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Caro materiali e Superbonus, i colpevoli sono altrove – Lavori Pubblici

Una delle dichiarazioni che ha fatto più scalpore in tema
Superbonus, è quella fatta recentemente dal
Premier Mario Draghi davanti al Parlamento Europeo, quando il
presidente del Consiglio ha sconfessato l’utilizzo dell’incentivo
fiscale, colpevole dell’aumento sconsiderato dei prezzi dei
materiali e delle forniture
.

Un’affermazione forte, che ha contribuito alla
disaffezione che professionisti e imprese – ma
anche committenti – iniziano a mostrare nei confronti della
detrazione fiscale più controversa nell’intero
sistema dei bonus edilizi italiani.

Caro materiali, i bonus edilizi non c’entrano nulla

Ma il problema del caro prezzi in realtà viene da molto più
lontano: ne ha parlato anche il Centro Studi della
Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media
Impresa (CNA) evidenziando i dati rilevati da
Istat e da Eurostat sull’aumento dei costi delle materie prime.

L’analisi è sorprendente: a differenza di quanto ritiene (o
semplicemente racconta) la classe politica, il 110% e in generale
tutti i bonus edilizi non hanno avuto alcun ruolo importante sul
problema dell’aumento dei prezzi dei materiali, che siano materie
prime o semilavorati.

Lo dimostra il fatto che negli ultimi 4 mesi del 2021, l’indice
dei prezzi delle costruzioni ha avuto un incremento del 20% sui
dodici mesi nei 27 paesi UE. Rispetto a questo dato,
l’Italia si colloca in una fascia sotto la media,
registrando con un incremento del 9,7%. Non solo: in Paesi dove non
esistono bonus fiscali legati al settore delle costruzioni, gli
aumenti sono ancora più consistenti. Ne sono esempi la Germania
(+24,1%), la Spagna (+19%), la Scandinavia, con rialzi tra il 23 e
addirittura il 32%. Per non parlare dei dati allarmanti della
Repubblica Ceca (+43%) e dell’Ungheria (+74%).

Ritardi forniture: non è colpa del Superbonus

Allo stesso modo del caro materiali, CNA reputa ingiusta
l’accusa mossa al Superbonus verso le difficoltà di
approvvigionamento, secondo l’equazione per cui maggiori sono le
richieste, maggiore è l’attesa. In realtà è l’accelerazione
della domanda globale
ad avere messo in crisi nell’ultimo
anno la puntualità delle forniture in molti settori in tutta
Europa: in Francia, ad esempio, senza bonus edilizi e con un
mercato delle costruzioni in fase di ristagno, il numero delle
imprese che lamentano un rallentamento dell’attività a causa dei
ritardi nelle consegne è salita del 35%.

Occorre quindi allargare il campo di indagine, o meglio guardare
altrove: nonostante le accuse, Superbonus e bonus edilizi vanno
assolti, quanto meno per quanto riguarda le problematiche legate ai
materiali.

Source: lavoripubblici.it

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