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Incentivi auto 2021 rifinanziati per 350 milioni, quanto dureranno? – La Gazzetta dello Sport

Al Senato passa la conversione in legge del decreto Sostegni bis: 40 milioni per le macchine usate, 200 per le vetture più popolari con emissioni tra 61 e 135 g/km di CO2. Ecco a quanto sconto si ha diritto

Il decreto Sostegni bis che contiene il rifinanziamento degli incentivi auto e degli Ecobonus è diventato legge. Il provvedimento, dopo essere passato alla Camera il 14 luglio è stato votato al Senato: la fiducia posta dal governo è passata con 213 sì, 28 no e un astenuto. Era l’ultimo atto affinché la norma temporanea licenziata dal Consiglio dei ministri diventasse legge. Il termine ultimo per il voto era il 24 luglio. La legge vale complessivamente 40 miliardi di euro. Di questi, 350 milioni sono destinati agli incentivi auto e sono validi fino al 31 dicembre di quest’anno. Il finanziamento degli incentivi, come già accaduto tre volte lo scorso anno, non è entrato nella prima scrittura del provvedimento di palazzo Chigi ma è arrivato come emendamento di iniziativa parlamentare.

Come sono suddivisi i fondi

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Ecco come sono ripartiti i soldi contenuti nella legge: 200 milioni di euro sono destinati all’acquisto o alla locazione finanziaria di auto nuove con emissioni comprese tra 61 e 135 grammi ci CO2, ovvero vetture con motore termico di piccola cilindrata, mild hybrid e full hybrid; 60 milioni di euro vanno a rifinanziare gli Ecobonus (acquisto o leasing) per auto con emissioni tra 0 e 60 g/km di anidride carbonica, quindi elettriche al 100% e ibride plug-in; 40 milioni di euro per l’acquisto di auto usate omologate Euro 6 con contestuale rottamazione di un veicolo vecchio; 50 milioni per l’acquisto o la locazione finanziaria di furgoni e van entro le 3,5 tonnellate.

A quale sconto si ha diritto

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Ecco invece a quanto ammontano i contributi pro capite per categoria di veicolo, ricordando che lo sconto totale di seguito menzionato è la somma dell’incentivo statale e lo sconto praticato dal concessionario:
0-20 grammi di CO2: per l’acquisto di un’elettrica si ha diritto a 10 mila euro di Ecobonus in caso di rottamazione di un veicolo che abbia più di 10 anni e sia omologato tra Euro 0 ed Euro 4; 6 mila euro senza rottamazione. Prezzo massimo del nuovo 50 mila euro più Iva;
21-60 grammi di CO2: per l’acquisto di un’ibrida plug-in si ha diritto a 6.500 euro in caso di rottamazione; 3.500 euro senza rottamazione. Prezzo massimo del nuovo 50 mila euro più Iva;
61-135 grammi di CO2: per l’acquisto con rottamazione il ribasso è di 3.500 euro;
auto usate 0-60 grammi di CO2: 2 mila euro con rottamazione;
auto usate 61-90 grammi di CO2: 1.000 euro con rottamazione;
auto usate 91-160 grammi di CO2; 750 euro con rottamazione.
Per quanto riguarda le auto usate la quotazione media di mercato deve essere non superiore ai 25 mila euro. La macchina da rottamare per accedere al contributo deve essere stata immatricolata entro il 31 dicembre 2010 oppure, al momento dell’acquisto deve avere oltre 10 anni dall’immatricolazione e deve essere di proprietà dell’acquirente o di un suo familiare convivente da almeno 12 mesi (questa regola vale in tutti i casi di incentivo per rottamazione).

Quando finiranno i soldi?

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Se il rifinanziamento è certamente una buona notizia per il settore automotive va anche considerato che la parte da 200 milioni per le auto tra 61 e 135 grammi/km, le più popolari sul mercato italiano, difficilmente durerà fino al 31 dicembre. La precedente tranche di 250 milioni, contenuta nella finanziaria 2021, è stata esaurita ad aprile scorso in 69 giorni lavorativi al ritmo di 3,623 milioni di euro. Nell’ipotesi in cui poi alcuni concessionari o costruttori abbiano “anticipato” gli incentivi nel periodo in cui erano esauriti, e che magari in agosto i saloni saranno aperti come lo scorso anno, è facile prevedere che il fondo per le 61-135 finirà rapidamente, molto prima del 31 dicembre.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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