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Bonus mobili a plafond mobile – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

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Il bonus mobili diventa a plafond mobile ed in stile «chi più spende (nel 2021) più guadagna». Con il disegno di legge di bilancio 2022, all’esame del Senato, a partire dall’1 gennaio 2022, viene infatti ridotto a 5 mila euro il tetto massimo di spese detraibili in mobili ed elettrodomestici e viene contestualmente riscritta la struttura dell’agevolazione slegandola dalla data di inizio lavori di ristrutturazione. La conseguenza è quella di aver generato un effetto «plafond mobile» per gli acquisti effettuati a cavallo d’anno tra il 2021 ed 2022. In caso di interventi di ristrutturazione iniziati nel 2021 infatti, l’ammontare ammesso alla detrazione resta di 16 mila euro se gli acquisti sono effettuati entro il prossimo 31 dicembre mentre, se la stessa spesa viene sostenuta a partire dall’1 gennaio 2022, si deve rispettare il nuovo tetto a 5 mila euro. A partire dal 2022 invece e fino al 2024 si viaggia poi con tetto massimo di 5 mila euro per immobile e detrazione (come già adesso previsto) legata al momento di sostenimento della spesa. Va evidenziato che, per espressa previsione normativa, la ferrea variazione del limite di spesa tra 2021 e 2022 non prevede la recuperabilità del plafond non utilizzato nel 2021 e questo indurrà ad una corsa agli acquisti all’interno dell’annualità corrente per massimizzare la convenienza fiscale utilizzando il tetto più alto (a 16 mila euro). Facendo un esempio, un contribuente che ha iniziato i lavori di ristrutturazione a partire dall’1 gennaio 2021 e che ha attualmente speso 10 mila euro in mobili ed elettrodomestici, ha ancora 6 mila euro di spese detraibili se sostenute entro il 31 dicembre prossimo. Qualora il contribuente però non riesca a acquistare ancora mobili o elettrodomestici entro il 2021 scatta il paradosso poiché con l’anno nuovo, entrando in vigore il nuovo tetto a 5 mila euro, lo stesso non può più detrarre nulla avendo già speso 10 mila euro, ammontare superiore al limite massimo consentito dal bonus.

La nuova e la vecchia costruzione dell’agevolazione. L’articolo 9, comma 3 lettera b) punto 2 del disegno di legge di bilancio, mette mano alla materia, sostituendo in toto il comma 2 dell’articolo 16 del decreto legge 63/2013 che disciplina il cosiddetto bonus mobili. La nuova disposizione prevede che, ai contribuenti che fruiscono della detrazione per interventi di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’articolo 16-bis del decreto del presidente della Repubblica 917/86, è riconosciuta una ulteriore detrazione per le spese documentate e sostenute nel triennio 2022/2024, per l’acquisti di mobili ed elettrodomestici, pari al 50% di quanto corrisposto e fino ad un massimo di 5 mila euro. L’attuale disposizione, in corso di modifica, invece non legava il plafond al momento di sostenimento della spesa ma alla data di inizio lavori. Il bonus infatti prevedeva che limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dall’1 gennaio 2020, era riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute nell’anno 2021 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

Va sottolineato che una problematica simile, ma con effetto contrario, si realizzò lo scorso anno per via delle modifiche introdotte al bonus in commento dalla legge di bilancio 2021 (legge 178/2020). In quell’occasione fu aumentato il plafond da 10 mila a 16 mila euro per le spese relative a lavori iniziati a partire dal 2020 e acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati nel 2021. A rimetterci fu chi aveva iniziato i lavori a ridosso a fine 2019 che si trovava con il vecchio tetto massimo agevolabile di 10 mila euro e 6 mila euro in meno di detrazione rispetto a chi aveva iniziato i lavori pochi giorni dopo, nel 2020.

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