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Ecobonus 2022, proroga delle agevolazioni per gli interventi di riqualificazione energetica – Elle Decor

costruzione acrobatica

Mondadori PortfolioGetty Images

L’ecobonus 2022 è un’agevolazione che si focalizza sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Questa agevolazione che trova la sua collocazione tra i bonus casa che sono stati prorogati dalla Legge di Bilancio 2022, ed è tra quelle che ha subito meno variazioni per quanto riguarda requisiti e parametri. La proroga del bonus è stata spostata al 31 dicembre 2024 così come quella del bonus mobili e del bonus ristrutturazione. Le nuove decisioni in merito alle agevolazioni per ridurre l’impatto degli immobili sull’ecosistema sono una presa di posizione carica di speranza per il futuro. Vediamo insieme in cosa consiste l’ecobonus 2022.

Ecobonus 110, in cosa consiste?

L’ecobonus 2022 consiste in una detrazione fiscale IRPEF e IRES concessa solo in caso di lavori di riqualificazione energetica di edifici esistenti. Sulla scia del superbonus 110%, anche l’ecobonus ha alzato la percentuale di detrazione al 110% per alcuni lavori, anche in questo caso definiti trainanti e trainati. Si potrà beneficiare di questa formula piena fino al 2023. Poi le aliquote scenderanno al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

I lavori trainanti sono: l’isolamento con cappotto termico, la coibentazione del tetto e la sostituzione degli impianti di condizionamento invernale con impianti più prestanti o pompe di calore. Fare almeno uno di questi permette di includere anche lavori trainati nell’ecobonus 110.

I lavori trainati sono:

  • Sostituzione di serramenti ed infissi;
  • Schermature solari;
  • Installazione di caldaie a biomassa;
  • Installazione di caldaie a condensazione di classe A;
  • Lavori di riqualificazione globale dell’edificio, che rispettino i requisiti specifici descritti sul sito ENEA;
  • Installazione di impianti fotovoltaici, inclusi gli accumulatori;
  • Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
  • Abbattimento di barriere architettoniche.

    Le detrazioni fiscali ordinarie

    All’ecobonus 2022 del 110% si affiancano le detrazioni fiscali ordinarie. I lavori di riqualificazione energetica restano agevolati al 65% ed al 50% se non eseguiti congiuntamente a quelli trainanti.

    L’ecobonus 50% spetta per i seguenti lavori:

    • Sostituzione di finestre comprese di infissi;
    • Schermature solari;
    • Caldaie a biomassa;
    • Caldaie a condensazione, solo se appartenenti alla classe A.

      L’aliquota sale a 65% per:

      • Interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
      • Pompe di calore;
      • Sistemi di building automation;
      • Collettori solari per la produzione di acqua calda;
      • Scaldacqua a pompa di calore;
      • Generatori ibridi.

        Nel caso in cui l’intervento sia effettuato su parti comuni condominiali che non comportino modifiche volte a ridurre il rischio sismico, l’importo di detrazione IRPEF potrà variare dal 70% al 75%.

        Se invece gli interventi e le spese di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica interesseranno l’intero involucro dell’edificio, l’ecobonus potrà salire al 70%. Mentre sarà del 75% se la riqualificazione energetica sarà finalizzata al miglioramento e al risparmio sulla spesa energetica sia estiva che invernale.

        Come richiedere l’ecobonus 2022

        L’ecobonus può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile. Nello specifico parliamo di contribuenti che conseguono reddito d’impresa, le associazioni tra professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale e persone fisiche.

        Per avere accesso all’ecobonus del 110 per cento è necessario effettuare specifici adempimenti. Come prima cosa devono essere rispettati i requisiti minimi e della congruità delle spese, da attestare mediante asseverazione rilasciata da un tecnico abilitato. In secondo luogo il tecnico abilitato deve rilasciare l’APE ante e post lavori. Questo è importante per attestare di aver effettuato un passaggio ad almeno 2 classi energetiche superiori a quelle iniziali (o della classe energetica più alta).

        Si aggiungono poi gli adempimenti ordinari relativi all’ecobonus 2022, tra cui l’invio della comunicazione ENEA. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori di riqualificazione energetica il contribuente deve trasmettere all’Enea, in modalità telematica, la scheda informativa degli interventi realizzati e la copia dell’attestato di qualificazione energetica.

        La comunicazione va trasmessa solo ed esclusivamente tramite l’apposito portale sul sito ENEA. I dati relativi agli interventi di ecobonus, bonus facciate e bonus casa vanno inviati nella sezione dedicata.

        Modalità di pagamento e documenti da conservare

        La prima modalità è quella della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi. Le altre due alternative sono lo sconto in fattura e la cessione di credito ed è necessario presentare il visto di conformità e dell’attestazione di congruità dei prezzi.

        Le spese sostenute dovranno essere pagate con moneta elettronica per garantirne la tracciabilità. I contribuenti non titolari di reddito d’impresa dovranno pagare tramite bonifico bancario o postale. In questo caso dovranno indicare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento. I titolari di reddito d’impresa non hanno l’obbligo di pagare con il bonifico, ma devono conservare la documentazione che prova la spesa.

        I documenti da conservare sono:

        • Asseverazione di un tecnico abilitato o la dichiarazione resa dal direttore dei lavori;
        • Attestazione di partecipazione a un apposito corso di formazione in caso di autocostruzione dei pannelli solari;
        • Certificazione energetica dell’immobile fornito dalla Regione o dall’Ente locale o attestato di qualificazione energetica predisposto da un professionista abilitato.

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