Il costo dell’intervento
Questo perché la detrazione in questione è commisurata al prezzo di acquisto dell’unità immobiliare risultante nell’atto pubblico di compravendita e quindi non ha relazione col “costo complessivo dell’intervento” richiesto nel predetto modulo di asseverazione, da indicare negli altri casi di interventi strutturali eseguiti su edifici esistenti. È utile ricordare che il Sismabonus Acquisto è una detrazione introdotta dal 2017 per l’acquisto di case antisismiche nei Comuni che si trovano in zone classificate a “rischio sismico”. Inizialmente il decreto legge 50/2017 aveva introdotto questa agevolazione solo per le case ubicate in zone a rischio sismico 1, poi il decreto legge n. 34/2019 ha ampliato la platea di beneficiari estendendo la detrazione anche alle zone classificate a rischio sismico 2 e 3.
Ora il Decreto Rilancio ha previsto l’applicazione del Superbonus 110% anche al Sisma Bonus acquisto. Al momento dunque la normativa sul Sismabonus è stata assorbita da quella sul Superbonus, quindi l’aliquota della detrazione Superbonus Acquisto è stata elevata in modo generalizzato al 110%.
La maxi detrazione è riservata agli acquirenti di nuove unità immobiliari edificate nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3, anche con variazione volumetrica, e cedute entro 18 mesi dalla fine lavori dall’impresa di costruzione o ristrutturazione immobiliare che ha realizzato gli interventi. Attenzione che le unità immobiliari devono essere edificate al posto di fabbricati demoliti, ma soprattutto ricostruite con lo scopo di ridurne il rischio sismico.
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