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Che differenza c’è tra bici elettrica e bici a pedalata assistita e quanto costano? – TIMgate

Bici elettrica e bici a pedalata assistita: c’è il rischio di cadere in confusione.

Negli ultimi anni si è parlato sempre di più dei nuovi mezzi di trasporto per la mobilità urbana sostenibile. Tra questi, ovviamente, c’è la bicicletta. Conoscere le differenze tra queste categorie di veicoli a due ruote è importante per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze. A favorire la loro diffusione sono anche gli incentivi fiscali. Il bonus mobilità nazionale, in vigore lo scorso anno, è stato sostituito, nel 2021, da una serie di incentivi regionali e comunali e da un bonus mobilità riservato ai beneficiari della legge 104.

Che cos’è la bici a pedalata assistita?

Una bicicletta a pedalata assistita – o e-bike o ancora Electric Pedal Assisted Cycle (EPAC) – è una bici “tradizionale” sulla quale sono stati applicati un motore elettrico (di solito sul telaio), una batteria al litio, una serie di sensori e un piccolo computer di bordo, spesso posizionato sul manubrio. I sensori rilevano la forza che applichiamo sui pedali mentre la guidiamo. Inviano le informazioni ad una centralina, che così può calibrare il sostegno da restituire al ciclista attraverso il motore e la batteria.

 

È proprio questa funzione ad essere denominatapedalata assistita”. In sintesi, la e-bike è un normale veicolo che aiuta chi pedala nel suo sforzo, facendolo andare più veloce. Ma richiede comunque di esercitare movimento e imprimere forza muscolare sui pedali. Il costo di una e-bike può variare di molto: da meno di 400 a più di 4.000 euro.

Come funziona

Nei modelli più recenti, è possibile aumentare o diminuire manualmente la potenza richiesta al motore e impostare il livello di assistenza elettrica. I livelli di assistenza possono essere 3 o 5, dipende dal modello. Va specificato che il ciclista non farà alcuna fatica nel mantenere lo stesso ritmo di pedalata solo fino ai 25 km/h.

 

Se infatti raggiungi una velocità superiore, il motore andrà in stand-by e non avrai più il sostegno elettrico. Le batterie delle e-bike di ultima generazione sono estraibili. Di solito è possibile ricaricarle inserendole in una qualsiasi presa di corrente. La durata della batteria dipende dall’usura e dal tipo di utilizzo. In genere, una carica intera può durare più di cinquanta chilometri. 

Quanti tipi di e-bike ci sono

Riassumendo, un’e-bike è uguale ad una bicicletta tradizionale, finché non accendiamo il motore di cui dispone. Il peso del veicolo è tuttavia maggiore, visto che nei modelli più recenti motore e batteria pesano almeno 3 kg. Le bici a pedalata assistita si suddividono in tre macrocategorie. Ci sono quelle da città, ideali per il tragitto casa-ufficio: sono dotate di un sedile comodo, porta pacchi e spesso un cestino sul davanti. Ci sono poi le mountain bike (MTB), più tecniche e in media più costose. Infine, puoi acquistare una e-bike pieghevole (E-fold), che può essere comodamente ripiegata e trasportata a mano. 

Che cos’è una bici elettrica?

La bicicletta puramente elettrica, chiamata anche Speed Pedelec, è dotata di un motore elettrico dalla potenza variabile. Il motore consente di raggiungere una velocità massima compresa tra 25 Km/h e 45 Km/h, in base al modello. Si tratta di un vero e proprio ciclomotore, anche se di dimensioni ridotte. In questo caso, dunque, non c’è alcun rapporto tra pedalata e motore. Non è necessario pedalare per spostarsi. Il sistema di accelerazione viene azionato attraverso una leva, di solito posizionata sul manubrio.

 

Riassumendo, non si tratta propriamente di una bicicletta ma di un motorino elettrico e come tale viene inquadrato anche a livello normativo. Il Codice della Strada, infatti, colloca le bici elettriche nella categoria L1eB, la stessa dei ciclomotori. Così come per gli altri veicoli a funzionamento autonomo, per guidare una bicicletta elettrica sono dunque necessari immatricolazione, omologazione, targa, patentino e assicurazione. È poi obbligatorio indossare il casco per circolare. Infine, la bici elettrica deve essere munita di specchietto retrovisore e fari di posizione.

Modelli e prezzi

Per gli spostamenti in ambito urbano, c’è un’ampia offerta di bici a pedalata assistita in grado di coniugare estetica e funzionalità. A partire dal modello Venezia di MoMo Design (il costo è di 639€). Il successo di questa e-bike di fascia media, tra i ciclisti italiani, è presto spiegato: design unisex raffinato, materiali resistenti e motore performante. Nel dettaglio, telaio e parafanghi sono in acciaio, i livelli di assistenza elettrica sono tre, la batteria è estraibile e con chiusura di sicurezza. Sportiva e pieghevole è invece la Revoe 551691 Dirt (729€). La batteria si ricarica in tre ore e può raggiungere un’autonomia di 40 km.

 

Questa e-bike è dotata di pneumatici fat all terrain, portapacchi, luci Led anteriori e posteriori. Consente di impostare tre differenti velocità – 6 km/h, 15 km/h, 25 km/h – direttamente dal display. Per chi è alla ricerca di una e-bikeibrida”, quindi da poter guidare sia in modalità servoassistita che con funzionamento puramente elettrico, c’è la mountain bike di Vivi (730€). Motore silenzioso e potente (350W), cambio professionale Shimano a 21 velocità, ruote antiscivolo, cavi impermeabili e staccabili, sistema frenante avanzato con doppio ammortizzatore sono tra i plus di questa bicicletta. 

Le e-bike per bambini

Non mancano, infine, i modelli di bici a pedalata assistita pensati appositamente per bambini e adolescenti. Di solito, è sconsigliato l’uso della e-bike senza la supervisione di un adulto fino ai 14 anni. I giovani ciclisti, inoltre, dovrebbero indossare casco e ginocchiere, per prevenire qualsiasi tipo di urto durante una caduta. Haibike, ad esempio, produce le sue mountain bike elettriche in versione mini (come il modello Sduro Hard Four, dal costo di 2.300€). Sono simili a quelle per i “grandi” ma con ruote da 24’’, in modo da poterle utilizzare già a partire dagli 8-10 anni di età.

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