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Bonus mobili con cessione del credito e sconto in fattura: le novità nel DL Sostegni – Informazione Fiscale

Bonus mobili con cessione del credito e sconto in fattura: la novità è parte degli emendamenti al decreto Sostegni approvati dalle Commissioni in Senato. Sarà possibile richiedere la detrazione del 50 per cento come sconto, sempre in caso di esecuzione di lavori di ristrutturazione.

Bonus mobili con cessione del credito e sconto in fattura: anche per la detrazione del 50 per cento per arredi ed elettrodomestici si potrà optare per la monetizzazione immediata.

La novità è parte del corposo pacchetto di emendamenti che modificano il testo del decreto Sostegni, approvati in Commissione Bilancio e Finanze del Senato.

Mentre l’attenzione del Governo e dei contribuenti è tutta concentrata sulle misure in arrivo con il decreto Sostegni bis, il primo decreto economico emergenziale dell’Esecutivo Draghi si appresta a cambiare forma, e arricchirsi di numerose modifiche in ambito fiscale.

Quella sul bonus mobili è una delle novità di assoluto rilievo, successiva all’incremento del limite di spesa detraibile da 10.000 a 16.000 euro a partire dal 2021 previsto dalla Legge di Bilancio.

Cessione del credito e sconto in fattura, in seguito alle novità previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio, hanno reso accessibili le detrazioni sulla casa anche a chi non ha liquidità sufficiente per sostenere la relativa spesa.

La monetizzazione delle detrazioni fiscali si estende anche agli sconti per chi acquista mobili ed elettrodomestici in seguito a lavori di ristrutturazione ammessi al relativo bonus del 50 per cento.

Bonus mobili con cessione del credito e sconto in fattura: le novità nel DL Sostegni

Il bonus fiscale del 50 per cento riconosciuto per le spese relative a mobili ed elettrodomestici acquistati in seguito ad interventi di ristrutturazione edilizia era l’unico rimasto fuori dalla possibilità di optare per la cessione del credito e per lo sconto in fattura.

L’emendamento al testo del decreto Sostegni approvato in Commissione al Senato pone rimedio a quella che molti hanno ritenuto non tanto una precisa scelta di esclusione quanto una dimenticanza del legislatore.

L’emendamento interviene nuovamente sull’articolo 121 del decreto Rilancio, quello che ha dato il via alla monetizzazione delle detrazioni fiscali sui lavori in casa.

L’opzione relativa alla cessione del credito per il bonus mobili ed elettrodomestici o, in alternativa, per lo sconto in fattura da parte del rivenditore consentirà al contribuente di recuperare in real time l’agevolazione fiscale riconosciuta.

In via ordinaria, la detrazione del 50 per cento è riconosciuta in seguito alla presentazione della dichiarazione dei redditi, ed è ripartita in 10 rate di pari importo. Ci vogliono quindi 10 anni per recuperare lo sgravio riconosciuto dall’Erario.

Al contrario, cessione del credito e sconto in fattura consentono al contribuente di recuperare in un’unica soluzione e in tempi brevi il bonus mobili riconosciuto.

Bonus mobili, cessione del credito e sconto in fattura con aggiornamento del modulo telematico

A livello operativo, per l’avvio effettivo della cessione del credito e dello sconto in fattura serviranno alcuni passaggi formali.

Il primo consiste nel varo della legge di conversione del decreto Sostegni che, dopo il passaggio in Senato, è attesa alla Camera per il via libera definitivo.

La palla passerà poi all’Agenzia delle Entrate, chiamata ad aggiornare necessariamente il modulo per l’esercizio dell’opzione relativa alla fruizione della detrazione in modalità alternativa.

In ogni caso, non cambiano i presupposti per poter fruire dell’agevolazione fiscale. Si ricorda che in riferimento al bonus mobili, lo sgravio IRPEF del 50 per cento è riconosciuto ai contribuenti in caso di acquisto di arredi ed elettrodomestici per immobili sottoposti a lavori di ristrutturazione edilizia.

È questo un aspetto essenziale per capire la funzione dell’agevolazione: il bonus mobili, infatti, è a corredo del bonus ristrutturazione. La data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere necessariamente precedente quella dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici oggetto della detrazione.

Il bonus mobili 2021 spetta quindi per immobili oggetto di ristrutturazione dal 1° gennaio 2020.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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