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Cessione del credito, le due soluzioni per sbloccare il mercato – idealista.it/news

La complessità normativa che riguarda la cessione del credito nel 2022, tanto del 110 che degli altri bonus, dall’ecobonus tradizionale al bonus ristrutturazione, ha causato un vero blocco del mercato. Con le principali banche e le stesse Poste Italiane in difficoltà e seriamente intenzionate a mettere uno stop alla cessione. Ecco perché i tecnici del settore sono pronti a sottoporre a Parlamento e governo due possibili soluzioni per sbloccare il mercato.

Banche e poste italiane

La complessità normativa della cessione del credito (e dello sconto in fattura) ha portato Unicredit e Intesa Sanpaolo a ventilare la possibilità di mettere uno stop all’accettazione di nuove pratiche che riguardano i crediti dei bonus edilizi. Il plafond a disposizione è infatti in esaurimento. Anche Poste Italiane comincia ad avere lo stesso problema.

Comunicazione all’Agenzia delle Entrate dal 1º maggio

Il problema è destinato a peggiorare se si considera che tutte le comunicazione all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1º maggio dovranno rispondere ai seguenti requisiti:

  • i crediti non potranno formare oggetto di cessioni parziali;
  • al credito ceduto dovrà essere attribuito un codice identificativo univoco da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni.

Ultime notizie

Secondo le ultime notizie sulla cessione del credito, i tecnici del settore, in base alle anticipazioni del Sole 24 Ore, sarebbero pronti a proporre al governo due possibili soluzioni per sbloccare il mercato. Andando oltre la quarta cessione del credito, già oggetto di un emendamento al decreto bollette.

La prima soluzione passa dalla possibilità per le banche di cedere il credito ai propri correntisti fin dalla prima cessione del credito senza dover aspettare la quarta cessione. La seconda soluzione passerebbe per il ritorno alla possibilità di cedere una porzione di un credito, magari corrispondente a un anno intero su un credito di cinque anni.

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