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Governo italiano: pronto un Piano Marshall per la riconversione energetica della mobilità – Bikeitalia.it

[Come specifichiamo anche in calce all’articolo si tratta soltanto di un pesce d’aprile, purtroppo…]

Riunione straordinaria nella notte: il Consiglio dei Ministri ha deciso un netto cambio di passo sul tema dei trasporti per una riconversione energetica della mobilità. Dopo l’approvazione del decreto Giovannini che ha stanziato 4,8 miliardi per il trasporto rapido di massa nelle principali città italiane e aver trovato la quadra sull’aumento delle spese militari, è notizia di oggi che il governo italiano guidato da Mario Draghi ha deciso nuovi investimenti senza precedenti per quanto riguarda la riconversione energetica dei trasporti: da un lato per fare fronte al caro-benzina e all’incertezza legata ai rifornimenti provenienti dalla Russia, dall’altro per sviluppare gli spostamenti in bicicletta nelle città, attraverso un programma di 5 punti che Bikeitalia è in grado di anticipare.

1. Fondo speciale costruzione ciclabili

Al primo punto ci sono nuove infrastrutture per le bici, che saranno finanziate con 30 miliardi di euro attingendo da un fondo speciale creato ad hoc che sarà alimentato costantemente negli anni dalle multe delle auto in doppia fila. Facendo seguito a una ricognizione attenta che è stata fatta in questi 2 anni di pandemia – sul modello di Parigisu tutte le strade principali delle 14 città metropolitane e di tutti i capoluoghi di Provincia sarà prevista la costruzione di una pista ciclabile protetta. Vista l’urgenza, in attesa di realizzarle secondo le prescrizioni del capitolato d’appalto, saranno intanto individuate e delimitate inizialmente con new jersey in plastica bianchi e rossi riempiti di sabbia.

Ciclabili semafori sicurezza stradale

2. Rimborsi chilometrici per chi pedala

Un’ulteriore spinta per la mobilità ciclistica sarà data da nuovi rimborsi chilometrici per chi pedala: non soltanto per il bike to work nei giorni lavorativi – con 1 euro al chilometro, per un massimo di 10 euro al giorno / 300 euro al mese – ma anche per gli allenamenti in bici che saranno considerati come “attività fisica preventiva per il miglioramento della salute”. In questo caso, secondo la bozza del governo Draghi, saranno conteggiate soltanto le pedalate nei weekend e nei giorni festivi superiori ai 60 chilometri (certificati dalla traccia caricata su Strava, ndr) e il rimborso forfettario è stato quantificato in 30 euro per ciascuna uscita in bici, sempre per un massimo di 300 euro al mese. Tutti i rimborsi saranno integrati nell’app IO che, grazie all’accesso tramite SPID, garantirà l’identità del beneficiario e la liquidazione tramite bonifico entro il giorno 5 di ogni mese.

Semaforo verde bici via libera mobilità

3. Comuni: target di efficienza energetica bonus/malus

Tutti i 7.904 Comuni Italiani saranno catalogati e avranno un libretto bonus/malus relativo ai target di efficienza energetica: ogni anno al 31/12 – a partire proprio da oggi, venerdì 1 aprile 2022 – dovranno mettere nero su bianco le azioni che stanno realizzando per l’efficientamento energetico e a ogni azione positiva – come l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli istituti pubblici e la conversione dei mezzi del trasporto pubblico locale da fonti fossili ad alimentazione elettrica – corrisponderà un incremento sul fondo di finanziamento ordinario previsto per il relativo anno fiscale. Viceversa i Comuni che non metteranno in campo azioni migliorative dal punto di vista dell’efficientamento energetico saranno penalizzati e ai sindaci in questione sarà decurtato lo stipendio del 30%. A vigilare sull’operato dei Comuni Italiani, d’intesa con l’ANCI, ci sarà il costituendo Ministero delle Città, da un’idea dell’ex ministro Graziano Delrio che con tutta probabilità – secondo quanto Bikeitalia apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi – lo guiderà a partire dalla prossima settimana, dopo il giuramento nelle mani del presidente Sergio Mattarella.

4. Scuola di formazione permanente sulla mobilità

Il governo attraverso il Formez erogherà corsi gratuiti obbligatori intensivi di aggiornamento professionale sulla riforma della mobilità rivolti a tutti gli amministratori pubblici: sono previsti 3 livelli – base, intermedio, avanzato – a seconda del punto di partenza relativo a ciascuna città (calcolato secondo il punteggio assegnato sul libretto bonus/malus di cui al punto precedente, ndr) attivi a partire da lunedì 11 aprile 2022, della durata di 60 ore ciascuno. Questo sarà il primo passo verso la creazione di una Scuola di formazione permanente sulla mobilità per la Pubblica Amministrazione con particolare attenzione alla ciclabilità urbana, sull’esempio di Amsterdam e Copenaghen.

5. Obiettivo -50% auto in circolazione entro il 2030

Infine, il punto forse più ambizioso del nuovo corso della mobilità ipotizzato dal governo è quello che riguarda la riduzione del parco auto: l’obiettivo è arrivare a togliere dalle strade – entro la fine del 2030 – il 50% delle auto rispetto a quelle circolanti nel 2022, con un taglio netto del 12% per ciascun anno. Per le auto diesel e benzina è prevista la rottamazione semplice che sarà pagata in buoni di mobilità (per l’importo che l’auto avrebbe avuto sul mercato dell’usato, ndr), da poter spendere in taxi, abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico, tessere del bike sharing oltreché acquisto di bici e di e-bike. Per tutto il proprio nucleo familiare.

Traffico sulle strade di Milano

Per mettere in atto questo articolato piano in 5 punti di riconversione energetica della mobilità il premier Mario Draghi affiderà l’incarico a una task force guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo che, dopo essere riuscito a realizzare il piano vaccinale contro la pandemia e avendo concluso il suo compito proprio ieri 31 marzo 2022, si è detto ora pronto a intraprendere questa nuova ineludibile sfida per il miglioramento della nostra società.

[Ci dispiace che questo sia soltanto un pesce d’aprile perché molte delle idee contenute nel piano non avrebbero affatto sfigurato nella realtà: chissà che qualcuna non riesca ad entrare davvero nell’agenda di governo!]
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