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Ecobonus 110: come funziona l’assicurazione in caso di danni – Trend-online.com

Nell’arco dell’ultimo biennio il governo italiano ha elargito una serie di incentivi per fronteggiare la crisi economica dovuta alla pandemia. Tra questi, i bonus per ristrutturare casa sono i più popolari e diffusi tra gli italiani.

Si tratta di incentivi fiscali che facilitano l’adempimento di interventi edilizi, volti al miglioramento strutturale degli edifici, all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio sismico. 

Ecobonus e Superbonus 110 sono, nello specifico, agevolazioni particolarmente generose, dal momento che garantiscono una copertura delle spese pari al 110%, caratteristica che li rende popolari. 

L’entrata in vigore di questi bonus con il Decreto Rilancio 2020 ha scatenato un vero e proprio boom di interventi edilizi su tutto il territorio italiano, quasi si trattasse di un trend.

Constatato il grande successo di Superbonus ed Ecobonus, il governo Draghi ha deciso di rinnovarli e prorogarli con la Legge di Bilancio 2022 e, di recente, ha fissato un aumento del 20% del tetto massimo di spesa precedentemente previsto, per far fronte al forte rincaro delle materie prime. 

“Con questo Decreto si pone un freno all’eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti e si riporta il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini, venendo incontro anche alle nuove esigenze del settore e dell’efficientamento energetico”

Insomma quale momento migliore per fare qualche lavoretto di ristrutturazione in casa! Tuttavia, quando si dà il via a lavori di una certa portata, è naturale porsi anche alcune domande.

Ad esempio, cosa succederebbe se i lavori dovessero causare dei danni all’immobile del cliente dovuti – tra le altre cose – a un errore di progettazione? Oppure ancora, su chi ricadrebbe la responsabilità qualora si verifichino danni a terzi?

Sono scenari malaugurati, ma che purtroppo si verificano con frequenza. Per questo sono previste delle polizze assicurative a tutela dei committenti, spesso a carattere obbligatorio. Vediamo quali sono e chi deve sottoscriverle.

Cos’è l’Ecobonus 110% e come funziona 

Prima di parlare delle polizze correlate all’ecobonus, introduciamo brevemente come funziona questo incentivo. L’Ecobonus 110% è una misura introdotta con il Decreto Rilancio nel 2020, che insieme al Sismabonus fa parte della più ampia categoria di agevolazioni fiscali che prende il nome di Superbonus 110%. 

Lungi dai molteplici e confusionari nomi, si tratta di misure che assicurano una detrazione del 110% sulle spese per gli interventi edilizi che sono mirati al miglioramento energetico e alla riduzione del rischio sismico. 

Con miglioramento energetico ci si riferisce a tutti gli interventi che favoriscono un calo degli sprechi, con conseguente riduzione dell’impatto ambientale, nonché lo sfruttamento di risorse rinnovabili. Rientrano nel bonus, quindi, lavori mirati all’isolamento termico, la sostituzione di impianti di climatizzazione e l’installazione di pannelli solari.

Quest’ultimo intervento diventa particolarmente significativo oggi con lo scoppio della guerra in Ucraina e con l’urgenza di raggiungere l’indipendenza energetica dalla Russia. Per questo, di recente, il governo ha introdotto importanti novità per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici: leggi questo articolo per approfondire. 

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato Ecobonus e Superbonus fino al 2025, anche se la detrazione del 110% viene concessa solo fino al 2023. Molto tuttavia cambia – in termini di importi e di scadenze – in base al tipo di abitazione o al tipo di lavori che si vuole svolgere. 

A fronte dell’eccessivo aumento del prezzo delle materie prime, è stato di recente introdotto un aumento del tetto massimo di spesa del 20% per ciascun intervento, che tuttavia sarà in vigore dal 15 aprile 2022. 

Perché sottoscrivere una polizza per l’Ecobonus

Essendo l’Ecobonus una misura molto conveniente, purtroppo più di qualche furbetto ha pensato di approfittarne. Ciò significa che dietro ad alcune cessioni di credito o sconti in fattura presentati dalle imprese all’Agenzia dell’Entrate, si celavano progetti molto meno costosi o addirittura inesistenti. 

Per questo motivo, il governo ha sancito alcune modifiche in materia superbonus ed ecobonus, introducendo l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione professionale e adeguando il massimale delle polizze per i professionisti in base al tipo di intervento (come vedremo in seguito). 

Ma oltre a obbligazioni e sanzioni, è indispensabile – anche quando non risulta obbligatorio – che le imprese sottoscrivano una polizza per coprire le spese dovute a eventuali danni apportati all’opera o a terzi. Allo stesso modo, come riporta vernaservizi.it, un condominio deve sentirsi tutelato dall’impresa edile, esigendo da essa il contratto assicurativo. 

Infine, anche i privati, ovvero proprietari di casa o i condomini, possono prendere in seria considerazione la possibilità di sottoscrivere un’assicurazione che possa tutelarli per eventuali danni a terzi, ad esempio in caso di incendi, furti e responsabilità civile.

Ecobonus 110%: assicurazione per i professionisti

I professionisti o tecnici asseveratori sono le figure che in questo ambito detengono il fardello di responsabilità più pesante di tutti. Con il termine professionisti, in questo caso si fa riferimento a figure quali ingegneri, geometri, architetti e periti edili. 

Il Decreto anti-Frode che riguarda l’Ecobonus 110% vede infatti l’addossamento delle responsabilità al professionista, il quale ha l’obbligo di stipulare un’assicurazione professionale ed è sottoposto a sanzioni ancora più salate in caso d’inadeguatezza dei progetti presentati. 

In caso di informazioni false o incongrue presentate sul progetto, i professionisti sono punibili con multe che ammontano tra i 50.000 e i 100.000 euro, oltre a un periodo di reclusione che va dai 2 ai 5 anni.  

Con il nuovo Decreto, viene inoltre abolito l’importo minimo assicurativo di 500.000 euro, adeguando la franchigia in base a ciascun intervento svolto. Come afferma Informazionefiscale.it, il massimale della polizza deve corrispondere all’importo dei lavori eseguiti. 

Quale polizza possono sottoscrivere i professionisti? L’assicurazione adatta ai tecnici asseveratori è la Polizza RC Professionale. Il contratto assicurativo prevede la copertura dei danni causati al cliente o a terzi, e quindi delle sanzioni fiscali a loro imputate per errori di competenza dell’operatore tecnico. 

Ecobonus: la polizza per l’impresa edile

Come i professionisti anche le imprese pubbliche sono obbligate a stipulare le polizze assicurative per l’adempimento del proprio lavoro. In questo senso, le piccole medie imprese private non avendone l’obbligo, spesso evitano di stipulare una polizza correndo un rischio enorme. 

Inoltre, come precedentemente anticipato, se il tuo condominio decidesse di approfittare degli incentivi Ecobonus 110 e di affidare il progetto di interventi a una determinata impresa privata, dovreste anche richiederle l’assicurazione, altrimenti in caso di eventuali danni a terzi sarete voi a farvi carico dell’intera spesa. 

In tema ristrutturazioni ed Ecobonus esistono diversi tipi di assicurazione per le imprese di costruzione. Tra queste, la Polizza CAR, il cui acronimo Contractor’s All Risks significa in italiano “tutti i rischi del costruttore” è la più gettonata. Questa polizza tutela il cantiere dai danni causati all’opera e dai sinistri prodotti a terzi, coprendo ovviamente non solo l’appaltatore, ma anche i subappaltatori che sono coinvolti nella realizzazione degli interventi.

Esistono poi altre assicurazioni, quali la polizza RPO (rimpiazzo e posa in opera) che, come spiega helvetia.com, copre i danni derivanti da un’errata posa, ad esempio da un incorretto posizionamento del cappotto termico, la cui tutela viene garantita per un periodo di dieci anni dal termine del lavori. 

Ecobonus: l’assicurazione per i privati 

Anche se in tema superbonus ed ecobonus la responsabilità relativamente ai danni causati dai lavori ricade principalmente sul committente che li sta svolgendo, il proprietario di casa o l’amministratore di condominio può comunque decidere di sottoscrivere un’assicurazione in vista dei lavori a casa.

La polizza sarà utile a tutelarsi in caso di eventi di responsabilità civile, incendi, eventi atmosferici o qualsiasi altro evento che possa arrecare danni a terzi (operai compresi), non riconducibili all’operato dei tecnici o dell’impresa. Questo tipo di polizza è in realtà sempre consigliabile, indipendentemente dalla presenza di un cantiere. 

In questo senso, Cattolica Assicurazioni fornisce la soluzione adatta alle esigenze dei privati con la polizza Condominio 360. Come suggerisce il nome, questa assicurazione offre un’ampia gamma di soluzioni a seconda delle esigenze, prevedendo due formule diverse per grandi e piccoli condomini, nonché un servizio completo di tutela legale e assistenza.

La polizza copre l’assicurato anche da un malaugurato contenzioso legale con l’impresa edile. 

Le polizze in caso di perdita dell’incentivo

Nel frattempo, stanno poi emergendo delle polizze assicurative rivolte invece ai privati, che coprirebbero le spese in caso di eventuale perdita dell’incentivo Ecobonus.

Supponiamo che un condominio o un privato abbia deciso di far svolgere lavori edilizi a un’impresa di costruzione, richiedendo il rimborso delle spese tramite la cessione del credito.

Cosa succede se per qualsiasi motivo l’Agenzia delle Entrate non ritenesse più idonea la richiesta e decidesse quindi di non concedere più la detrazione? Il condominio dovrebbe restituire le somme già ricevute all’Agenzia delle Entrate, nonché fronteggiare le spese ancora da liquidare e quelle legali. 

Purtroppo è uno scenario possibile. Per questo motivo, esistono polizze pensate per supportare il cliente in questa spinosa eventualità. Le dinamiche tuttavia sarebbero ancora da definire, soprattutto per quanto riguarda limiti e massimali. Il premio assicurativo invece varia tra l’1 e il 3% del valore totale degli interventi. 

Redattrice, classe 1991.
Appassionata di lingue straniere, mi sono laureata in Scienze della Mediazione Linguistica presso l’Istituto di Alti Studi SSML Carlo Bo di Bari. Successivamente, ho conseguito un master in e-commerce e digital marketing, incuriosita dal ruolo del traduttore nell’era del web marketing.
Ho fatto della scrittura il mio mestiere perché con essa riesco a esprimere la mia libertà, creatività e desiderio di comunicazione. Nel mio tempo libero mi piace rilassarmi con la pittura, sfidare me stessa con workout sempre più intensi e impegnarmi nello studio di nuove lingue. La mia nuova sfida: conoscere la lingua e la cultura giapponese.

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