costi di un autoveicolo usato

Comprare un autoveicolo usato conviene quando il costo sia accattivante non soltanto nel momento dell’acquisto ma anche nei mesi/anni successivi. Succede spesso si trovino super offerte online di veicoli che con il passare del costo si rivelano un buco nel portafoglio.

Se avessi bisogno di un veicolo con molta urgenza, optare per l’usato può essere una buona opzione, soprattutto con i problemi che si presentano oggigiorno riguardo la scarsità delle materie prime e degli accessori per l’assemblaggio (come il chip, importante per la parte della centralina elettronica e della scheda madre).

Il costo di un veicolo usato per logica dovrà sempre essere più basso di un veicolo nuovo. Gli anni dell’auto, il chilometraggio, le condizioni estetiche e la qualità dei singoli componenti (ruote, motore ecc) influiscono notevolmente sul prezzo finale.

Stessa cosa vale per l’assicurazione che, per le auto usate, è più bassa dal momento che il valore del veicolo è minore rispetto a quello di un auto nuova. È comunque consigliato oltre alla polizza RCA che è obbligatoria, aggiungere l’assistenza stradale, infortuni al conducente e soprattutto assicurare anche le altre persone che guideranno l’auto. 

2. Cosa controllare prima dell’acquisto di un autoveicolo usato

Affinchè ci sia davvero un risparmio è di fondamentale importanza controllare alcuni dettagli che spesso possono passare inosservati fino a che non ci si trova in brutte situazioni che incombono soprattutto quando l’auto usata viene comprata direttamente da un privato senza garanzie.

La prima cosa da verificare è che non siano attive delle ipoteche oppure dei fermi amministrativi. Quest’informazione si può vedere direttamente dal Pubblico Registro Automobilistico, PRA, che puoi visionare cliccando questo link.

Questo servizio non è gratuito e una volta che venga effettuata la richiesta, occorre aspettare 7 giorni lavorativi per poter accedervi. La verifica nonostante sia un servizio a pagamento è importante per verificare che l’auto sia registrata e che non ci siano dei processi di debito in corso.

Un’altra cosa importante è sapere esattamente quali interventi sono stati apportati all’auto: cambi di accessori, manutenzioni varie ecc, che dovrebbero essere registrati sul libretto di manutenzione. Questo è importante per capire la condizione del veicolo e quali sono gli interventi di cui avrà bisogno nei mesi/anni successivi.

Un ultimo controllo che può esser effettuato direttamente alla vista del veicolo è la condizione della carrozzeria: la maggior parte dei danni esterni come le rotture o le usure si possono vedere osservando attentamente il telaio e aprendo il parabrezza. 

Ad ogni modo è sempre opportuno che un meccanico di fiducia faccia una revisione del veicolo prima dell’acquisto e determinare lo stato definitivo dell’auto e anche il funzionamento generale che potrebbe essere compromesso da un cattivo uso dato da una guida non corretta, assenza di mantenimento periodico ecc.

3. Attendere le nuove misure per l’acquisto di un autoveicolo usato

Al momento non ci sono Ecobonus per l’acquisto delle auto usate in Italia. Siamo uno dei pochi Paesi in Europa che ha eliminato del tutto questo incentivo nella nuova Legge di Bilancio per il 2022. Sono comunque previste delle misure che destineranno oltre un miliardo di euro all’anno all’acquisto di veicoli usati.

Quindi nel caso in cui non fosse di estrema urgenza per te comprare un autoveicolo in questo momento, potresti aspettare finchè il mercato non torni a riequilibrarsi: quando le auto nuove riprenderanno i ritmi che avevano prima della pandemia, di conseguenza anche i veicoli usati avranno prezzi più accessibili.

La crisi dei chip ha sconvolto tutte le case produttrici, che hanno adottato diverse misure per poter fronteggiare questo problema. Alcune si sono rivolte ad altri rivenditori non calcolando però che tutti collaborano con stessi rifornitori. Questo non ha velocizzato la produzione ma ha allungato ancora di più i tempi di attesa.

Altri hanno deciso di cambiare alcune parti della centralina elettronica e della scheda madre per valutare ulteriori vie d’uscita alla crisi dei chip. Ancora nessuno si è ristabilizzato al 100% e quindi il mercato dell’automotive resta incerto per quanto riguarda i prezzi e i tempi di attesa.

Il governo vorrebbe usare i fondi del PNRR per portare avanti le proposte del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Ciò che anticipa il governo è:

“Per gli incentivi si ragiona su una cifra superiore a 1 miliardo all’anno e l’idea è di finanziare per 3/4 le auto a bassa emissione (elettriche e ibride plug-in) e per 1/4 quelle con emissioni fino a 135 g/km di C02.” 

Le auto elettriche e gli autoveicoli usati

La spinta per l’acquisto di veicoli elettrici influisce moltissimo anche sull’acquisto di autoveicoli usati. L’Europa in generale si sta muovendo verso gli autoveicoli ibridi o al 100% elettrici anche promuovendo campagne pubblicitarie su larga scala.

Al giorno d’oggi l’acquisto di un autoveicolo elettrico non è alla portata di ogni cittadino: il costo non scende sotto i 20 mila euro e in termini di prestazione presenta ancora molte limitazioni per tantissimi viaggiatori come la scarsità delle colonnine che erogano elettricità in corrente alternata o la durata della batteria.

Le migliori auto elettriche garantiscono viaggi anche di 600 km con una sola ricarica ma parliamo di auto che costano all’incirca 90 mila euro. Coloro che devono percorrere molti km e non vivono in città ben fornita, avrebbero delle grosse difficoltà.

Inoltre il costo a lungo termine non è indifferente perchè bisogna calcolare il prezzo delle batterie che ovviamente andrebbero cambiate più meno dopo 8 anni di utilizzo per poter mantenere sempre la stessa prestazione iniziale.

Copywriter, classe 1992.
Laureata presso l’Università degli studi di Torino, sono una di quelle naturaliste e biologhe ambientali sempre in cerca di qualcosa da scoprire. L’essere umano è biologicamente una specie molto interessante che per la maggior parte vive nei pressi di una foresta fatta di palazzi, caffetterie, fabbriche e artefatti di vario genere affrontando i problemi legati allo sviluppo della società moderna: lavoro, famiglia e hobbies.
Specializzata nella Comunicazione del Rischio, il mio interesse è di trasmettere soluzioni riguardo come migliorare e gestire al meglio il nostro quotidiano optando per scelte sostenibili, costruttive e di inclusione sociale.

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