Si tratta di uno degli argomenti più chiacchierati e ricercati nell’arco dell’ultimo anno: il bonus mobilità 2020.
Il piano di incentivi ha riscosso grande successo, ma con la chiusura della finestra per la presentazione delle domande del bonus bici, sono numerosi i quesiti riguardo alle tempistiche di rimborso.
Con il bonus mobilità il governo ha voluto promuovere la mobilità sostenibile, incentivando i cittadini all’acquisto di veicoli elettrici per contribuire alla sostenibilità ambientale.
Il bonus ha previsto agevolazioni fino al 60% sull’acquisto di un veicolo green. Il rimborso poteva essere richiesto dall’acquirente o dal rivenditore.
Bonus mobilità: chiarimenti sul voucher
Il grande numero di adesioni in particolare al progetto Bonus bici 2020, è stata la prova di un grande successo, ma ha anche generato disagi organizzativi, digitali e burocratici. Notevoli soprattutto le perplessità dei negozianti relative ai voucher bonus mobilità.
Durante il click day è stato possibile acquisire un voucher online o buono mobilità, inserendo le caratteristiche del veicolo che si desiderava comprare. Il voucher elaborato è spendibile nei negozi accreditati per l’acquisto di veicoli elettrici (sulla piattaforma è disponibile una lista di esercenti convenzionati).
Una volta acquistato il buono mobilità quindi, non resta che “riscuotere” il veicolo presso uno di questi negozi. Sarà poi il venditore a dover richiedere il rimborso dei veicoli venduti.
In che modo? Al rivenditore viene richiesto di emettere un documento fiscale valido, lo scontrino parlante o fattura, e di caricare contemporaneamente il buono ricevuto.
Il buono mobilità e i negozi
Il sistema pianificato ha suscitato non poche preoccupazioni nei negozianti, i quali hanno dovuto letteralmente anticipare i soldi del bonus. E poiché i fondi sono andati a ruba, i veicoli venduti sono stati moltissimi.
Ciò ha inevitabilmente aumentato anche la disparità tra piccoli negozi e grandi catene. Molti negozianti si sono trovati nella condizione di dover rifiutare i voucher: è difficile infatti anticipare notevoli somme sui veicoli venduti se si considerano le lunghe tempistiche di rimborso.
Quali sono attualmente gli aggiornamenti sui rimborsi? La buona notizia è che la maggior parte dei rimborsi a negozianti e clienti è stata erogata nei tempi previsti.
Tuttavia si sa, la burocrazia italiana è famosa per i suoi tempi biblici. Il Ministero dell’Ambiente aveva assicurato che il rimborso sarebbe avvenuto entro 30 giorni, ma non in tutti i casi è stato possibile.
Che dire? Per chi non avesse ancora ricevuto il rimborso non resta che auspicarsi di riceverlo al più presto.
Inoltre, l’ulteriore aumento con la Legge di Bilancio dei fondi destinati alla mobilità sostenibile, resta un buon auspicio non solo per un rinnovo del bonus, ma anche per le suddette preoccupazioni.
Le iniziative attualmente in vigore
È bene ricordare che i tempi per la presentazione della domanda di rimborso relativi al Bonus bici 2021 sono scaduti il 15 febbraio 2021. Nonostante molti si aspettano un rinnovo dello stesso in un futuro prossimo, a oggi non ci sono novità ufficiali a livello nazionale. Sono tuttavia numerose le iniziative attuate nelle regioni e nei comuni italiani. Puoi consultare il nostro articolo sulle novità del bonus bici 2021 per scoprire dove sono attualmente in vigore.
Il piano di agevolazioni attualmente in vigore in Italia, verte principalmente sulla rottamazione di un vecchio veicolo a favore dell’acquisto di un altro veicolo green. Per saperne di più sul bonus rottamazione, leggi anche: “Incentivi auto elettriche con Ecobonus o ISEE“.
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