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Bonus, la mappa delle agevolazioni: dalle facciate agli elettrodomestici, dall’antisisma agli antifurto – Corriere – NEWS110 – NEWS110

Un tecnico impegnato in un cantiere
Un tecnico impegnato in un cantiere

Bonus 110% rimosso, rimane, rifatto. E poi grandi elettrodomestici, facciate, barriere architettoniche e rischio sismico. La legge di bilancio 2022 porta con sé una giungla di bonus per la casa a volte sovrapponibili fra loro in cui è difficile orientarsi e per tutti rimane fermo il consiglio di rivolgersi a professionisti, specie dopo la stretta sulle cessioni del credito stabilita dal governo.

Quanti bonus ci sono?
«Sono in totale 11. Nove permettono la cessione del credito (esclusi grandi elettrodomestici e giardini) e tutti si basano su una detrazione Irpef spalmata su più anni per il completo recupero fiscale. Si va dai quattro del superbonus 110% ai cinque di sismabonus ed eliminazione barriere architettoniche ai dieci di tutti gli altri».

Quali sono le detrazioni Irpef previste?
«Per il superbonus 110% si tratta del, appunto, 110% dell’Irpef. La seconda maggiore è quella del sismabonus che copre tra il 50% e l’85% delle spese. Viene poi l’eliminazione barriere architettoniche al 75%. Ecobonus, che può comprendere l’aria condizionata, arriva al 65%. Al 60% si ferma il bonus facciate, abbassato quest’anno rispetto al 90% dell’anno scorso. Al 50% di detrazione Irpef troviamo il bonus ristrutturazioni edilizie, quello per i mobili e i grandi elettrodomestici, l’aria condizionata se compresa nel bonus ristrutturazioni, il bonus sicurezza su impianti antifurto inserito nel bonus ristrutturazioni, il bonus per l’acquisto da impresa costruttrice o ristrutturazione box auto pertinenziali. Infine a un minore ma non disprezzabile 36% c’è la detrazione per lavori «verdi» in giardini, cortili e terrazzi».

Come ottenere il bonus 110%?
«Punto primo, ricordare che l’obiettivo del bonus sarebbe migliorare di due livelli le classi energetiche dell’edificio in questione. Queste sono dieci e vanno da A4, la migliore, a G che è la peggiore. In mezzo si trovano A3, A2, A1, B, C, D, E ed F. Sono tanti i parametri da considerare, dallo spesso dei muri all’installazione di pannelli solari, e la valutazione è meglio affidarla a un ingegnere termotecnico. Poi serve un esperto fiscale che appuri se c’è diritto alla detrazione e si assuma la responsabilità in caso di contestazione dell’Agenzia delle entrate. Infine c’è bisogno un «asseveratore» che, in sostanza, confermi che a fine lavori c’è stato il salto di due classi energetiche meritevole di detrazione. Meglio affidare tutto a un direttore dei lavori».

Il bonus ascensori o eliminazione barriere architettoniche.
«Novità del 2022 è il bonus per rimuovere le barriere architettoniche che nella maggior parte dei casi significa l’installazione di un ascensore o un montacarichi. La detrazione del 75% va calcolata su massimo 50mila euro per le case singole, 40mila euro ad abitazione per i condomini da 2 a 8 appartamenti, 30mila euro a unità immobiliari per edifici più grandi».

Sismabonus solo in zona a rischio?
«Per i contributi atti a rendere la propria casa anti-terremoto bisogna verificare di essere in zona sismica 1, 2 o 3. Viene esclusa la zona 4 estesa sulla Sardegna, l’Alto Adige, il Salento e ampie fette di Piemonte, Brianza e Trentino, oltre a parte della Sicilia centrale e della costa toscana. Il limite massimo di spesa è 96mila euro».

L’ecobonus, come il superbonus ma più facile (e meno rimborsato).
«L’ecobonus copre buona parte degli interventi previsti dal bonus 110%, ma non prevede il salto di due categorie energetiche al prezzo di una detrazione al massimo del 75%. Riguarda l’efficientamento energetico di singole abitazioni, il cosiddetto cappotto sui condomini, migliorare la capacità di non disperdere fresco l’estate e caldo l’inverno. Coperte spese non oltre i 48mila euro».

I grandi elettrodomestici devono essere ecologici. E due modi per avere l’aria condizionata.
«Viene rimborsato il 50% del prezzo di elettrodomestici che siano almeno di classe A+, esclusi i forni che possono fermarsi ad A. Devono però essere acquistati per una casa che sia già stata oggetto di lavori del bonus ristrutturazioni. Il limite di spesa per il 2022 è di 10mila euro e conviene sbrigarsi perché nei due anni successivi scenderà a 5mila. Per pagare la metà un condizionatore d’aria si può passare attraverso l’ecobonus o il bonus ristrutturazioni. Se invece si sostituisce un modello vecchio la detrazione aumenta al 65% della spesa se è un modello con pompa di calore. Non ci sono limiti di Isee».

Più verde e più sicurezza.
«Il bonus del 36% copre tutti i lavori fatti tra 2018 e 2024 a favore di giardini e in generale zone verdi private e condominiali, ma solo fino a un tetto massimo di 5mila euro. Devono però essere interventi in senso ecologico, non la semplice manutenzione o sostituzione di vasi e recinti. Per esempio è detraibile un intervento per trasformare un cortile di cemento in un giardino oppure per installare metodi di irrigazione a risparmio idrico. Per porte blindate, allarmi e sbarre alle finestre si possono spendere fino a 96mila euro che verranno ripagati della metà. La cifra può comprendere anche messe a norme di impianti già esistenti, perizie e sopralluoghi».

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30 marzo 2022 (modifica il 30 marzo 2022 | 18:18)

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