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Incidenti sul lavoro, in Lombardia 24 morti in due mesi: “Anno nero, urgente un tavolo per la sicurezza” – La Repubblica

Ventiquattro morti in Lombardia solo nei primi due mesi del 2022, ben dieci in più rispetto allo stesso periodo del 2021. I numeri dei morti sul lavoro snocciolati dalla Cgil Milano elaborando i dati dell’Inail fanno scattare l’allarme. E una richiesta: “È urgente istituire un tavolo permanente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che coinvolga istituzioni, imprese e attori sociali”. Il periodo preso in esame riguarda gennaio e febbraio, quando in Lombardia ci sono stati 24 morti, contro i 14 del 2021. Una regione che da sola conta più del 20 per cento dei casi nazionali, 115 in totale (erano 104 tra gennaio e febbraio 2021). La maglia nera va a Milano con sei morti, due in più rispetto allo scorso anno.

IL DOSSIER – MORIRE DI LAVORO

È il prezzo che ancora si paga anche per la ripresa dei cantieri nel post pandemia, con il settore dell’edilizia che è uno dei più coinvolti dagli incidenti. Una corsa accelerata dai bonus facciate e non solo, a cui però non corrisponde la stessa attenzione verso controlli e prevenzione, spiega il sindacato. Nell’area metropolitana milanese, ad oggi, sono poco più di 100 gli operatori che svolgono questo tipo di servizi, a fronte di una pioggia di nuovi cantieri: 28 mila spuntati solo nel 2021, che si aggiungono alle 168 mila attività con più di un dipendente da scandagliare.

“Serve un accordo sulla sicurezza”, spiega il segretario generale della Camera del lavoro Massimo Bonini: “Un tavolo permanente coordinato dalla prefettura al quale siedano i sindacati, le istituzioni, l’Ats, l’Ispettorato per il lavoro e le associazioni delle imprese”. Il modello è il protocollo sperimentato durante la realizzazione del sito di Expo 2015. Oppure ciò che si sta attuando ora nei cantieri della M4, ad esempio, con meccanismi di premialità per chi è più attento. “Usciamo dalla sperimentazione ed estendiamo un nuovo approccio alle regole in tutta la città”, chiede Bonini. Un capitolo dedicato alla sicurezza c’è anche nel Patto per il lavoro che Palazzo Marino firmerà con le parti sociali, a fine aprile, ma per i sindacati non basta. Intanto le aziende si danno da fare, sfruttando anche il digitale. Assimpredil Ance, l’associazione delle imprese edili che operano tra Milano, Lodi e Monza Brianza, sta vigilando sui rischi che la mancanza di manodopera specializzata e quindi adeguatamente formata sta portando in termini di sicurezza. Ad occuparsi di questo e più in generale di controlli e prevenzione è l’Esem Cpt, l’Ente unificato formazione e sicurezza, un organismo bilaterale costituito dalla stessa Assimpredil e dai sindacati.

“Supportiamo le imprese con diversi strumenti”, spiega il presidente Luca Cazzaniga: “L’ultimo realizzato è una piattaforma digitale dove imprenditori, lavoratori e organi di controllo possono condividere tutte le informazioni relative alla sicurezza del cantiere”. Ci sono anche i simulatori che insegnano agli operai, ad esempio, come muovere una gru. Tutti strumenti, e opportunità, che saranno illustrati durante la “Safety week” del 26-30 aprile promossa da Comune, Città Metropolitana, Esem e dall’istituto tecnico industriale Carlo Bazzi.

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