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Lavori con sconto in fattura: serve comunque il bonifico parlante? – InvestireOggi.it

Lavori 110 con o senza cessione del credito: cosa cambia per il pagamento?

Per i lavori di ristrutturazione edilizia non ci sono solo la detrazione in dichiarazioni dei redditi e la cessione del credito a una banca, ma è possibile beneficiare dello sconto in fattura. Lo sconto in fattura rappresenta una semplificazione e consente di rilanciare il settore dell’edilizia privata. Un dubbio molto ricorrente è: “Devo eseguire un bonifico parlante anche con lo sconto in fattura?”. Rispondiamo alla domanda.

Lavori con sconto in fattura: come funziona?

Lo sconto in fattura è l’opzione più semplice per fruire delle agevolazioni economiche. Si tratta di uno sconto dello stesso importo della detrazione su quanto bisogna pagare al fornitore fino al limite della spesa da sostenere.

La ditta che esegue i lavori rientra in possesso della cifra come credito d’imposta che può cedere a intermediari creditizi o intermediari finanziari.

I contribuenti che scelgono lo sconto in fattura sono chiamati a inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello scaricabile dal sito del Fisco.

I lavori di ristrutturazione con sconto in fattura ammessi dal Decreto Rilancio sono ascrivibili ai seguenti:

  • Intervento di riqualificazione energetica su edificio esistente
  • Intervento di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione = classe A
  • Intervento su involucro di edificio esistente
  • Intervento di installazione di pannelli solari/collettori solari
  • Interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi
  • Acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per controllo da remoto
  • Acquisto e posa in opera di schermature solari
  • Intervento per il conseguimento di risparmi energetici
  • Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale a biomasse combustibili
  • Intervento antisismico in zona ad alta pericolosità.

Lavori con sconto in fattura: è necessario eseguire un bonifico parlante?

Devo eseguire un bonifico parlante anche con lo sconto in fattura? Ai sensi dell’art. 121 del Decreto Rilancio può essere eseguito un bonifico parlante o ordinario per saldare una fattura avente ad oggetto interventi edili per i quali il fornitore ha concesso “lo sconto in fattura”.

Ai fini di tutti i bonus in edilizia, il pagamento delle spese per l’esecuzione degli interventi deve essere effettuato mediante bonifico “parlante” dal quale risulti il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di Partita IVA e la causale del versamento.

Le regole per il bonifico parlante sono state definite dalla Circolare 24/E del 2020 dell’Agenzia delle Entrate, secondo la quale non è necessario alcun bonifico laddove la ditta accordi lo sconto in fattura.

Cos’è il bonifico parlante per i lavori con sconto in fattura?

Il bonifico parlante è un bonifico a tutti gli effetti che, a differenza del bonifico SEPA, viene utilizzato quando bisogna beneficiare delle detrazioni fiscali. È necessario indicare la Partita IVA o il Codice Fiscale dei soggetti interessati dall’operazione. Il bonifico parlante deve essere utilizzato nel caso in cui un soggetto voglia usufruire di determinati bonus statali. Il bonifico parlante deve essere utilizzato nel caso di bonus ristrutturazioni edilizie, Sismabonus, Superbonus 110%, Bonus mobili 2021, Bonus facciate 2021, etc.

Argomenti: Bonus casa

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