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Bonus mobili 2023: sconti e agevolazioni fino a 5000 euro – The Wam

Bonus mobili 2023: sconti e agevolazioni fino a 5000 euro - The Wam

6‘ di lettura

Arriva la proroga per il bonus mobili 2023 (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

La Legge di bilancio 2022 (L. 234/2021) appena approvata ha prorogato anche per gli anni 2022, 2023 e 2024 l’agevolazione consistente in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati ad arredare immobili che sono stati oggetto di ristrutturazione edilizia.

Ma ci sono delle modifiche. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per il bonus mobili 2023.

INDICE:

Bonus mobili 2023: che cos’è

Il bonus mobili ed elettrodomestici è una detrazione Irpef del 50% sulla spesa per l’acquisto dei mobili ed elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile in ristrutturazione dal 1° gennaio 2020.

L’agevolazione fiscale viene applicata sia sull’acquisto di mobili e arredi nuovi sia sugli elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+, ad eccezione di forni e lavasciuga che possono essere di classe energetica A.

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Bonus Mobili 2023: le nuove regole

Il limite di spesa previsto fino al 31 dicembre 2021 era di 16.000 euro. In base al comma 37 della Manovra 2022 (legge 234/2021), il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato fino al 2024 ma con una significativa riduzione del tetto di spesa agevolabile. Si applica una detrazione del 50% delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore:

  • a 10mila euro per l’anno 2022;
  • e a 5mila euro per gli anni 2023 e 2024.

In caso di ristrutturazione su più unità immobiliari, si avrà diritto al bonus tante volte quanti sono gli immobili ristrutturati con agevolazione. La detrazione va però sempre ripartita tra coloro che hanno sostenuto le spese.

Si fruisce dell’agevolazione in dichiarazione dei redditi (Modello 730, Quadro E – Oneri e spese o Modello Redditi PF). L’importo detraibile è suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.

Bonus mobili 2023: cosa è cambiato

Ci sono dei cambiamenti rispetto all’originale versione del bonus mobili. In particolare questa proroga prevede delle importanti modifiche che riassumiamo di seguito.

Per fare un esempio: per usufruire del bonus per acquisti eseguito nel 2022, sarà necessario che i relativi lavori di ristrutturazione siano partiti dal 1° gennaio 2021.

Relativamente ai limiti di spesa, il 2022 vedrà una riduzione dell’importo massimo che passerà dagli attuali 16mila euro a 10mila euro, per poi diminuire ulteriormente nel 2023 e 2024 a 5mila euro.

Pertanto la detrazione del 50% verrà calcolata su importi di spesa massimi pari a:

  • 10mila euro, per acquisti effettuati sino al 31.12.2020;
  • 16mila euro, per acquisti effettuati sino al 31.12.2021;
  • 10mila euro, per acquisti effettuati sino al 31.12.2022;
  • 5mila euro, per acquisti effettuati nel 2023 e 2024.

Va inoltre sottolineato che, a seguito di precisazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate con la sua Circolare 7/2021, sarebbe teoricamente possibile beneficiare più volte del bonus mobili relativamente alla stessa unità immobiliare, qualora questa sia oggetto negli anni di diversi interventi di recupero, fermo sempre però il requisito che il recupero edilizio sia iniziato nell’anno antecedente a quello di acquisto dei mobili ed elettrodomestici.

In sintesi, ogni bonus mobili deve essere collegato e consequenziale a un lavoro di ristrutturazione.

Bonus mobili 2023: a chi spetta

Possono accedere alla detrazione del bonus mobili 2023:

  • proprietari di immobili;
  • titolari di diritti reali sugli immobili (uso, usufrutto, abitazione o superficie);
  • proprietari di nuda proprietà;
  • coloro in affitto o in comodato d’uso;
  • ai soci di cooperative divise e indivise;
  • soci delle società semplici;
  • imprenditore individuale, se l’immobile non è ad uso strumentale.

Il diritto alla detrazione fiscale può essere usufruito sia dal soggetto che sostiene

le spese, intestatario quindi di bonifici e fatture, sia al coniuge, ai parenti entro il 3° grado e agli affini entro il 2° grado, se conviventi con colui sostenitore delle spese.

Bonus mobili 2023: per quali lavori è riconosciuto

La detrazione Irpef del 50%, quindi l’ottenimento del bonus mobili ed elettrodomestici, è riconosciuta per i seguenti casi:

  • manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento, di ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, in caso di dichiarazione dello stato di emergenza;
  • restaurorisanamento e ristrutturazione edilizia, di interi fabbricati, eseguiti dalle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia sulle parti comuni del condominio.
Bonus mobili 2023
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