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Euro in rimonta sul dollaro. Banche contrastate – Milano Finanza

Il dollaro scende nei confronti dell’euro, che vale 1,044 (+0,37%), ma si è attestato vicino al massimo da circa due decenni rispetto a un paniere di valute principali, anche rispetto allo yen (134,583, +0,13%). Le aspettative di inasprimento monetario sono di nuovo in aumento dopo che la lettura dell’inflazione di maggio è stata seguita da un aumento della misura delle aspettative sui prezzi dell’Università del Michigan. I trader hanno rapidamente alzato le loro aspettative sull’entità della prossima mossa sui tassi di interesse della Fed. I future sui Fed Funds mostrano una probabilità di circa il 28% che i funzionari aumentino i tassi di 75 punti base questa settimana rispetto a circa il 3% di una settimana fa.

In Germania +0,9% mese su mese l’inflazione definitiva a maggio in attesa dell’indice Zew

Importante in chiave Bce l’indice dei prezzi al consumo definitivo tedesco è salito dello 0,9% a livello mensile ed è cresciuto del 7,4% su base annuale a maggio. Dati in linea alla lettura preliminare e alla stima del consenso. Inoltre, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato è salito dell’1,1% a livello congiunturale e dell’8,7% su base tendenziale, anche in questo caso in linea alla lettura flash e al consenso. Invece, il tasso di disoccupazione Ilo in Gran Bretagna si è attestato al 3,8% ad aprile. Il dato è superiore a quanto atteso dal consenso degli economisti al 3,7%. Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione è sceso a maggio al 4% della forza lavoro. Inoltre, i salari ad aprile, esclusi i bonus, sono saliti del 4,2%.

Alle 11:00 sempre dalla Germania è previsto l’indice Zew, che misura la fiducia delle imprese a giugno (precedente: -34,3 punti; consenso: -28,1 punti). Poi dagli Usa alle 14:30 arriveranno i prezzi alla produzione a maggio (precedente: +0,5% mese su mese; consenso: +0,8% mese su mese) e alle 14:55 l’indice settimanale Redbook (precedente: +12,4% anno su anno). Il petrolio è in lieve rialzo con il Brent in aumento dello 0,99% a 123,48 dollari al barile e il Wti dello 0,88% a 122 dollari al barile. Stabile a 1.830 dollari l’oncia l’oro.

Banche contrastate a Piazza Affari

Sul listino milanese Saipem che con Trevi ha firmato un Memorandum of Understanding per collaborare allo sviluppo congiunto di un progetto di due sistemi di trivellazione per fori di fondazione di grande diametro destinato ai parchi eolici sale del 3,48% a 39,69 euro. Invece,  Nexi che ha venduto a Euronext la componente tecnologica che attualmente gestisce l’operatività di MTS, la principale piattaforma di trading fixed- income di Euronext, ed Euronext Securities Milan – già Monte Titoli, scende dello 0,48% a 7,48 euro. Il prezzo d’acquisto sarà corrisposto in contanti e ammonta a circa 57 milioni di euro.

Banche contrastate: Intesa Sanpaolo (+1% a 1,7766 euro), Bper Banca (-1,58% a 1,61 euro), Banco Bpm (-0,27% a 2,58 euro) e Unicredit (+2,14% a 9,68 euro). Bene DoValue (+0,97% a 6,24 euro) che, in linea con il piano industriale 2022-2024 presentato al mercato il 26 gennaio, tramite la controllata Altamira Asset Management ha formalmente creato una business unit dedicata alla gestione di non-performing loan relativi a piccole e medie imprese in Spagna. Recuperano, inoltre, terreno Leonardo (+1,41% a 9,77 euro) e Prysmian (+0,86% a 28,19 euro), non Stellantis (-0,21% a 12,45 euro) che ieri ha comunicato che cesserà di essere membro dell’associazione dei costruttori europei d’auto Acea entro la fine di quest’anno, nell’ambito di un approccio più ampio per affrontare le questioni chiave e le sfide della mobilità sostenibile. (riproduzione riservata)

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