

La cedolare secca continua a registrare numeri
in crescita, consolidandosi come regime fiscale
particolarmente apprezzato per la gestione delle locazioni
abitative.
Cedolare secca: regime fiscale sempre più richiesto per gli
affitti
Secondo i dati diffusi dal MEF sulle dichiarazioni dei redditi
2024, nel 2023 oltre 3,1 milioni di proprietari hanno optato per il
regime opzionale, segnando un incremento del +3,8% rispetto
all’anno precedente: un trend sostenuto non solo dalla semplicità
del sistema ma anche dalla convenienza fiscale, grazie alla
sostituzione integrale di IRPEF, addizionali, imposta di registro e
bollo con un’unica imposta sostitutiva.
Cedolare secca: cos’è e chi può aderire
La cedolare secca è un regime opzionale disciplinato
dall’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, che
consente al locatore di un immobile a uso abitativo di assoggettare
i redditi da locazione a un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle
relative addizionali, nonché delle imposte di registro e di bollo
sul contratto di locazione.
Il regime è applicabile esclusivamente agli immobili:
- censiti nelle categorie catastali da A/1 a A/11 (con esclusione
di
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