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Giornata mondiale della bici, Luca Delle Donne: «Ne ho riscoperto la passione col bonus mobilità» – Zonalocale

Luca Delle DonneVASTO – Passano gli anni, la società, soprattutto con la spinta tecnologica, cambia in maniera repentina e si sviluppano nuove mode, ma lei, la bicicletta, non perde mai il proprio fascino. Oggi, 3 giugno, si celebra proprio la giornata mondiale della bicicletta, istituita nel 2018 dalle Nazioni Uniti con voto favorevole di tutti i 193 Paesi membri.

Per festeggiare questo importante avvenimento sportivo e sociale la redazione di Zonalocale ha intervistato Luca Delle Donne, giovane che fa parte della squadra Vastese Inn Bike, il quale ci ha raccontato la sua passione per la bicicletta.

Spesso il primo approccio con la bicicletta lo si ha sin da piccoli, si inizia con le rotelle, poi pian piano si comincia ad andare senza pedalando con l’entusiasmo e la spensieratezza tipici della tenera età. Con la crescita, però, in taluni casi l’attrazione del motorino porta a mettere da parte la bici. Nonostante ciò, lei con il proprio fascino riesce sempre a riconquistare la fedeltà degli sportivi.

È ciò che è successo proprio a Luca, che da un paio d’anni ha riscoperto la passione per la bicicletta: «La passione ce l’ho sempre avuta fin quando ero bambino, con papà uscivo la domenica mattina e facevo il classico giro mattutino, Vasto Marina-Punta Aderci e poi si tornava a casa. Poi cresci, non ci vuoi più uscire con i genitori, la bicicletta era diventata anche un po’ piccola e l’ho abbandonata. Con il Covid, con la scusa del bonus mobilità e anche per qualche chilo di troppo, mi sono detto: “Ora me la ricompro una bella bicicletta”. Ho iniziato con una bicicletta del decathlon, ho iniziato a pedalare e mi è ripiaciuto. Io avevo preso una mountain bike perché a me piaceva andare per le campagne, a imitare quelli “grandi”. Da lì ho iniziato a perdere il peso e in più mi emozionava fare questi nuovi percorsi, andare in giro, vedere posti nuovi e non i soliti Punta Aderci, Vasto Marina. Ho iniziato a scoprire nuovi percorsi insieme ai miei amici Matteo Cicchini e Gianmarco Bozzelli, mi sono appassionato ancora di più».

È stata solo la scintilla iniziale che ha fatto nascere qualcosa di più grande: «Poi è arrivato l’inverno, i miei amici hanno smesso, io invece ho continuato, fino a quando nell’aprile 2021 il papà di un amico mi ha venduto la sua bici, una bella mountain bike tutta in carbonio. Poi da lì ho conosciuto altri amici che mi hanno invitato in squadra (ndr, nella Vastese Inn Bike), così ho accettato ed è ormai un anno che pedalo seriamente».

È proprio vero, certi amori fanno giri immensi ma poi ritornano. E quando ritornano, diventano ancora più profondi. Proprio come quello di Luca per la sua bicicletta, lo si deduce dai suoi racconti e dalla fierezza e l’entusiasmo con cui li narra: «Domenica scorsa sono stato sul Vesuvio, in bici, e il fatto di arrivare da 0 metri a 1300 dopo due ore di salita è stato impagabile, il fatto di vedere poi anche tutto il golfo di Napoli… Io lo chiamo godimento perché dici “cavolo, con le mie gambe sono riuscito a fare una cosa del genere”».

Non è retorica quando si dice che la bicicletta è più di due semplici ruote perché è davvero una “compagna” di viaggio di cui non si può fare a meno, con cui si sta sempre bene: «Due sabati fa sono andato a Castiglione, 130 km, 5 ore in cui sono stato immerso nella natura con me stesso, è stato un bel viaggio, un viaggio di quelli che tu parti, magari senza un orario di ritorno, nessuno che ti fa pressioni… È un viaggio che quando torni dici “sono stanco ma felice”».

A proposito di compagnia, la bicicletta riesce anche ad avere la forza di coltivare e rafforzare amicizie: «Con la bici ho fatto un sacco di nuovi amici che vanno in varie fasce di età, dai 60 anni fino ad alcuni ragazzi che hanno la mia stessa età. Uscire in bici in compagnia è la cosa più bella perché si ha modo di parlare, di confrontarsi con gli altri, magari di fare la classica “volata al carrello”, cioè fare uno sprint di 50-100 metri e vedere chi vince. Io però sono anche per l’uscire da solo perché per competere tra gli amatori un minimo di allenamento ci vuole e ognuno ha i suoi ritmi».

Per chiudere in bellezza l’intervista, Luca unisce l’amore per le due ruote a quella per il nostro territorio raccontandoci: «A me piace andare in bici soprattutto quando faccio allenamento di scarico, faccio qualche km, a basso ritmo. Io lo faccio sulla ciclabile, sulla via Verde, ed è proprio rilassante. C’è il rumore delle onde, hai il trabocco, il verde, magari lo fai di pomeriggio, che inizia a tramontare il sole. È veramente libidine».

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