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‘Cambia il Superbonus, ripercussioni per 35 milioni di euro’ – Il Friuli

E ora le cifre, dopo l’allarme lanciato la settimana scorso per le ripercussioni che avrebbe avuto in Friuli Venezia Giulia la norma inserita nel decreto Sostegni-ter per i limiti che pone rispetto alla cessione del credito in fattura legato al Superbonus 110%: “La stima, al ribasso, è di un danno di circa 35 milioni in regione, posto il miliardo e mezzo quantificato a livello nazionale”, afferma il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, che in queste ore ha firmato una lettera inviata al presidente della Regione Massimiliano Fedriga e al Commissario di Governo Annunziato Varde affinché anche le istituzioni si adoperino al fianco delle categorie per superare una condizione che sta mettendo in crisi il comparto edile e anche le famiglie.

“Come era facilmente immaginabile e come noi avevamo pubblicamente denunciato, il provvedimento ha avuto un impatto fortemente negativo nei confronti delle oltre 13mila imprese del settore delle costruzioni del Friuli Venezia Giulia (di cui quasi 11 mila artigiane), in cui operano 35mila addetti – scrive Tilatti nella lettera ai vertici istituzionali -. Nel 2021, per la prima volta nell’ultimo decennio, il settore delle costruzioni regionale aveva fatto registrare un saldo congiunturale positivo nella demografia delle imprese, grazie alla forte crescita delle iscrizioni, pari a un +40%”.

Ora, si aggiunge nella missiva, “quotidianamente raccogliamo, presso le nostre strutture associative, il disagio di chi già si trova ad affrontare le gravi ripercussioni connesse all’aumento dei prezzi delle materie e al difficile approvvigionamento delle stesse e ora è ulteriormente colpito e disorientato dall’ennesima norma che cambia, in corsa, le regole del gioco». Il peso maggiore grava «imprese che hanno garantito ai cittadini di poter fruire delle agevolazioni, attraverso lo sconto in fattura o l’acquisizione del credito direttamente dal consumatore, e che ora si trovano con la difficoltà, se non l’impossibilità, di cedere a loro volta il credito, con negative ripercussioni sui flussi di cassa, sulla programmazione dell’attività aziendale e sulla tenuta occupazionale”.

Confartigianato Fvg sottolinea che «non s’intende minimamente sminuire» la portata delle frodi su cui diverse Procure stanno indagando. L’obiettivo è, invece, evidenziare «gli effetti perversi che tali norme hanno, perché provocano un blocco nell’operatività di tante imprese oneste e responsabili e hanno ripercussioni negative su cittadini e consumatori».

La richiesta che giunge dalle aziende è chiara: “Siamo convinti che anche dalle istituzioni locali, attraverso lo strumento della Conferenza Stato Regioni – scrive Tilatti – possano arrivare le giuste sollecitazioni al Governo nazionale affinché. Una volta per tutte, venga stabilizzato in modo chiaro il quadro normativo di riferimento, nell’interesse dei cittadini e degli operatori economici. È auspicabile che le norme in questione vengano rapidamente riviste e modificate per consentire la piena ripresa delle attività, ora di fatto sospese per l’incertezza che ne è scaturita”.

Source: ilfriuli.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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