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Casa: il mercato si consolida, ma resta sotto i valori 2011 – Giornale di Brescia – NEWS110

Si consolida il trend di crescita dei prezzi delle abitazioni: dopo il tonfo tra il 2015 e il 2017, piano piano il mercato si è ripreso anche se a dicembre scorso il valore dei fabbricati residenziali non aveva ancora raggiunto la parità con le quotazioni del 2011. A questa conclusione giunge l’analisi decennale 2011-2021 della Borsa immobiliare di Brescia di Pro Brixia, presieduta da Giambattista Quecchia, azienda speciale della Camera di commercio che con il presidente di Cdc Roberto Saccone e il coordinatore del comitato di listino Demetrio Rossi hanno presentato l’indagine.

Il futuro? In tempi di guerra, pandemia ancora irrisolta, fiscalità incerta, instabilità politica con sussurri di anticipazione in estate della legge di bilancio per accelerare – incrociamo le dita perché non accada – la fine della legislatura, azzardare previsioni sulla domanda è da irresponsabili; limitiamoci allora ad osservare che molti immobili dopo gli interventi di questi mesi hanno riacquistato valore perdendo obsolescenza, condizioni che potrebbero favore un rialzo delle quotazioni.

Il panorama immobiliare

Meglio allora guardare al mercato immobiliare provinciale volgendosi indietro. Con un confronto: se il Mib in dieci anni (al netto di un’inflazione del 9,4%) ha guadagnato il 16,83%, a Brescia il valore dell’immobiliare ha perso mediamente il 19,39% con un picco del 26,64% per le aree produttive, del 10,48% per i fabbricati produttivi, del 34,31% delle aree residenziali e del 6,14% per i fabbricati residenziali.

Seppur con qualche variabile positiva: in città l’aumento del valore dei fabbricati residenziali ha segnato picchi del 3,83% rispetto al 2011 e in provincia del 3,27%, mercato extra cittadino che ha visto crescere anche il valore dei fabbricati produttivi.

L’analisi della Borsa immobiliare

L’analisi ha preso in esame città e provincia e in entrambe le due macro aree il decennio ha presentato crescita alternata a depressione. Vediamolo.

Nel capoluogo dopo la caduta 2017 (-3,22%) e dopo il biennio 2013 e 2014 moderatissimamente positivo (+0,11%), lo scorso anno il residenziale cittadino ha dato vita ad una fase di crescita sia se confrontata con il 2020, che con il 2011 di dieci anni prima. Rialzi sono stati rilevati in centro (che rispetto al -1,25% del 2020 sale a quota +0,00%, tornando al livello del periodo 2011-2014) e a nord (da 0,74% del 2020 a 1,48% del 2021, tornando ai valori del 2013 e 2014). Miglioramenti anche nella zona sud (da -1,47% a + 0,98%) e in quella est della città dove, dopo cinque anni di stabilità (dal 2014 al 2019), lo scorso anno i valori si sono ripresi toccando quota + 3,83% rispetto al periodo 2011-2014. Resta immutato il valore della zona ovest (via Milano) che, dopo un recupero nel biennio 2019- 2020, lo scorso anno ha segnato un meno 7,86%, unico dato in negativo dell’intera area cittadina.

In provincia il residenziale, rispetto al 2011, dopo una flessione che ha toccato meno 2,54% nel 2017, ha visto il valore medio arrivare a più 3,27 nel 2021; gli immobili produttivi – rapportati al 2011 – presentano invece un valore medio progressivamente diminuito arrivando a quota meno 2,36% nel 2019, mentre attualmente è in fase di recupero giungendo a meno 1,08% nel 2021. Quanto alle aree, quelle residenziali: rispetto al 2011 presentano un valore medio precipitato passando da meno 2,60% nel 2012 a meno 24,92 del 2021, mentre quelle produttive da meno 1,37% nel 2012 sono arrivate a meno 17,25% nel 2021.

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