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Caos bonus edilizi: interrogazione al Senato – Lavori Pubblici

Superbonus 110%, Ecobonus,
Sismabonus. E ancora, Bonus
Ristrutturazione
, Bonus Facciate. Gli
incentivi fiscali in tema di
ristrutturazioni edilizie sono diversi e non è
facile districarsi tra le norme di riferimento: un labirinto in cui
eccezioni e contraddizioni sono ad ogni passo, creando un percorso
complesso e pieno di insidie. Specie per i tecnici, su cui ricade
la responsabilità di asseverazioni e
consulenze.

Testo unico su Bonus edilizi: l’interrogazione al Senato

Mancano certezze, manca coerenza: da più parti sale la
richiesta, anzi l’urgenza di un riordino della materia, ad esempio
con l’elaborazione di un Testo unico. Questo il
tema dell’interrogazione n. 4-06293 presentata
durante la seduta n. 381 dello scorso 18 novembre a Palazzo Madama,
a firma dei senatori Lanzi, Santangelo, Pavanelli e altri, rivolta
ai Ministri della Transizione Ecologica,
dell’Economia e delle Finanze, e delle
Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
.

In particolare, nell’interrogazione viene sottolineato il
carattere frammentario, caotico e scoordinato della produzione
legislativa italiana degli ultimi anni,
che ha provocato
un’elevata stratificazione normativa, generando incertezze
applicative
non solo tra i cittadini, ma anche tra gli
addetti ai lavori, contrariamente al valore costituzionale della
certezza del diritto.

Ed è proprio il settore dei bonus edilizi uno di quelli in cui
si avverte il peso di questa stratificazione
normativa
, causata da diversi provvedimenti adottati a
partire dal 2006 e da allora prorogati, emendati e aggiornati,
anche con l’introduzione di ulteriori istituti (da ultimo il
Superbonus 110 per cento).

Tra le norme attualmente vigenti,
nell’interrogazione vengono elencati:

  • i commi 344-347 dell’articolo 1 della legge n.
    296/2006; 
  • il comma 88 dell’articolo 1 della legge n. 208/2015;
  • gli articoli 14 e 16 del decreto-legge n. 63/2013;
  • il comma 220 dell’articolo 1 della legge n.
    160/2019; 
  • gli articoli 119 e 121 del decreto-legge n. 34/2020.

A tali norme si aggiungono anche le ulteriori fonti
giuridiche di livello secondario
e le fonti cd. di “soft law” che di recente hanno assunto un ruolo
sempre più centrale. Questa stratificazione normativa rende
difficoltosa la fruizione degli incentivi, molti dei quali tra
l’altro, con il disegno di legge di bilancio 2022,
verranno prorogati al 2025. 

Normativa bonus edilizi: necessario un riordino della
materia

Le difficoltà si acuiscono per i tecnici al momento di applicare
le norme, soprattutto considerando che nell’ambito dello stesso
intervento edilizio, vanno effettuati lavori soggetti a diverse
discipline.

Per gli interroganti quindi “indifferibile è l’esigenza di
procedere al riordino normativo di taluni istituti, come i bonus
edilizi connotati da particolare tecnicità dispositive e
applicative la cui disciplina è attualmente rinvenibile in diverse
norme prive di effettivo coordinamento; in questa prospettiva può
essere inquadrato il tema della legificazione mediante testi unici,
che apporterebbero una notevole semplificazione nel sistema delle
fonti normative con il passaggio da una pluralità di fonti ad
un’unica fonte, garantendo la certezza del diritto
”.

La richiesta ai rappresentanti di MITE,
MEF e MIMS è quella di garantire
la certezza del diritto, procedendo al riordino e alla
semplificazione della normativa relativa ai bonus edilizi, tramite
la predisposizione di un testo unico da sottoporre all’esame del
Parlamento e che riunisca in maniera coerente e univoca tutte le
fonti legislative attualmente in vigore.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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