bonus idrico requisiti

Incluso nella Legge di Bilancio, il bonus idrico è una misura che fatica a decollare nonostante sia incluso nel testo definitivo della Legge, già approvato dal Senato. Potrà valere fino a 1.000€, ma su cosa si potrà spendere e chi ne avrà diritto?

Bonus idrico, che cos’è e come si può spendere

La Legge di Bilancio ha stanziato oltre 20.000.000.000€ per questo bonus, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi delle risorse idriche. L’incentivo infatti sarà spendibile per:

  • acquistare e/o installare vasi sanitari che abbiano un volume di scarico non superiore ai 6 litri; incluse anche eventuali opere, sia idrauliche che murarie, necessarie per l’installazione dei nuovi sanitari o per smontare i sanitari ormai obsoleti;
  • acquistare e/o installare rubinetti e mixer sia per bagno che per cucina, il cui controllo del flusso d’acqua non superi i 6 litri al minuto; comprese anche le opere necessarie allo smontaggio dei vecchi sanitari e al montaggio delle nuove attrezzature;
  • acquistare e/o installare soffioni e colonne doccia con portata non superiore ai 9 litri al minuto, con relative attività di smontaggio e installazione della rubinetteria.

Bonus idrico, chi ne ha diritto

Per richiedere il bonus idrico, si dovranno rispettare alcuni requisiti:

  • essere persone fisiche residenti in Italia;
  • richiedere l’agevolazione per un appartamento o un immobile in fase di interventi di ristrutturazione.

Non sembrano esserci al momento condizioni particolari sulla tipologia di immobili in cui spendere il bonus e, secondo l’Agenzia delle Entrate, il bonus idrico non costituirà un reddito imponibile del beneficiario e non andrà inserito nell’indicatore della situazione economica equivalente Isee. Incertezza anche sulla forma che assumerà questa agevolazione, sebbene sembra sia prevalente la forma di bonus rispetto a quella di detrazione fiscale.

Bonus idrico, perché è in ritardo

La Legge di Bilancio riporta che il bonus idrico 2021 sarà valido per le spese e gli acquisti sostenuti fino al 31 dicembre 2021, tuttavia sul sito dell’Agenzia delle Entrate si legge che il Ministero dell’Ambiente avrebbe dovuto emanare il decreto attuativo 60 giorni dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio. Il decreto era dunque atteso per maggio 2021, ma il ritardo sarebbe probabilmente dovuto ad altre questioni e agevolazioni urgenti che stanno finendo sul tavolo del Governo. In ogni caso, sembra certo che il bonus non sia stato cancellato ma soltanto rimandato.