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Ecobonus auto Draghi: fino a 6000 euro senza ISEE! Ecco come – Trend-online.com

Ecco un’altra grande novità in questo finale di 2021: l’ecobonus auto! Si tratta di un bonus molto interessante per chi volesse cambiare la propria auto, ma ha ovviamente dei criteri in termini di scelta della nuova auto dal punto di vista dei consumi e della sostenibilità.

Il bonus vale sia per auto nuove che per auto usate e permette di ottenere un aiuto crescente sulla base della scelta effettuata: minori le emissioni, maggiore l’aiuto che il Governo è pronto a dare all’acquirente. Naturalmente su auto usate l’aiuto è inferiore rispetto a quanto erogato per le auto nuove.

Dietro questo nuovo bonus, già attivo, c’è naturalmente il Governo guidato da Mario Draghi, ma c’è anche lo zampino dell’Unione Europea: è ormai una costante il coinvolgimento dell’istituzione continentale in questo genere di scelte, seppur in maniera indiretta.

L’Europa non ha infatti dato alcuna indicazione specifica su un possibile bonus auto, ribattezzato ecobonus auto, ma piuttosto ha lasciato intendere che si aspetta aiuti alle famiglie ed ai cittadini in generale in ambiti legati alla sostenibilità, alla modernizzazione ed alla sicurezza.

Si spiegano così i numerosi bonus edilizi, che lavorano in tutte queste direzioni, ma anche il novello ecobonus auto, che spinge i cittadini a fare scelte non solo in base al prezzo ed alle preferenze del singolo cittadino, ma anche in funzione di elementi molto importanti per la collettività, come le emissioni e l’inquinamento.

La logica è piuttosto chiara, ma non va di pari passo con l’altro grande bonus approvato proprio in queste settimane, il bonus terme. In questo articolo approfondiremo sia l’uno sia l’altro perché sono estremamente attuali: l’ecobonus auto è già partito, mentre il bonus terme è pronto a partire tra pochissimo.

Inoltre, risultano attuali anche i temi che questi bonus permettono di sviscerare, come appunto le scelte sostenibili ed il sostegno del Governo in tale direzione, ormai reso ufficiale da un documento importantissimo, il PNRR, che definisce come saranno utilizzate le risorse in arrivo proprio dall’Europa.

Proviamo dunque a fare ordini tra tali questioni, vedendo innanzitutto il funzionamento dell’ecobonus auto, ma successivamente anche del bonus terme, per fare anche un confronto tra le due misure ed un’analisi che vada oltre la semplice descrizione del funzionamento.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTubeRedazione The Wam” che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di bonus auto e bici del 2021:

Ecobonus auto Draghi: di cosa si tratta

Il bonus auto, prontamente ribattezzato ecobonus auto, non è altro che un aiuto per i cittadini italiani per incentivare ad una scelta sostenibile in fase d’acquisto di una nuova auto. Le emissioni delle auto sono infatti un grosso problema in ottica di inquinamento ed il Governo vuole intervenire in questo modo.

Naturalmente, non basta un bonus del genere per spingere tutti i cittadini a comprare l’auto elettrica, ma è sicuramente un incentivo interessante e molto facile da ottenere.

Infatti, il bonus non è legato alla Dichiarazione ISEE ma solo ed esclusivamente alla tipologia di scelta del cittadino: in sostanza se acquista un’auto nuova o usata e se rottama una vecchia auto oppure no. Sono le classiche scelte in sede d’acquisto di una nuova auto, che naturalmente cambiano fisionomia grazie al bonus.

Non è solo l’incentivo, infatti, a fare la differenza, ma anche la modalità con cui viene erogato. Come vedremo nel successivo paragrafo, ci sono diversi importi ottenibili sulla base della scelta fatta e, soprattutto, il bonus viene maturato direttamente in sconto all’importo da pagare.

Il massimo sconto ottenibile è pari a 6.000 euro, ma in generale questa modalità convince molto i cittadini, che probabilmente si aspettavano uno sconto in detrazione d’imposta come tanti altri. Questa modalità, invece, rende molto più semplice l’accesso al bonus e soprattutto non costringe il cittadino ad anticipare la cifra che poi lo Stato restituisce con la modalità della detrazione d’imposta.

Ecobonus auto Draghi: come ottenerlo e importi

Per quanto riguarda gli aspetti più tecnici di questo bonus, ecco che vengono in soccorso tutti i dettagli forniti sul portale ufficiale del MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, in cui sono spiegati tutti gli aspetti degni di nota, a partire dal ri-finanziamento appena avvenuto.

Infatti, il bonus funziona come abbiamo visto con una modalità molto diretta, cioè lo sconto diretto in sede di pagamento del nuovo veicolo, ma è anche fino ad esaurimento fondi e dunque c’è il serio rischio di rimanere senza se non ci si muove molte velocemente.

Come indicato sul sito del MISE:

A partire dalle 10.00 del 27 ottobre 2021 sarà possibile prenotare sulla piattaforma Ecobonus del Mise gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, dopo che è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto fiscale che ha rifinanziato per il 2021 il fondo automotive con ulteriore 100 milioni di euro.

In sostanza, il bonus è già attivo e dunque già ora i cittadini lo stanno richiedendo, motivo per cui conviene affrettarsi. Il bonus ha ricevuto quindi un finanziamento da 100 milioni, ma non sono egualmente distribuiti, sono destinati in proporzioni diverse ai vari tipi di acquisto, secondo il seguente criterio:

  • 65 dei 100 milioni sono destinati, semplificando, alle auto elettriche. In particolare, si possono ottenere 6.000 euro in caso di rottamazione contestuale e 4.000 senza la rottamazione. Per i veicoli ibridi, invece, si possono ottenere 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione;
  • 20 dei 100 milioni sono destinati ai veicoli non privati ma commerciali, di cui 15 esclusivamente per veicoli elettrici.
  • 10 dei 100 milioni sono per veicoli con emissioni tra 61 e 135 grammi di CO2 per km, destinando un aiuto di 1.500 euro, ma solo ed esclusivamente con rottamazione del vecchio veicolo;
  • Infine, gli ultimi 5 milioni sono destinati a veicoli fino a 160 grammi di CO2 per km, destinando un aiuto pari a 2.000 euro in caso di rottamazione di un’auto che abbia almeno dieci anni.

Per qualsiasi altra informazione, suggeriamo di visitare il portale dedicato.

Ecobonus auto Draghi: verrà rinnovato?

Sicuramente è presto per parlare di una eventuale proroga di questo bonus, ma è comunque argomento piuttosto caldo visto l’avvicinarsi del 2022 e l’attuale scadenza del bonus al 31 dicembre 2021.

Ricordiamo ancora una volta che, nonostante manchino poco meno di due mesi alla scadenza, chi vuole ottenere lo sconto deve muoversi immediatamente, in modo da non rischiare di rimanere senza aiuto. Sulla pagina dedicata sul portale del MISE, comunque, c’è un conteggio sempre aggiornato dei fondi rimanenti.

Per quanto riguarda invece la possibile proroga è sicuramente presto, ma è molto probabile che dei fondi vengano nuovamente stanziati, anche in virtù del grande utilizzo che ne stanno facendo i cittadini e dell’obiettivo di sostenibilità che questo bonus persegue.

Piuttosto, è in dubbio la cifra che verrà stanziata per l’ecobonus auto, perchè ad oggi ancora non si sa quanto il Governo voglia dedicare a questa misura e certamente ci sono molte altre priorità, tra tutte la riforma pensioni ed il taglio del cuneo fiscale, che portano via molte risorse in ottica di Legge di Bilancio.

Bonus terme: come funziona?

Passiamo ora ad un bonus estremamente diverso, per natura ed anche per funzionamento, che però nell’ultimo paragrafo proveremo a confrontare con l’ecobonus auto. Il bonus terme, come si può intuire dal nome, è un aiuto economico consistente per i soggetti che volessero recarsi nei centri termali usufruendo di un ottimo sconto.

Si tratta di uno sconto del 100% del prezzo dell’ingresso fino ad un massimo di 200 euro per persona, è non cedibile e va richiesto singolarmente nel giorno del click day sul portale di Invitalia.

In questo senso il bonus è anche molto attuale, in quanto la data del click day si avvicina: l‘8 novembre sarà infatti possibile richiedere questo bonus e, per farlo, bisognerà recarsi proprio sul portale nella sezione dedicata al bonus ed inserire i propri dati.

Anche in questo caso si prevede un grande numero di cittadini che accorreranno (stavolta i server reggeranno?), quindi chiunque volesse usufruirne deve muoversi per tempo, perché sono a disposizione solo 53 milioni di euro, pari a circa 265.000 richieste.

Il bonus terme va poi utilizzato come un vero e proprio voucher solo nelle strutture che si sono iscritte nelle scorse settimane (sempre sul portale Invitalia), ricevendo l’autorizzazione ad accettare tale voucher proprio come fosse uno sconto.

Ecobonus auto Draghi e bonus terme: perché?

Mettiamo ora in confronto queste due misure, estremamente diverse tra loro ed andiamo a scoprire perché una ha un futuro mentre l’altra no. 

Partendo dal presupposto che il bonus terme è pensato non tanto per i cittadini, quanto per le strutture termali fortemente colpite dal Covid, diventa difficile pensare che tale misura possa essere rinnovata o comunque riproposta una volta usciti dallo stato emergenziale.

L’ecobonus Draghi, invece, ha tutt’altra natura ed è soprattutto destinato a chi vuole cambiare auto e usufruisce di una opportunità di sconto, perché di questo si tratta, rispettando determinate condizioni.

Ancora una volta, è evidente che quest’ultimo bonus sia ben visto dall’Unione Europea mentre l’altro nettamente meno, ma nonostante questo ci sono degli errori alla fonte commessi da questo Governo ed in parte anche dai precedenti.

Il bonus terme non prevede un tetto di ISEE e spinge i cittadini a fare un’attività che altrimenti probabilmente non farebbero, regalando di fatto un ingresso.

L’ecobonus auto, invece, risponde ad una esigenza concreta di cittadini che hanno in ogni caso tale necessità e farebbero comunque la scelta di una nuova auto, ma grazie al bonus stesso possono farla in maniera più consapevole e sostenibile.

Non è certo un processo alle intenzioni o al Governo stesso, ma le dure critiche arrivate dal Codacons e da altri enti spiegano molto di come il bonus terme sia stato accolto, nonostante sia destinato ad avere successo tra i cittadini che non fanno altro che cogliere un’opportunità.

Si capisce, in questo senso, che la strada tracciata dall’Europa ha chiaramente un fondo di razionalità e che gli aiuti emergenziali non hanno forse più posto tra le (già tante) spese che lo Stato deve sostenere.

In ottica 2022 questa è certamente una chiave di lettura di cui tener conto, con il premier Mario Draghi che potrebbe seguire sempre più la linea dettata da Bruxelles e sempre meno quella dei precedenti Governi.

Copywriter ed aspirante giornalista, classe 1997.
Laureato in Economia e Commercio e laureando magistrale in Management, Finanza ed International Business presso l’Università degli Studi di Bergamo.
Appassionato di scrittura, sono un articolista e SEO Copywriter Freelance e miro a farne una professione a 360°. Amo scrivere di economia, finanza, marketing e attualità ma mi piace anche spaziare in altri ambiti. Ho una grande passione per il digital ed i business online, sogno in grande ma rimango con i piedi per terra.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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