I punti chiave
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Dal nuovo calendario per condomìni, villette e unità autonome ai nuovi controlli antifrode. Passando per questioni come la detraibilità delle asseverazioni dei prezzi e dei visti di conformità e le semplificazioni collegate ad alcune tipologie di lavori di importo minore. Senza dimenticare che la manovra ha portato cambiamenti strutturali, come il passaggio del bonus facciate dal 90% al 60% e l’esordio del nuovo bonus barriere architettoniche al 75%. L’edizione 2022 di Telefisco, in calendario il 27 gennaio, si prepara a dedicare un’attenzione particolare al superbonus 110% e agli altri bonus casa, analizzando i cambiamenti del 2022, ma anche le molte questioni aperte.
Il calendario
Sulla carta, il calendario del 110% è chiaro: le villette unifamiliari avranno a disposizione tutto il 2022, a condizione che al 30 giugno sia stato raggiunto almeno il 30% dei lavori. Le Entrate non hanno, però, dato ancora indicazioni chiare su come calcolare questo limite. Un chiarimento definitivo potrebbe anche arrivare sul sismabonus acquisti al 110%: la manovra lo blocca al 30 giugno (oltre sarà disponibile il bonus del 75-85%), ma lo fa utilizzando una formulazione difficile da comprendere. Anche qui un chiarimento è atteso.
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Il rebus dell’antifrodi
Oltre al calendario, le principali questioni aperte, in queste settimane, riguardano l’applicazione delle nuove regole sui controlli antifrodi. La manovra ha attivato un regime semplificato per i lavori sotto i 10mila euro e per quelli in edilizia libera.
La definizione di edilizia libera, però, è particolarmente complessa e comprende sia norme nazionali che regionali e, persino, indicazioni dei Comuni. Anche su questo dovranno arrivare indicazioni delle Entrate. Così come andrà spiegato a partire da quando si applicheranno le semplificazioni: si guarderà solo alle comunicazioni inviate dal primo gennaio o anche alle fatture emesse dopo quella data?
Visti e asseverazioni
La legge di Bilancio spiega che, dal 2022, sono detraibili anche per i bonus “minori” le spese sostenute per il rilascio delle attestazioni e delle asseverazioni previste dalla legge, oltre al visto di conformità. Se è pacifico che questi oneri sono detraibili per le spese pagate quest’anno, qualche dubbio fra gli addetti ai lavori è sorto per i costi sostenuti l’anno scorso. Attesi i chiarimenti delle Entrate.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
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