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Bonus edilizi, sconto in fattura e cessione del credito prorogati solo per il Superbonus. Lavori a rischio pe… – La Repubblica

Non solo villette e Isee. Il testo della manovra con le nuove misure sul Superbonus che circola in queste ore conferma le misure solo in parte per i prossimi anni, riduce il bonus facciate ma soprattutto non prevede la proroga dello sconto in fattura e della cessione del credito per i bonus ordinari. Di conseguenza per tutte le spese sostenute dal 2022 in poi questa opzione non sarebbe più ammessa. Chi volesse approfittare di questa possibilità, dunque, dovrebbe effettuare i pagamenti per intero entro fine anno.

Opzione a termine

Le disposizioni che consentono di optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito sono contenute nell’articolo 121 del decreto Rilancio. Il comma 2 consente di effettuare l’opzione per tutte le detrazioni relative ad interventi edilizi e di efficientamento energetico per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021. Il testo elenca puntualmente i bonus cedibili: si va dalle ristrutturazioni al bonus facciate agli interventi che danno diritto all’ecobonus all’installazione dei panelli fotovoltacici. Opzione ammessa anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Superbonus edilizio, tutte le domande e risposte dell’esperto

Solo nel caso del Superbonus, però, l’opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura è estesa anche al 2022, come indicato nel comma 7-bis dello stesso articolo. E nel testo delle bozze entrate nel Consiglio dei ministri del 28 ottobre, nell’articolo 8 dedicato alle proroghe delle agevolazioni non c’è traccia della proroga dell’opzione anche per gli altri bonus.

Dal 2022 utilizzabile solo la detrazione

Se il testo fosse confermato, dunque, sparirebbe l’opportunità di effettuare i lavori (esclusi quelli per i quali si ha diritto al Superbonus) usufruendo dello sconto in fattura, il che, ovviamente, metterebbe a rischio la possibilità di effettuare questi lavori da parte di chi non ha sufficienti disponibilità per affrontarli, oppure non ha capienza fiscale per utilizzare la detrazione. Tutta la platea degli incapienti, in sostanza, sarebbe tagliata fuori da questi bonus, compreso il caso dei lavori condominiali da effettuarsi con il bonus facciate.

Corsa a pagare le spese

Le cose comunque, come detto, sono destinate a cambiare solo dal 1° gennaio 2022. Per tutte le spese di quest’anno, invece, rimane questa opportunità. Come già chiarito dal Ministero dell’economia, per tutte le detrazioni diverse dal Superbonus, l’agevolazione è riconosciuta a prescindere dal fatto che siano o meno conclusi i lavori per i quali spetta la detrazione. Quindi ad esempio se si paga oggi l’intera fattura della ditta per l’appalto degli interventi sulla facciata, spetta lo sconto del 90% anche se i lavori saranno materialmente eseguiti del 2022. Lo stesso nel caso di sostituzione caldaia al 65% o infissi al 50%. 

Lavori in corso per cambiare il testo

Non è detto, però, che la bozza che circola sia quella definitiva della manovra. Come avverte Gianni Pietro Girotto, portavoce M5S in Senato sulla sua pagina Fb, infatti, i lavori sono ancora in corso. “I testi e le notizie che leggete non sono ancora affatto definitivi – si legge in un post pubblicato a inizio mattinana – Per M5S, Giuseppe Conte e i nostri ministri e noi tutti parlamentari stiamo premendo per importanti modifiche. Non ci sono ancora testi definitivi”. L’intenzione dichiarata sarebbe quella di dare certezze prima del dibattito parlamentare per consentire a chi deve mettere in cantiere i lavori di avere certezze.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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