I crediti d’imposta cedibili, come quelli del superbonus al 110% su efficientamento energetico e antisismica, diventino «mezzi di pagamento di beni e servizi». Lo chiedono le commissioni Bilancio e Politiche Ue del Senato, nello schema di relazione sul piano nazionale di ripresa e resilienza. «Occorre implementare un’infrastruttura digitale che, anche alla luce dell’introduzione del superbonus 110 per cento e degli altri crediti d’imposta cedibili, compresi i crediti maturati dalle imprese per gli investimenti nel Mezzogiorno e per gli investimenti in beni strumentali, garantisca la certificazione dei crediti di imposta stessi e una loro ampia circolazione tra gli operatori come mezzi di pagamento di beni e servizi», spiegano le commissioni. La proposta dovrebbe essere messa in campo «anche al fine di immettere una grande capacità finanziaria nel sistema economico senza alimentare debito». Lo schema di relazione (Il testo sarà ora all’esame della commissione Bilancio della Camera e la scadenza finale per avviare il piano è il 30 aprile) è ricco di valutazioni e suggerimenti. È composto di 66 pagine, con una parte iniziale che riporta le 16 richieste generali, e da circa 46 pagine fitte con le indicazioni raccolte dalle diverse commissioni della Camera e inserite con la formula «valutare se». Tra queste molte sono di dettaglio e altre raccolgono le richieste avanzate durante l’esame dei diversi provvedimenti economici, come quella di estendere al 2023 il superbonus del 110% sull’efficientamento energetico degli edifici. E di un’estensione del 110% ha parlato anche il ministro degli esteri Luigi Di Maio durante il convegno online di Legambiente «La nostra Italia – Più verde, innovativa e inclusiva: le proposte di Legambiente per il Piano nazionale di ripresa e resilienza». «Sbaglia», ha detto, «chi mette in contrapposizione ripresa e sostenibilità, profitto e ambiente. La ripresa della pandemia non sarà un ritorno alla situazione precedente, ma una transizione duratura orientata al verde e al digitale. Questa prospettiva ha orientato sia il Next Generation Eu sia il Pnrr. Punteremo su efficienza energetica, economia circolare, riciclo e trasformazione di rifiuti in carburanti. Per facilitare questa transizione, lavoreremo sulla semplificazione amministrativa, sul prolungamento di misure fondamentali come il superbonus 110% e l’istituzione delle comunità energetiche». Proseguono intanto sul territorio le iniziative volte a dare un ulteriore slancio al superbonus. Come ad esempio l’accordo tra Banca Mps e Ance Veneto nel quale l’istituto mira a garantire un concreto sostegno all’imprenditoria edile veneta per una graduale ripresa del settore e dello sviluppo dell’economia locale. O anche la «Piattaforma digitale incentivi per le costruzioni», realizzata dall’Acen con l’ausilio finanziario della Camera di commercio di Napoli. La piattaforma www.acen110.it punta ad assistere privati e condomini per facilitare l’utilizzo del superbonus 110% e tutti i benefici fiscali disponibili legati all’edilizia. La piattaforma digitale ha una parte informativa, con norme, prassi e interpelli ed offre a tutti un orientamento pratico; dopo la registrazione, è possibile incrociare le necessità di imprenditori, professionisti e privati che manifestino interesse alla realizzazione degli interventi edili ricorrendo ai bonus fiscali resi disponibili dal Governo.
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