Proroga per quest’anno, così come per gli anni 2023 e 2024, la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio la legge di bilancio. Ecco tutto quello che devi sapere per qualificarti per il bonus.
Come lo ottieni
E’ necessario realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio, sia sulle singole unità immobiliari residenziali, sia sulle parti comuni di fabbricati, che devono essere tutti residenziali, per poterne trarne beneficio. Inoltre, l’intervento deve essere iniziato il 1 gennaio dell’anno precedente l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un diverso ambiente dello stesso edificio oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e gli elettrodomestici di grandi dimensioni sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento a cui è connesso l’acquisto è effettuato su una pertinenza del proprietà stessa, anche se accatastata separatamente, è dovuta la detrazione.
I condomini hanno diritto alla detrazione solo per i beni acquistati e destinati ad arredare tali parti in caso di intervento su parti condominiali (ad esempio, guardiania, portineria, lavatoi). Tuttavia, non avranno diritto al bonus se acquistano mobili per la loro casa prima dell’inizio dei lavori. Le spese di recupero del patrimonio immobiliare, invece, non devono essere pagate prima delle spese per l’arredamento dell’immobile.
Gli interventi edilizi da realizzare
Per ottenere il bonus sono necessari i seguenti interventi edilizi:
I pagamenti
I pagamenti per mobili ed elettrodomestici di grandi dimensioni devono essere effettuati tramite bonifico bancario, carta di debito o carta di credito per poter beneficiare della detrazione. Non è invece consentito il pagamento tramite assegno bancario, contanti o qualsiasi altro metodo. Se il pagamento viene effettuato tramite bonifico bancario, non è necessario utilizzare quello predisposto dalle banche e dagli uffici postali appositamente per le spese di ristrutturazione dell’immobile soggetto a ritenuta d’acconto. Se la merce è acquistata con finanziamento rateale, la detrazione è consentita anche se la società finanziatrice paga il corrispettivo con le stesse modalità sopra descritte e il contribuente è in possesso di copia della ricevuta di pagamento. In questo caso, l’istituto finanziario effettuerà il pagamento nell’anno in cui è stata sostenuta la spesa. Per il pagamento delle spese devono essere seguite le stesse procedure. Il trasporto e l’assemblaggio delle merci sono due cose diverse.
Come ottenere il bonus
La detrazione si ottiene indicando nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute (modello 730 o modello Reddito persone fisiche), ed è l’unico responsabile del contribuente che beneficia della detrazione per le spese di intervento per il recupero del patrimonio immobiliare. Ad esempio, se un coniuge ha pagato i lavori di ristrutturazione mentre l’altro ha pagato i mobili, nessuno dei due coniugi ha diritto a un bonus per i mobili e gli elettrodomestici. Anche se il contribuente ha scelto di cedere credito o esercitare l’opzione per lo sconto in fattura invece di utilizzare direttamente le detrazioni per il ripristino del patrimonio edilizio, hai diritto al bonus mobili ed elettrodomestici.
La franchigia
Indipendentemente dall’ammontare delle spese sostenute per il ripristino del patrimonio immobiliare, la detrazione del 50% deve essere calcolata su un massimo di 10.000 euro per l’anno 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024 (il limite era pari a 16.000 euro per acquisti effettuati nel 2021), riferita alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere scomposta in dieci rate annuali uguali.
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