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Bollo auto ibride: come si calcola e in quali Regioni non si paga – Segugio.it

Aumenta tra gli automobilisti italiani la propensione ad acquistare un’auto ibrida, un veicolo che abbina un motore termico convenzionale a un motore elettrico.

Nel 2021 la quota di mercato di queste vetture ha superato sia i modelli a benzina che quelli diesel: i 12 mesi si sono infatti chiusi con il 29% del totale venduto. La diffusione delle ibride è dovuta a diversi fattori, tra cui il minor consumo di carburante e una serie di agevolazioni che riguardano l’acquisto e il loro mantenimento.

Quali sono le agevolazioni per le auto ibride?

Fino al 2021 l’acquisto era supportato dall’Ecobonus, l’incentivo sotto forma di sconto sul prezzo di listino della vettura ibrida. Per quest’anno sono previsti ulteriori incentivi, che al momento non sono ancora stati definiti.

Un altro beneficio riguarda il bollo, l’imposta di proprietà calcolata in base alla potenza del motore e alle emissioni del veicolo che deve essere pagata su tutti i veicoli iscritti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). In molte Regioni è possibile essere esentati dal pagamento dell’imposta: vediamo nel dettaglio dove si applica l’agevolazione e come varia.

Valle d’Aosta

La Regione esenta per cinque anni le auto ibride dal pagamento della tassa di possesso. Se immatricolate fino al 31 dicembre 2022, pagheranno la tassa a partire dal sesto anno.

Lombardia

È prevista una riduzione del 50% del bollo per i primi cinque anni delle ibride immatricolate dopo il primo gennaio 2019.

Marche

La Regione applica il periodo maggiore di esenzione sul territorio nazionale: i possessori di auto ibride non pagano l’imposta per i sei anni successivi alla data di immatricolazione.

Toscana, Umbria, Basilicata, Calabria e Sardegna

Le cinque Regioni non riconoscono l’esenzione dal bollo per le auto ibride, che dunque andrà pagato per intero.

Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Sicilia

Le norme in vigore nelle quattro Regioni prevedono l’esenzione per i tre anni successivi alla data di immatricolazione.

Piemonte

Le auto ibride non pagano il bollo per un periodo di cinque anni dopo la data della prima immatricolazione, ma solo se il motore termico ha una potenza inferiore ai 100 kW.

Emilia Romagna

Alle auto ibride immatricolate per la prima volta nel 2021 è riconosciuto un contributo pari al costo di tre annualità (2021, 2022 e 2023) del bollo, ma fino a un importo massimo pari a 191 euro per ciascun anno.

Liguria

L’esenzione dal pagamento del bollo èper i cinque anni successivi all’immatricolazione.

Lazio, Abruzzo e Campania

Per le ibride l’esenzione riguarda i primi tre anni di vita dell’auto ibrida.

Molise

La Regione Molise applica un periodo minimo: non si paga l’imposta per i due anni successivi alla data di prima immatricolazione.

Puglia

I veicoli ibridi non pagano il bollo per il primo anno e per le successive cinque annualità. In seguito, è previsto uno sconto sulla tassa del 75%.

Ma quanto paga di bollo un’auto ibrida?

L’importo è variabile come per le vetture alimentate a benzina e gasolio. Tuttavia, nel caso delle auto ibride l’importo del bollo viene calcolato unicamente in base ai kiloWatt del motore endotermico: per conoscere con esattezza l’importo da pagare è possibile simularlo sul portale dell’ACI.

Auto ibrida: i vantaggi riguardano anche l’assicurazione

Possedere un’auto ecologica significa anche poter accedere a polizze che fanno pagare tariffe assicurative più convenienti. Per le ibride si parla di un meno 5-10% rispetto al premio pagato per un veicolo a carburante tradizionale: il beneficio cresce ulteriormente se si comparano le polizze su Segugio.it, il portale che individua le assicurazioni auto più economiche sul mercato e che meglio si adattano a ogni profilo di utente.

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