Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieBonus MobiliElettrodomestici gratis con un Bonus senza ISEE da 8000€! – Trend-online.com

Elettrodomestici gratis con un Bonus senza ISEE da 8000€! – Trend-online.com

Comprare mobili ed elettrodomestici gratis si può! Per quest’anno è attivo il bonus mobili 2021 che offre un contributo statale per l’acquisto appunto di elettrodomestici ed elementi di arredo.

Il bonus è senza ISEE, cioè possono accedervi tutti i cittadini a prescindere dalla fascia di reddito di appartenenza. L’incentivo richiede infatti un unico e sostanziale requisito quello che il beneficiario abbia effettuato una ristrutturazione edilizia da poco.

L’Agenzia delle Entrate che si occupa dell’incentivo, per altro parecchio generoso perché arriva fino a 8.000 euro, avverte che gli oggetti acquistati con il bonus mobili possono comunque essere anche destinati ad un’area diversa da quella ristrutturata, purché siano collocati nello stesso immobile.

Al momento per questo incentivo è fissata una scadenza prevista per il 31 dicembre 2021, perció salvo eventuali proroghe restano quattro mesi di tempo per richiederlo!

Inoltre, il bonus mobili è cumulabile con altre agevolazioni ristrutturazione quali bonus casa e bonus verde, questo vuol dire che potrete usare un insieme di incentivi per ristrutturare e arredare ogni zona della casa a spese dello Stato.

Un’attenta e precisa panoramica del bonus mobili 2021 è offerta dal Geometra Danilo Torresi nel suo video YouTube:

  

Elettrodomestici gratis con il bonus mobili 2021!

Il bonus mobili 2021 offre una detrazione del 50% che si applica alle spese sostenute per arredare un immobile appena ristrutturato. L’importo massimo del contributo è di 8.000 euro, perciò il massimo delle spese detraibili non deve superare i 16.000 euro.

Per gli acquisti effettuati nel 2021 è necessario che il beneficiario abbia alle spalle una ristrutturazione avvenuta non prima del 1 gennaio 2020. Mentre se la spesa è stata effettuata durante il 2020 allora la ristrutturazione deve essere stata intrapresa non prima del 1 gennaio 2019, ma in questo caso la spesa massima detraibile è di 10.000 euro.

Per fruire del bonus mobili non si possono usare sconto in fattura o cessione del credito, ma solo la detrazione Irpef in dieci anni. Per scaricare i costi le spese dovranno essere inserite nel modello 730 oppure nel modello Redditi PF, ma ricordiamo che chi presenta la dichiarazione e richiede il bonus mobili deve essere la stessa persona che ha pagato l’intervento di ristrutturazione.

L’Agenzia è molto chiara su questo punto della normativa e indica anche che nel caso in cui dei due coniugi, uno paghi la ristrutturazione e l’altro l’arredamento, allora nessuno dei due avrà diritto al bonus mobili, poiché a compiere le due azione deve essere per forza la stessa persona.

L’acquisto degli oggetti che si vogliono scaricare con il bonus deve avvenire per forza dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione, ma non è importante se questi ultimi siano pagati prima o dopo.

Sono ammessi anche acquisti effettuati all’estero se il titolare è in possesso della documentazione richiesta.

Chi ha diritto al bonus mobili e come si richiede?

Per avere diritto al bonus mobili si è già chiarito che è necessario avere una ristrutturazione alle spalle, gli acquisti coperti dal contributo possono essere destinati a una parte della casa diversa da quella ristrutturata, anche se si tratta di una pertinenza.

Parlando in parole più semplici, se avete ristrutturato il bagno, potrete tranquillamente acquistare mobili ed elettrodomestici per bagno, cucina e perfino giardino o garage, ma deve trattarsi sempre dello stesso immobile. Anche se nel caso di un divano è difficile che qualcuno venga a sindacare dove lo abbiate collocato.

Per quanto riguarda gli edifici condominiali se la ristrutturazione interessa parti comuni, allora i mobili potranno essere acquistati solo ed esclusivamente per le parti in condivisione.

Quali sono le spese ammesse dal bonus mobili 2021?

Passiamo ai beni acquistabili con il contributo e diciamo che in generale si possono acquistare i mobili e i grandi elettrodomestici più vari, ad ogni modo l’Agenzia delle Entrate nella guida pdf fornisce degli esempi di quali sono i beni ammissibili e quali quelli esclusi.

Tra gli oggetti acquistabili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, tavolini, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, oggetti utili all’illuminazione.

Mentre è escluso l’acquisto di tendaggi e tende di ogni tipo, porte, pavimenti, compresi gli altri complementi di arredo.

Passando agli elettrodomestici questi devono avere un requisito fondamentale: appartenere alla classe energetica A+ o superiore, con l’eccezione di forni e lavasciuga che sono ammessi anche se di classe A.

Nel caso in cui l’elettrodomestico non abbia l’etichetta energetica esposta, può essere comprato con il bonus solo se per esso la legge non prevede ancora l’obbligo di esposizione.

Entrando nel dettaglio, a titolo di esempio, si considerano acquisti ammessi: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, condizionatori. 

Quali interventi edilizi o di manutenzione straordinaria danno diritto al bonus?

Per avere il bonus mobili è necessario effettuare lavori di ristrutturazione oppure anche di manutenzione straordinaria, termine piuttosto generico che spesso causa confusione nei contribuenti, vediamo perciò nel dettaglio cosa dà diritto al contributo.

A parte gli interventi edilizi massicci il bonus mobili è richiedibile anche in presenza di queste operazioni di manutenzione straordinaria:

  • installazione di scale di sicurezza;
  • installazioni di ascensori;
  • sostituzione degli infissi;
  • sostituzione dei tramezzi;
  • ristrutturazione o costruzione di scale;
  • installazione di cancelli e recinzioni;
  • sostituzione della caldaia;
  • installazione di stufe a pellet o altri impianti alimentati a biomasse combustibili.

Per gli interventi su parti condominiali si può usare il bonus mobili anche in presenza di alcune operazioni di manutenzione ordinaria, quali la pitturazione e il rifacimento degli intonaci o riparazioni varie.

Nella guida pdf del bonus mobili alla sezione “I quesiti più frequenti”, l’Agenzia delle Entrate avverte che, benché il bonus mobili sia in generale cumulabile con altri incentivi, la sola realizzazione di interventi di riqualificazione energetica coperti dalla detrazione del 65% non rientra nelle tipologia degli interventi che danno diritto al contributo.

Il bonus mobili e cumulabile con altri incentivi e agevolazioni?

Il bonus mobili e più in generale le varie agevolazioni per le ristrutturazioni sono cumulabili, cioè si può essere titolari di più bonus allo stesso tempo se però questi sono richiesti per acquistare beni diversi o realizzare diversi tipi di lavori.

In questo scenario il bonus mobili diventa un compagno ideale per molti altri incentivi.

Primo fra tutti il bonus casa, come è comunemente chiamata l’agevolazione per le ristrutturazioni edilizie che applica il 50% di sconto, entro il limite di 98.000 euro, praticamente a qualsiasi lavoro si esegua.

Il bonus è poi fruibile non solo con la classica detrazione Irpef in 10 anni, ma anche con altre due opzioni.

Prima di tutto lo sconto in fattura cioè la possibilità, qualora sia applicata dalla ditta, di avere direttamente il 50% di sconto al momento del pagamento, mentre l’altro 50% sarà anticipato dall’impresa e poi riavuto dallo Stato con un credito d’imposta.

Poi, la cessione del credito che può essere richiesta sia dal proprietario dell’immobile che dalla ditta che esegue i lavori e consiste nel cedere, letteralmente, ad una banca o un istituto finanziario questo credito che lo Stato ha verso di noi.

Tuttavia, si faccia attenzione perché gli importi indicati, cioè il 50% di sconto, saranno validi, se non ci sarà una proroga, solo fino al 31 dicembre 2021. Dopo questa data a differenza del bonus mobili il bonus casa non scadrà ma la percentuale di sconto si ridurrà al 36%, con un limite di spesa pari a 48.000 euro.

Ristrutturare e arredare il giardino usando anche il bonus verde!

Come si è già osservato il bonus mobili permette di acquistare elementi di arredo ed elettrodomestici destinati ad aree diverse della casa da quelle ristrutturare o oggetto di manutenzione straordinaria, comprese le pertinenze.

Questo vuol dire che potrete arredare anche il giardino, usando assieme ad esso un altro contributo utile. Fino al 31 dicembre 2021 è infatti attivo il bonus verde, dedicato esclusivamente al rinnovo e la ristrutturazione delle aree scoperte, come terrazzi e giardini.

Il contributo, utilizzabile con la sola detrazione Irpef, concede uno sconto pari al 36%, fino ad un massimo applicabile di 1.800 euro, se si effettuano interventi volti alla manutenzione straordinaria o la ristrutturazione di aree scoperte.

Il bonus verde nel caso in cui vi sia un progetto ampio di rinnovo dell’area copre anche l’acquisto di piante ed alberi. Mentre la manutenzione ordinaria al fine di mantenere buono lo stato vegetativo è ammesso solo se si tratta di esemplari di alberi e piante classificati dalla legge 10/2013 come di rilevanza al fine storico o paesaggistico.

Il bonus mobili si può usare con il bonus facciate?

Tra i lavori che danno diritto a richiedere il bonus mobili l’Agenzia delle Entrate specifica che è incluso il rifacimento delle facciate esterne, intervento coperto dal bonus facciate.

Attenzione però perché nel caso di edifici unifamiliari il rifacimento delle facciate esterne darà diritto ad acquistare con il bonus tutti i mobili e gli elettrodomestici che si vogliono, sempre nei limiti della normativa. Se invece l’intervento riguarda un edificio condominiale, allora si tratta di parti comuni e solo per queste ultime potrà essere sfruttato il bonus mobili.

In ogni caso bonus mobili e bonus facciate sono cumulabili e quest’ultimo dà diritto ad uno sconto del 90% proprio per gli interventi sulle pareti esterne.

Inoltre, può essere usato con la tradizionale detrazione Irpef in 10 anni oppure con sconto in fattura e cessione del credito.

Collaboratrice di Redazione, classe 1984.
Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull’opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.
Il mio motto è? “Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment