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Condizionatore, climatizzatore o raffrescatore. Quanto costa l’aria fresca – Il Sole 24 ORE

I punti chiave

3′ di lettura

Dal primo maggio al 31 marzo 2023 i condizionatori non potranno portare la temperatura media negli edifici pubblici sotto i 25 gradi (o meglio, sotto i 27 gradi ma con 2 di tolleranza). Per l’inverno, poi, la temperatura non potrà superare i 21 gradi (anche in questo caso, 19 più 2 di tolleranza). La misura contenuta nel decreto caro bollette non riguarda cliniche, ospedali e case di cura, ma in senso più lato il risparmio sui costi dell’energia schizzati alle stelle anche a causa del conflitto in Ucraina riguarda sicuramente le tasche degli italiani.

Per ogni grado un miliardo di metri cubi di gas

Un grado in meno per riscaldamenti e condizionatori di case e uffici vale un miliardo di metri cubi di gas. Secondo Nomisam Energia se si spegnessero del tutto i condizionatori delle famiglie si risparmierebbero 10 miliardi di metri cubi. Tuttavia come hanno scritto Unione europea e Agenzia internazionale per l’energia, in media la temperatura nelle case viene fissata a 22 gradi, ma sarebbe buon costume porre il termostato ad una temperatura tra i 19 e i 20 gradi. Seguendo questa opzione sarà possibile abbassare il consumo di energia del 7%.

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Le tipologie di impianto

La temperatura è diventata anche un fatto politico oltre che economico quindi occorre studiare un po’ quando si decide di acquistare un condizionatori. La prima buona notizia è che è stato confermato anche per il 2022 fino ai prossimi due anni il bonus mobili, prevede una detrazione del 50% sulla spesa sostenuta, da suddividere in 10 anni. Poi più nel concreto occorre distinguere tra condizionatore, climatizzatore e raffrescatore anche perché spesso si fa confusione.

Tecnicamente il primo usa un gas refrigerante e la ventola per immettere aria fresca in un ambiente. Il climatizzatore invece è più complesso e offre la possibilità di impostare una temperatura e il controllo igrometrico, per la regolazione dell’umidità. Quelli fissi richiedono lavori di installazione, e come nel caso dei climatizzatori sono composti da due unità: un radiatore e ventole che vanno collocati all’estero e una o più unità interne (split).

Serve un “tubo” di scarico dell’aria calda. Molti dispositivi in commercio hanno anche la funzione di deumidificazione per ridurre o aumentare il grado di umidità in una stanza e dispongono di una pompa di calore per riscaldare l’ambiente. Per essere pratici quindi il prezzo di un climatizzatore è più elevato rispetto a quello di un condizionatore.

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