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Bonus mobili ed elettrodomestici: fino a 8000 euro subito – Trend-online.com

La legge di Bilancio ha confermato il bonus mobili ed elettrodomestici anche per il 2021. L’incentivo consiste in una detrazione Irpef del 50% sulla spesa di acquisto degli arredi e di grandi apparecchi elettrici, purché l’investimento sia collegato a lavori di ristrutturazione o restauro sull’immobile al quale sono destinati gli arredi.

Per quest’anno, però, c’è un’importante novità: è stato alzato il tetto di spesa massimo. Fino allo scorso anno questo era di 10mila euro. Dal 2021 è stato invece portato a 16mila euro. Questo significa che, spendendo l’importo massimo, possono essere recuperati fino a 8mila euro, cioè la metà dei soldi spesi.

L’incentivo, così come concepito nel 2021, è sfruttabile su tutti i lavori avviati dall’1 gennaio 2020. Per tutti quelli avvenuti prima, fa fede la norma così come è stata approvata nel 2013 e prorogata con le stesse modalità fino al 2020. Cioè, con un importo massimo di 10mila euro. 

Attenzione però: per poter accedere allo sgravio è importante sapere quali sono i mobili e gli elettrodomestici ammessi e quando devono essere acquistati in base all’inizio dei lavori di ristrutturazione dell’edificio. Cerchiamo di chiarire le idee e capire come accedere al contributo.

Chi può beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici 2021

Possono beneficiare dello sgravio fiscale tutti i soggetti che avviano lavori di ristrutturazione sui propri immobili. Il contributo non vale soltanto sulla prima casa. Per cui si può accedere al bonus sui lavori per tutte le case di proprietà.

Una cosa importante da ricordare è che la detrazione viene calcolata sulle cifre spese per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, indipendente da quanto si è speso per i lavori di ristrutturazione, nonostante le due cose debbano obbligatoriamente andare di pari passo.

Gli interventi non devono necessariamente riguardare la ristrutturazione in senso stretto, ma si allargano anche ai lavori di restauro, di manutenzione e di risanamento conservativo. Se questi invece riguardano parti comuni condominiali, un singolo condomino non può accedere al bonus mobili ed elettrodomestici se intende acquistarli per la propria casa privata. Vi accedono tutti e per gli arredi acquistati per le parti comuni dello stabile.

Inoltre, la legge di Bilancio ha stabilito che i mobili e gli elettrodomestici coinvolti nello sgravio possono anche essere acquistati prima di sostenere la spesa dei lavori di ristrutturazione, purché questi siano già stati avviati. Più semplicemente: il cantiere deve essere già aperto quando si acquistano i mobili, anche se i pagamenti possono avvenire in una data posteriore a quella dei pagamenti per gli arredi. Il tutto deve essere ovviamente documentato.

Quali sono gli interventi con i quali si accede al bonus mobili ed elettrodomestici 2021

Come anticipato, sono collegati alla detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici le manutenzioni ordinarie e straordinarie, i restauri e i risanamenti e gli interventi necessari per rimettere in sesto un edificio danneggiato da calamità naturali. Tutti questi lavori, per chi ne farà richiesta nel 2021, devono essere stati svolti a partire da gennaio 2020. 

Per esempio, danno diritto al bonus nelle abitazioni private: l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, il rifacimento di scale e rampe e la realizzazione di scale interne, la sostituzione degli infissi esterni, la realizzazione di recinzioni, muri di cinta, cancelli e ringhiere e la sostituzione dei divisori interni delle abitazioni senza però modificare l’assetto della casa.

Per quanto riguarda i lavori che coinvolgono un intero condominio, sono contemplati la tinteggiatura delle pareti, la sostituzione degli infissi, i lavori di impermeabilizzazione, la riparazione di tetti e grondaie e di portoni e cancelli e il rifacimento dell’intonaco. In questo caso l’acquisto di mobili ed elettrodomestici dovrà coinvolgere tutti i condòmini e dovrà riguardare le parti comuni dello stabile.

Restano invece esclusi i lavori volti a realizzare box o posti auto, quelli per mettere in sicurezza l’edificio da danni commessi da terzi (es: installazione di antifurto) e quelli volti all’efficientamento energetico dell’edificio.

Quali sono i mobili e gli elettrodomestici compatibili col bonus

Dà diritto al bonus, in generale, l’acquisto di mobili e di elettrodomestici nuovi di classe energetica A+ e superiori. Per i forni, invece, si parte dalla classe A. Gli arredi possono riguardare anche un’altra stanza della casa, diversa da quella coinvolta nei lavori di ristrutturazione se questi non riguardano l’intero immobile. 

Più nel dettaglio, rientrano tra i mobili agevolabili i materassi e gli apparecchi per l’illuminazione, nonché letti, armadi, librerie, scrivanie, sedie, comodini e poltrone. Non rientrano, invece, nel bonus, i pavimenti e le porte, oltre che le tende e tutti gli altri complementi di arredo ritenuti un plus.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, questi accedono al bonus soltanto con le classi energetiche sopra citate. Rientrano quelli sprovvisti di etichetta energetica soltanto se per quella determinata categoria non è previsto, per legge, che la riportino. Lo scopo è quello di incentivare l’acquisto di apparecchi a basso consumo, per avviare il Paese verso una svolta green. Nello specifico, rientrano tra i grandi elettrodomestici individuati dalla legge: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori e condizionatori.

È incluso, infine, anche il costo delle eventuali spese di trasporto e di montaggio.

Come effettuare i pagamenti per accedere al bonus

I pagamenti devono avvenire tramite bonifico bancario o carte di credito, sono quindi esclusi quelli mediante assegno o contanti. Ammessi anche i mobili e gli elettrodomestici pagati attraverso finanziamenti, purché sia tutto documentato tramite ricevute. I documenti poi devono essere tutti conservati per eventuali controlli a posteriori.

Da un paio di anni, poi, è stato introdotto sull’acquisto di alcuni elettrodomestici, qualora per questi si voglia usufruire del bonus, l’obbligo di comunicazione all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile). Sono esclusi dall’obbligo i forni, i frigoriferi, le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie e i piani cottura elettrici.

L’avviso a ENEA deve avvenire entro 90 giorni dal termine dei lavori di ristrutturazione connessi al bonus mobili ed elettrodomestici.

Come avviene il rimborso del bonus mobili ed elettrodomestici 2021

L’importo massimo spendibile per accedere al bonus è di 16mila euro nell’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Ciò significa che se anche venissero spesi più soldi rispetto al massimo, la detrazione Irpef del 50% verrebbe comunque calcolata su 16mila euro.

Lo sgravio avviene in quote singole annuali per dieci anni. Quindi: se si sono spesi 16mila euro, la detrazione sulla dichiarazione dei redditi sarà di 8mila euro (50% appunto) in 10 rate annuali di 800 euro l’una.

Nel caso in cui dovesse venire a mancare il soggetto che ha sostenuto le spese di ristrutturazione e di acquisto e ha cominciato a usufruire degli sgravi, le quote rimanenti non possono essere trasferite agli eredi.

Il bonus mobili ed elettrodomestici non è ammesso alla cessione del credito, anche se è cumulabile con il bonus ristrutturazioni del 50%. Per questo, invece, si può provvedere alla cessione del credito ad altri istituti.

Per gli acquisti e i lavori avvenuti negli anni precedenti al 2020, si fa riferimento alla norma in vigore quell’anno. Infatti, in Italia, il bonus mobili ed elettrodomestici è presente fin dal 2013 e ogni anno è stato prorogato. Tuttavia, nel 2021, c’è stato l’incremento del tetto massimo di spesa da 10mila a 16mila euro. Per cui, è bene sapere che se si vuole sfruttare l’incentivo per lavori fatti fino al 31 dicembre 2019, lo sgravio avverrà per il 50% di massimo 10mila euro.

Il bonus ristrutturazioni al 50% cumulabile con il bonus mobili ed elettrodomestici

Si tratta di uno sgravio che copre per il 50% tutti quegli interventi necessari per accedere al bonus mobili. Parliamo quindi di ristrutturazioni ordinarie o straordinarie, manutenzioni, restauri, eliminazione delle barriere architettoniche. La legge di Bilancio 2021 ha inserito tra i lavori che possono sfruttare la detrazione anche la sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza con generatori di emergenza di ultima generazione.

Copre una spesa massima di 96mila euro, rimborsando la metà in 10 anni. Ciò significa che spendendo l’importo massimo, si potranno recuperare poco più di 48mila euro in dieci quote annuali. Allo stato attuale il bonus è valido fino al 31 dicembre 2021 e, se non dovesse essere prorogato con la prossima legge di Bilancio, da gennaio 2022 la detrazione non sarà più del 50%, ma del 36 con il limite massimo di 48mila euro, come succedeva prima dello scoppio dell’emergenza pandemica.

Anche in questo caso, entro 90 giorni, è obbligatorio comunicare all’ENEA le variazioni intervenute e lo si può fare collegandosi al portale BonusCasa2021.

Altri bonus sfruttabili per tutto il 2021 sono il sismabonus, per mettere in sicurezza gli edifici che si trovano nelle zone ad alto rischio sismico; l’ecobonus al 110% per l’isolamento termico dell’immobile, sia che si tratti di un condominio che di un’abitazione singola; il bonus facciate al 90% per il restauro o la ristrutturazione della facciata principale dell’edificio, anche in questo caso sia condominiale che unifamiliare; il bonus verde con detrazione IRPEF al 36% per la realizzazione di aree verdi o giardini pensili nelle aree scoperte degli immobili privati.

Infine, anche per incentivare la mobilità sostenibile, è stato messo in campo anche un bonus con detrazione fino al 50% della spesa per l’installazione in casa di colonnine di ricarica o wall box per veicoli elettrici o ibridi.

Giornalista, classe 1994.
Pugliese di nascita, ho conseguito una laurea in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Bari Aldo moro e un Master in giornalismo. Nonostante la mia formazione sia prettamente umanistica, ho allargato i miei interessi al mondo dell’economia e del marketing. Scrivo tanto, leggo tantissimo: ho troppe domande a cui desidero dare una risposta. Curiosa e instancabile, sono appassionata del mondo della comunicazione in tutte le sue forme.
Il mio motto è? “Sii gentile e abbi coraggio”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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