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Bonus auto nel 2021: i veicoli che è possibile acquistare con l’incentivo – FASI.biz – Finanza Agevolazioni Strategie Investimenti

Bonus auto - Foto di Tomáš Malík da PexelsMolto richiesto e per questo rifinanziato in più occasioni nel corso dell’anno, da ultimo con il dl Infrastrutture, l’ecobonus auto comprende una serie di incentivi per l’acquisto di veicoli poco inquinanti. Dal 14 settembre è possibile prenotare quelli per l’acquisto di veicoli con emissioni 0-60g/km di CO2. 

I bonus per l’acquisto di moto e motorini elettrici e ibridi

Anche nel 2021 il bonus auto si conferma una misura molto apprezzata dagli italiani: tra gennaio e marzo sono andati quasi esauriti gli incentivi previsti. Un po’ a sorpresa, il 13 maggio il Ministero dello Sviluppo economico ha previsto un rifinanziamento di 5 milioni per gli incentivi auto destinati alle vetture con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 135 g/km, ma anche in questo caso l’incentivo è andato a ruba nel giro di poche ore. 

Un successo che ha spinto i legislatori a rifinanziare la misura con 350 milioni, nell’ambito del decreto Sostegni bis, estendendo così gli incentivi fino a fine anno ed allargandone le maglie. Ma anche in questo caso il salvadanaio statale si è svuotato presto, anche se non del tutto.

Come funzionano gli incentivi?

Ecobonus auto nel 2021

Dal 1° gennaio 2021 sono disponibili oltre 700 milioni di euro per i cittadini per l’acquisto di veicoli a basse emissioni relativi sia alle categorie dei motocicli L1 e delle auto M1 sia alla nuova categoria dei veicoli commerciali N1.

Dal 18 gennaio, i concessionari possono accedere sulla piattaforma dedicata per inserire le prenotazioni del contributo per veicoli M1, mentre è già possibile prenotare i contributi per la categoria L.

Ai contributi già previsti dalla Legge di Bilancio 2019 e dai successivi decreti Rilancio e Agosto, si aggiungono ulteriori risorse stanziate per il fondo automotive con la Legge di Bilancio 2021. In particolare, i contributi concessi per le fasce di emissioni 0-20 g/km e 21-60 g/km sono rifinanziati con ulteriori 120 milioni di euro per tutto il 2021, portando l’ammontare odierno a 390 milioni di euro, essendo 270 milioni già stanziati. A queste risorse potranno aggiungersi i residui degli anni precedenti.

Questa la suddivisione degli incentivi:

  • 0-20 g/km: 6.000 euro con rottamazione e 4.000 euro senza rottamazione
  • 21-60 g/km: 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione

Alle due fasce potranno aggiungersi 2.000 euro con rottamazione e 1.000 senza rottamazione fino al 31 dicembre 2021, ed in tal caso è anche previsto uno sconto praticato dal venditore pari ad almeno 2.000 euro o 1.000 euro a seconda che sia presente o meno la rottamazione.

Le due fasce di emissioni 61-90 g/km e 91-110 g/km sono state rimodulate in un’unica fascia 61-135 g/km (dal primo gennaio è previsto infatti un nuovo ciclo di rilevazione delle emissioni), finanziata con 250 milioni di euro. Il precedente finanziamento è andato esaurito. La durata dell’incentivo è di sei mesi e sarà possibile usufruirne solo con rottamazione. Nel dettaglio, per la fascia di emissioni comprese tra 61 e 135 g/km è di 1500 euro con rottamazione.

Anche in questo caso all’incentivo sopra indicato si aggiunge uno sconto praticato dal venditore pari ad almeno 2.000 euro.

Infine, è stato introdotto un nuovo incentivo sui veicoli commerciali leggeri N1 e M1 speciali, proporzionale alle emissioni e finanziato con 50 milioni di euro.  

Tutte le misure della Manovra 2021

Bonus auto: le agevolazioni in un colpo d’occhio

I contributi già previsti dalla Legge di Bilancio 2019:

Ecobonus auto

I contributi previsti dal decreto Rilancio:

Ecobonus auto

I contributi previsti dal decreto Agosto:

Ecobonus auto

I contributi previsti dalla Legge di Bilancio 2021: 

Ecobonus auto

La Legge di Bilancio 2021, ha introdotto anche due nuove categorie di veicoli, gli N1 ed M1 speciali, riconoscendo un contributo per gli acquisti dal 1° gennaio 2021 fino al 30 giugno 2021. L’incentivo si differenzia rispetto alla Massa Totale a Terra e all’alimentazione.

Ecobonus auto

5 milioni residui dal decreto Rilancio esauriti in poche ore

Il 13 maggio 2021 è stato attivato il fondo Decreto Rilancio Residuo M1 per la fascia di emissione 0-135 g/km, per un importo pari a circa 5 milioni di euro. Fondi che  fanno parte delle risorse residue già stanziate per l’anno 2020.

Le risorse aggiuntive sono state prenotate nel giro di poche ore.

Cosa cambia con il Sostegni bis

Rifinanziamento con 350 milioni di euro del fondo di cui all’articolo 1041 della legge n. 145 del 2018 originariamente destinato a finanziare l’acquisto di veicoli a basse emissioni, che viene così ripartito:

  • 60 milioni di euro per l’acquisto (anche in locazione finanziaria) di autoveicoli con emissioni fino a 60 g/km CO2 (lett. a);
  • 200 milioni di euro per l’acquisto (anche in locazione finanziaria) di autoveicoli con emissioni da 61 a 135 g/km CO2 (lett. b); 
  • 50 milioni di euro per l’acquisto (anche in locazione finanziaria) di veicoli commerciali (cat. N1) e veicoli speciali (cat. M1) di cui 15 milioni di euro riservati all’acquisto di veicoli esclusivamente elettrici (lett. c); 
  • 40 milioni di euro per l’acquisto di autoveicoli usati (cat. M1) per il quale non siano stati già goduti i benefici previsti per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, con classe non inferiore ad euro 6 e prezzo risultante dalle quotazioni medie non superiore a 25 mila euro, con contestuale rottamazione di un veicolo immatricolato prima del 1° gennaio 2011 o che superi nel periodo di vigenza dell’agevolazione i 10 anni dall’immatricolazione di cui l’acquirente o un familiare convivente siano proprietari o intestatari da almeno 12 mesi (lett. d). In quest’ultimo  caso il contributo è riconosciuto in misura decrescente al crescere delle emissioni (da 2.000 euro a 750).

Le istruzioni operative dell’Agenzia delle Entrate

Con provvedimento del 28 giugno 2021 viene stabilito che il credito d’imposta dell’incentivo ecobonus, corrispondente all’importo del contributo rimborsato al venditore e recuperato dalle imprese costruttrici o importatrici di veicoli elettrici o ibridi, nuovi di fabbrica, può essere utilizzato esclusivamente in  compensazione per il versamento dei tributi e contributi pagabili tramite modello F24, presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia.

Come richiedere gli ecoincentivi auto

La prenotazione degli ecoincentivi da parte dei concessionari sulla piattaforma Ecobonus è disponibile sulla piattaforma www.ecobonus.mise.gov.it.

Dal 2 agosto si sono aperti i termini per prenotare gli incentivi per l’acquisto di nuovi veicoli a basse emissioni fino a 135 g/km di CO2, con e senza rottamazione, mentre dal 5 agosto sono scattate le richieste per i veicoli commerciali e speciali.

Fondi esauriti velocemente, già a fine agosto, per auto elettriche e ibride plug-in, ma oggetto di una nuova iniezione di risorse nell’ambito del decreto Infrastrutture.

“Per garantire e ottimizzare l’utilizzo dei fondi destinati all’acquisto di veicoli meno inquinanti M1, compresi nella fascia di emissione 0-60 grammi di CO2, le risorse previste per l’Extrabonus (oltre 57 milioni di euro) vengono riallocate sul fondo ordinario dell’incentivo Ecobonus”, comunica il Ministero dello Sviluppo economico.

Di conseguenza, dal 14 settembre si è aperta la possibilità di prenotare sulla piattaforma MISE gli incentivi per l’acquisto di veicoli con emissioni 0-60g/km di CO2.

Prolungati, inoltre, i termini per il completamento delle prenotazioni in corso per i veicoli di categoria M1, M1 speciali, N1 e L: per quelle inserite sulla piattaforma dal 1 gennaio al 30 giugno 2021 sarà possibile fino al 31 dicembre 2021 mentre per quelle inserite dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 sino al 30 giugno 2022.

A disposizione i fondi per le auto a benzina e diesel a basse emissioni di CO2 e per le ibride non plug-in, oltre che per moto e motocicli e per alcuni tipi di veicoli commerciali e speciali. 

Tempi più lunghi per i contributi destinati alle auto usate: la misura dovrebbe diventare operativa nel mese di settembre. Per i veicoli usati, infatti, si dovrà prevedere una procedura diversa sulla piattaforma.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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