Bonus per la casa, dal supersconto per rifare la facciata all’incentivo per le ristrutturazioni ordinarie non c’è solo il superbonus del 110%. L’agevolazione fiscale, spiega l’Agenzia delle entrate, consiste in una detrazione d’imposta del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali.
Bonus facciate, in cosa consiste
La condizione per poter usufruire dello sconto è però che l’edificio si trovi in un centro abitato. Più in dettaglio deve essere «nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali». Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.
A chi spetta
Possono usufruire dell’agevolazione tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, soggetti Irpef e soggetti passivi Ires, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento. La detrazione non spetta a chi possiede esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva.
Lo sconto
La detrazione è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute nel 2020 e nel 2021 ed effettuate tramite bonifico bancario o postale. Va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo. Non sono previsti limiti massimi di spesa, né un limite massimo di detrazione.
Il bonus ristrutturazioni
L’agevolazione fiscale, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2021, consiste in unadetrazione dall’Irpef del 50% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo di 96.000 euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. È prevista, inoltre, una detrazione Irpef, entro l’importo massimo di 96.000 euro, anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati.
Cessione del credito
Chi esegue un intervento di ristrutturazione edilizia, invece dell’utilizzo diretto della detrazione, può optare per uno sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi oppure per la cessione a una banca o a un intermediario finanziario di un credito d’imposta di pari ammontare.
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