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La Milano dei cantieri corre veloce: record di progetti approvati nel 2021 – La Repubblica

Milano, cantiere a cielo aperto. Vista da lì, dai ponteggi montati sulle facciate dei palazzi – che le aziende ormai stanno facendo arrivare dall’estero perché a queste latitudini sono diventati merce rara – e dalle gru che sovrastano interi edifici di uffici- case- residenze universitarie in costruzione, la ripresa è già iniziata. Come prima. Più di prima. Basterebbe girare la città che ha riacceso il motore dello sviluppo urbanistico e delle riqualificazioni edilizie per accorgersene. Ma adesso arriva anche il timbro ufficiale del Comune, che traduce l’effetto ottico in cifre. Eccole.

Nel primo semestre del 2021, sono stati approvati 549 progetti urbanistici. Ancor più non solo dell’avvio di un 2020 segnato dal lockdown ( 332 da gennaio a giugno, 869 in tutto), ma dello stesso periodo del 2019 (531), l’anno record per il mercato immobiliare. Un’attività che si riflette sui cosiddetti oneri di urbanizzazione, ovvero i contributi che chi chiede un permesso di costruire deve versare al Comune. Il contatore è arrivato a superare gli 80 milioni di euro, gli stessi introiti dell’intero 2017. È un dato in linea con gli 84 milioni del 2019, quando a fine anno Palazzo Marino volò a oltre 170 milioni complessivi. Eppure, senza la legge regionale che dal 2020 ha tagliato del 22 per cento gli importi dovuti, Milano sarebbe già arrivata a 103 milioni, ben al di sopra della stagione d’oro pre-Covid.

“Diversi studi quantificano in 30 miliardi gli investimenti che si stanno sviluppando da qui ai prossimi anni in città e i dati reali ci dicono che effettivamente sta succedendo ” , spiega l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran. Che non rinuncia a una frecciata politica diretta al centrodestra: ” Da un lato questi numeri rendono imbarazzante chi sostiene che a Milano non ci sono progetti per il futuro, ma dall’altro impongono una sfida nel far sì che sia un’opportunità per tutti. Per questo le regole urbanistiche che abbiamo voluto impongono grandi quantità di verde ed edilizia a prezzi convenzionati. Solo l’ex Macello ospiterà 1.200 appartamenti a costi accessibili, più di quelli di Porta Nuova e Citylife insieme “.

E allora ripartiamo dalla Milano che sta ricostruendo se stessa ” con iniziative diffuse, in particolar modo in zone lontano dal centro”, dice Maran. Una dimostrazione arriva dalla mappa dei cantieri più grandi che superano i due milioni di euro di oneri ciascuno. Nella classifica dei primi dieci interventi più rilevanti (anche) per le casse dell’amministrazione c’è una parte di Porta Nuova bis: dagli uffici firmati da Citterio- Viel che Coima sta costruendo in via Gioia 20 alla vicina ristrutturazione dell’ex Telecom di via Pirelli disegnata dagli studi Snohetta e Park Associati. Ma poi, ecco un polo produttivo in zona Forlanini, le residenze universitarie in Bovisa, una ristrutturazione in Vittor Pisani, un palazzo residenziale a Romolo e una demolizione e ricostruzione in piazza Insubria.

A dare il senso della ripresa, però, è anche l’osservatorio sulla Milano che si riqualifica con interventi meno radicali. Sempre nei primi sei mesi del 2021 o poco più (i dati arrivano a metà luglio), le richieste per montare o rinnovare ponteggi sulle facciate dei palazzi sono cresciute del 119 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini assoluti siamo a 2.601, molti più dei 2.254 dell’intero 2020. Effetto del bonus facciate e del superbonus 110 per cento, che permette di fare alcuni lavori gratis per i condomini. Il vero balzo in avanti riguarda i debutti. Di quelle 2.601 autorizzazioni, 1.378 sono nuove pose: più 221 per cento e, ancora una volta, un risultato già più alto degli 827 nuovi ponteggi montati in tutto l’anno. E sì, è vero, il raffronto è con mesi segnati dal lockdown.

“Ma un incremento così significativo dimostra come la ripresa sia iniziata. È un doppio segnale positivo che dimostra da un lato l’interesse a investire su Milano e dall’altro come la politica fiscale stia funzionando”, dice l’assessore al Bilancio Roberto Tasca, che misura il polso dell’ex canone di occupazione del suolo pubblico, oggi canone unico, che chi monta un’impalcatura deve versare.
A confermare come la città sia al centro “di una tempesta perfetta in senso per una volta positivo” è Marco Accornero, il segretario generale dell’Unione Artigiani. ” Il mercato immobiliare sta riprendendo con grandi progetti e lo stesso accade per il recupero edilizio ” . E il risultato, in fondo, è anche la caccia aperta ai ponteggi: “Sì, qualche azienda sta iniziando a cercarli all’estero e c’è chi preferisce prenotarli in anticipo pagando qualche mese di non utilizzo pur di averli a disposizione quando dovrà avviare i cantieri”.
 

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