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Bonus mobili fino al 2024: come avere 20.000€ senza ISEE! – Trend-online.com

Bonus mobili fino al 2024: come avere 20.000€ senza ISEE! - Trend-online.com

Nel pacchetto dei bonus casa confermati per il 2022 è stato inserito anche il bonus mobili ed elettrodomestici, che è una di quelle agevolazioni da sfruttare entro la fine dell’anno per poter ottenere incentivi maggiori. Infatti, per tutta la mobilia acquistata entro il 31/12 è prevista una detrazione massima di 8 mila euro, mentre per i prossimi anni si potrà arrivare al massimo a 5 mila o 2.500 euro di detrazione.

Ma attenzione: il bonus mobili è stato confermato fino al 2024, con diverse novità: i contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, possono fruire del bonus mobili per arredare la propria casa fino a 20 mila euro di spesa. Si può ottenere la detrazione anche senza ristrutturazione? La risposta è sì, ma è bene specificare alcune condizioni…

Nel corso dell’articolo andremo a scoprire come ottenere il bonus mobili dal 2022 al 2024 e come si possono sfruttare 20 mila euro per arredare la propria casa anche senza interventi di ristrutturazione massiccia. Le novità della Manovra 2022!

Bonus mobili: cos’è e come funziona?

Ricordate il Decreto Rilancio? È stato proprio quel provvedimento a introdurre alcuni dei più importanti bonus per ristrutturare e rimodernare le proprie abitazioni. Infatti, il bonus mobili è stato introdotto sin dal 2020, dando la possibilità a tutti i contribuenti di ottenere delle detrazioni fiscali a fronte dell’acquisto di mobilia per arredare l’abitazione.

Ma come funziona la misura? Il bonus mobili ed elettrodomestici – alla sua prima introduzione – permetteva di ottenere una detrazione Irpef del 50% su una spesa massima per l’acquisto di mobili o elettrodomestici pari a 10 mila euro. La detrazione spettante a fronte di una spesa pari a 10 mila euro, quindi, era di 5 mila euro.

Nell’ultima Legge di Bilancio 2021, invece, il limite di spesa è stato innalzato a 16 mila euro, a fronte di interventi di ristrutturazione avvenuti in data antecedente all’acquisto della mobilia. La detrazione massima che si può ottenere, quindi, fino al 31 dicembre 2021 è pari a 8 mila euro, la più alta mai vista sino ad ora.

Che cosa cambia nei prossimi anni? Ricordiamo che la Manovra 2022 ha confermato il bonus mobili fino al 2024, ma ne ha ridotto la spesa massima e quindi le detrazioni Irpef che si possono ottenere. C’è la possibilità di ottenere il bonus mobili senza ristrutturazione? Scopriamolo nei prossimi paragrafi!

Bonus mobili in Manovra: cosa cambia nei prossimi anni?

La Manovra 2022 – che deve essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre 2021 – ha previsto alcune modifiche al bonus mobili ed elettrodomestici.

Vista l’imminente scadenza della misura al 31 dicembre 2021, la Legge di Bilancio ne ha esteso i termini fino al 2024, ma con un meccanismo di décalage che è stato proposto anche per il Superbonus. Che cosa significa?

Per tutto il 2022 il bonus mobili si potrà ancora ottenere a fronte di interventi di ristrutturazione, ma solo nel limite massimo di spesa pari a 10 mila euro: ovvero siamo tornati alla normativa vigente alle origini, nel 2020. La detrazione massima prevista, quindi, sarà pari a 5 mila euro.

Per quanto riguarda, invece, il 2023 e il 2024, il bonus mobili prevedrà nuove detrazioni meno convenienti: per questi anni, infatti, è prevista una spesa massima consentita fino a 5 mila euro, con una detrazione Irpef possibile fino a 2.500 euro. 

Ecco perché è più conveniente richiedere il bonus mobili entro il 31 dicembre 2021, oppure nel corso del 2022. La detrazione Irpef viene recuperata in dieci quote annuali di pari importo da inserire nelle dichiarazioni dei redditi.

Bonus mobili fino al 2024: ecco pronti 20.000€ senza ISEE!

Grazie al bonus mobili tutti i contribuenti che hanno effettuato interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, o interventi di ristrutturazione su immobili già esistenti hanno diritto a una detrazione Irpef del 50% su un limite di spesa variabile nel corso degli anni.

Il Governo ha messo a disposizione fino al 2024 almeno 20.000 euro di spesa complessiva per ottenere delle detrazioni Irpef. Infatti, per tutto il 2022 si potrà spendere fino a 10 mila euro e ottenere un rimborso di 5 mila euro; mentre nel 2023 nel 2024 si potranno spendere fino a 5 mila euro per ottenere 2.500 euro di detrazioni Irpef.

L’occasione è d’oro per tutti coloro che hanno in programma un rimodernamento della mobilia di un’abitazione e soprattutto per tutti coloro che, nel corso di interventi di ristrutturazione, pensano di modificare o sostituire alcuni mobili o elettrodomestici.

Bonus mobili: come richiederlo?

Per poter richiedere il bonus mobili è necessario aver effettuato interventi di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria su un edificio già esistente. La data di inizio dei lavori deve essere antecedente rispetto all’acquisto di mobili ed elettrodomestici, pena l’impossibilità di ottenere le detrazioni.

È possibile richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici solo avendo effettuato pagamenti tracciabili, ovvero con carte di credito o debito, bancomat, bonifici o assegni. È possibile anche acquistare mobilia tramite un finanziamento, come spiega un articolo di Lavori Pubblici:

a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

Per presentare la richiesta di bonus mobili all’Agenzia delle Entrate occorre munirsi dell’attestazione di pagamento (ricevuta di bonifico, scontrino fiscale o similari) e della fattura di acquisto. Su quest’ultima deve essere riportata la quantità, la tipologia e tutte le specifiche relative ai beni acquistati, oltre ad essere ben leggibile il codice fiscale del contribuente che dovrà coincidere con il richiedente il beneficio.

Bonus mobili senza ristrutturazione: è possibile? Ecco come fare…

Non tutti sanno, però, che è possibile ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici anche senza effettuare interventi di ristrutturazione. È bene fare una importante precisazione in questa sede.

L’Agenzia delle Entrate si è espressa più volte a tale riguardo, specificando come anche piccoli interventi domestici possono dare diritto alla detrazione prevista dal bonus mobili ed elettrodomestici: per esempio, anche la sostituzione della caldaia consente di accedere al bonus, così come lo permettono l’installazione di una stufa a pellet o di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.

Come aveva chiarito l’agenzia stessa nella guida, per ottenere il bonus mobili è necessario che “l’intervento sia riconducibile almeno alla manutenzione straordinaria”, specificando che: 

nella categoria ‘manutenzione straordinaria’ rientrano anche gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, quale l’installazione di una stufa a pellet.

È importante ricordare che l’Ecobonus e il bonus mobili non sono compatibili, così come non è possibile accedere al bonus mobili ed elettrodomestici avendo effettuato degli interventi di tinteggiatura delle pareti (manutenzione ordinaria).

Attenzione però a scegliere un elettrodomestico con etichetta energetica e la cui classe energetica non sia superiore alla A (vecchia classificazione) o A+ per i forni. Vediamo i dettagli nell’ultimo paragrafo.

Bonus mobili ed elettrodomestici: cosa si può acquistare?

Cosa posso acquistare per sfruttare le detrazioni previste dal bonus mobili ed elettrodomestici? Se lo chiedono in tantissimi, ma la risposta è ormai chiara anche da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

Nel limite di spesa previsto per l’annualità di riferimento, nella detrazione al 50% rientrano le spese di acquisto di mobili nuovi (sedie, tavoli, letti, poltrone, materassi…), grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A (dove è prevista l’etichetta energetica, ovvero frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrice, forni…), e sono comprese anche le spese di trasporto e montaggio ei beni acquistati.

Per tutti i dettagli è possibile consultare la guida al bonus mobili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.

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