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Come ricaricare l’auto elettrica in condominio – Infobuild energia

Come ricaricare l’auto elettrica in condominio

Indice degli argomenti:

L’interesse verso il tema della mobilità elettrica e della ricarica cresce e uno dei quesiti riguarda proprio le modalità e le autorizzazioni per installare le colonnine elettriche in condominio, soprattutto se consideriamo che più della metà degli italiani vive in appartamento e non in una casa singola.

A che punto siamo con la mobilità elettrica?

Che si parli molto di mobilità elettrica e che le case automobilistiche vi stiano investendo molto è chiaro a tutti, ma di che numeri parliamo? Secondo i dati di ottobre comunicati da Motus-E nei primi nove mesi del 2021 sono state vendute più di 47.000 auto elettriche, a cui bisogna aggiungere tutte le ibride. In totale, quindi, ci sono in Italia più di 100.000 auto elettriche.

A che punto siamo con la mobilità elettrica in Italia

Per quanto riguarda il tema della ricarica, invece, ci posizioniamo al settimo posto in Europa, con 5 colonnine ogni 100 km. Secondo Motus-E la crescita dell’infrastruttura nei prossimi anni dovrà essere davvero considerevole, in quanto i trend fanno ipotizzare che entro il 2030 il numero dei veicoli elettrici toccherà i 4 milioni. Le stazioni di ricarica domestica, quindi, dovranno raggiungere quasi i 3 milioni. Se così non fosse, proprio l’infrastruttura diventerebbe un limite per la crescita dell’auto elettrica, che invece sembra avere un ottimo riscontro tra gli italiani.

Favorire l’installazione delle colonnine elettriche in condominio

La normativa ha già fatto alcuni passi in avanti per favorire lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica, anche in condominio, tant’è che il D.Lgs 48/2020 stabilisce l’obbligo di installazione di colonnine elettriche in tutti gli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazioni importanti. Più complicato e trascurato, invece, il caso delle installazioni negli edifici plurifamiliari non oggetto di intervento.

Favorire l’installazione delle colonnine elettriche in condominio


Se si abita in condominio, le principali alternative per l’installazione sono: il garage privato, un’area parcheggio condominiale o una differente are condominiale in cui al momento non è previsto parcheggio. A seconda dei casi, chiaramente, cambiano le tempistiche e gli iter burocratici.

Come si procede con l’installazione

Nel caso in cui si voglia installare la colonnina elettrica in garage privato, l’interessato dovrà sostenere a sue intere spese l’acquisto, l’installazione e gli eventuali lavori necessari, comunicando tutte le informazioni all’amministratore e rivolgendosi ad una società specializzata per la progettazione e l’installazione. L’assemblea condominiale (con la maggioranza definita dal quinto comma dell’art. 1136 C.C.) può richiedere che si presti particolare attenzione al tema della sicurezza o del decoro. Lo stesso discorso vale nel caso di un posto auto privato.

Come si procede con l’installazione della colonnina di ricarica auto elettrica in condominio

Se, invece, si vuole installare il punto di ricarica in un’area comune destinata a parcheggio, allora è necessario presentare in assemblea condominiale (con delibera di maggioranza secondo il comma 2 dell’art. 1136 C.C.) un progetto dettagliato e differenti preventivi di aziende specializzate per l’installazione. Se un condomino inizialmente non interessato cambiasse idea, può subentrare anche in un momento successivo partecipando alla spesa.

Se, infine, la stazione di ricarica viene realizzata in una zona comune non destinata a parcheggio, si procede effettivamente ad un cambio di destinazione d’uso.
Questa scelta è ammessa dal Codice Civile, ma è necessario che tutti abbiano la possibilità di usufruirne.

In tutti i casi in cui non sono tutti i condomini ad utilizzare l’infrastruttura è necessario una misurazione dei consumi, così da addebitare correttamente i costi.

È sempre possibile installare una colonnina di ricarica in condominio?

La risposta è un sì, ma con una riserva. L’assemblea condominiale non può di fatto impedire che venga installata una colonnina di ricarica, ma è vero che può pretendere che siano rispettati i diritti di tutti e che si assicurino sicurezza, stabilità e decoro, definendo anche le modalità di installazione.

Come installare la colonnina per la ricarica dell'auto elettrica in condominio


Questo potrebbe complicare le cose. In ogni caso, non essendo esplicitamente previsto dal codice civile il tema delle colonnine elettriche, è sicuramente più complicato risolvere in modo rapido eventuali discussioni o liti tra i condomini degli edifici esistenti. Nel caso di mancato assenso dopo 3 mesi dalla presentazione della richiesta, il condomino può comunque procedere all’installazione, sempre nel totale rispetto delle aree comuni.

Incentivi per la ricarica condominiale delle auto elettriche

Gli incentivi e gli sgravi fiscali per le colonnine elettriche hanno lo scopo di favorire lo sviluppo della mobilità elettrica. La Legge di Bilancio stabiliva che per le infrastrutture di ricarica realizzate entro la fine del 2021 si avesse diritto ad una detrazione del 50% delle spese sostenute, fino ad un tetto massimo di 3.000 euro. Al momento la proroga per il 2022 di questo bonus non è ancora stata confermata, sarà necessario attendere l’approvazione della bozza definitiva della Legge di Bilancio 2022.

Non si tratta, però, dell’unica possibilità, in quanto la realizzazione delle colonnine di ricarica sono state inserite negli interventi detraibili con il Superbonus 110% dalla Legge di Bilancio 2021. Non si tratta di un intervento trainante, quindi per detrarre le spese è necessario che in condominio siano state realizzate altre opere, come l’isolamento termico dell’involucro o la sostituzione della centrale termica. I valori massimi detraibili sono 1.500 euro, per l’installazione fino a 8 colonnine o 1.200 euro per un numero di installazioni superiore.

Infine, un ultimo aiuto a chi decide di installare le colonnine di ricarica riguarda la sperimentazione avviata dall’Arera a maggio 2021, che permette di usufruire gratuitamente di un aumento della potenza a 6kW nelle fasce notturno e nei giorni festivi.

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