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Denuncia UNRAE: nessun incentivo all’auto nella manovra 2022 – Motorbox

Dentro c’è un po’ di tutto: superbonus per le ristrutturazioni, bonus facciate, quello per l’arredamento e i decoder della tv digitale, le nuove aliquote Irpef, l’assegno unico famigliare, la riforma delle pensioni con quota 102, interventi contro il caro bollette, fondi per il sostegno alla scuola. Manca solo una voce alle tante toccate dal decreto di fine anno del Governo: l’automobile.

SOLO PROMESSE Nonostante le promesse, le rassicurazioni e le dichiarazioni sul rinnovo degli incentivi, dell’auto non c’è traccia nella manovra finanziaria per il 2022. Nessun ecobonus per far ripartire un mercato ormai in caduta libera da mesi (anche a novembre si è registrato un -25% secco rispetto all’anno scorso), ma anche per svecchiare un parco circolante tra i più vecchi d’Europa, e dare agli automobilisti italiani auto meno inquinanti, ma soprattutto più sicure.

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SCONCERTO Durissime le dichiarazioni di UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che in una nota esprime “sconcerto per la decisione delle Istituzioni di ignorare totalmente nella Legge di Bilancio gli incentivi per il mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri. Sono rimasti infatti completamente disattesi i più recenti annunci della politica sull’importanza della transizione ecologica e sul ruolo del settore automotive; un’assenza di strategia, o forse proprio una strategia, che farà inevitabilmente ricadere i costi sociali ed economici della transizione esclusivamente su consumatori, lavoratori e imprese e che rischia di relegare l’Italia a una sorta di mercato di “serie B” – in Europa – per diffusione di nuove tecnologie e per anzianità e obsolescenza del parco circolante”.

GLI INCENTIVI FUNZIONAVANO C’è chi sostiene che siano un modo per “drogare” il mercato, chi li ritiene indispensabili, resta il dato di fatto incontrovertibile che, comunque, stavano funzionando: nell’ultimo anno le immatricolazioni di auto cosiddette elettrificate (full-electric, plug-in hybrid e hybrid) sono aumentate del 116%, con un raddoppio dei volumi. A questo si aggiunge la rottamazione di 350.000 vetture, più del 90% delle quali con oltre 10 anni di vita: altamente inquinanti e poco sicure.

E ADESSO? Insomma, il percorso verso una nuova mobilità più sostenibile sembrava avviato: un percorso che avrebbe portato al rinnovamento del parco auto in Italia, a portare sulle nostre strade auto più pulite e sicure. UNRAE sollecita al Governo un “riscontro concreto ai tanti appelli rimasti senza risposta, e alle innumerevoli interlocuzioni che hanno generato rassicurazioni poi disattese, su come il Governo italiano intenda definire, di concerto con le principali Associazioni di settore, l’agenda dei prossimi mesi e anni in termini di incentivazione all’acquisto per vetture di ultima generazione, accelerazione del ricambio del parco circolante, sviluppo delle infrastrutture di ricarica e riforma della politica fiscale del settore”.

SOLO LE COLONNINE Nella manovra 2022 si sono salvati solo gli incentivi per l’installazione delle colonnine di ricarica auto, con tetti di spesa invariati rispetto al 2021, e che prevedono 2.000 euro per colonnina per gli edifici con un solo nucleo familiare, 1.500 euro per gli edifici fino a 8 unità abitative, e 1.200 euro per quelli da 9 unità a salire.


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