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L’ecobonus rimette a nuovo le case comunali dello Zochet – Il Piccolo

Prevista la sistemazioni di 24 alloggi, con la rimessa in circolo di sei oggi sfitti Un investimento da 1,4 milioni per un anno di cantiere che partirà nel 2022

La chance dell’ecobonus 110% è un treno su cui tutti vogliono salire, enti pubblici compresi. Ma il Comune, cui è impedito di gestire direttamente la partita, non potendo essere destinatario di sgravi fiscali su tasse che non versa, pungola come può l’Ater affinché vi aderisca. Per questo ha appena approvato in giunta, su proposta del sindaco, interventi di riqualificazione energetica a 360° (dagli infissi alle caldaie, passando per impianti elettrici e idrici, cappotto termico e fotovoltaico) in quattro complessi di proprietà allo Zochet, rione satellitare di Monfalcone. Si tratta delle palazzine gestite dall’Ater in via Castellieri ai civici 47, 49, 51 e 53. Due fabbricati per 24 alloggi che verranno radicalmente rimessi a nuovo. En passant, sei appartamenti attualmente sfitti, dopo queste opere dal quadro economico complessivo di 1.450.000 euro (e 1.145.000 sono diretti ai lavori in senso stretto), potranno essere rimessi in assegnazione, dopo esser stati per un certo tempo chiusi.

Cantieri sollecitati dagli inquilini, che hanno più volte manifestato criticità in ordine a importanti fenomeni di condensa che interessano in particolare i serramenti esposti a nord, nonché la formazione di muffe in corrispondenza dei ponti termici strutturali. E ora attuabili appunto grazie all’opportunità dell’ecobonus, previsto dall’articolo 19 del decreto Rilancio (dl 34/2020, convertito dalla legge 77 del 17 luglio 2020), che fa gola un po’ a tutti e soprattutto ai privati. Perché permette di riqualificare immobili attuando lavori di efficientamento energetico e sismico in simultanea usufruendo della maxi-detrazione del 110%. Occasione da pigliare al volo, perché chissà quanto durerà e che non a caso ha già registrato, come effetti collaterali, la difficoltà a reperire ditte libere per i cantieri da aprire, materie prime in tempi consoni e prezzi delle stesse calmierati: questi ultimi stanno infatti già rilevando aumenti per la crescita della domanda.

La giunta nei giorni scorsi ha approvato la convezione per la gestione degli alloggi di proprietà nel periodo 2021-2015. La stessa Ater, opportunamente stimolata dal Comune, si è fatta avanti con la proposta preliminare di riqualificazione degli alloggi in via dei Castellieri. Una necessità motivata anche dal fatto che gli edifici individuati sono dotati di impianto termico centralizzato, che comunque a breve sarebbo stato oggetto di rifacimento o manutenzione straordinaria a carico dell’ente. La proposta avanzata espone una distribuzione a colonne, con netto miglioramento, come si legge in delibera, sia sul fronte della gestione del comfort ambientale che sotto l’aspetto della contabilizzazione del calore. L’assessore al Bilancio Paolo Venni, che personalmente ha appurato le migliorie nei complessi di Marina Julia, primo intervento di questo calibro a Monfalcone, non a caso afferma: «Solo il cappotto termico consente un abbattimento del ricorso al riscaldamento del 50%, con bollette più leggere per il consumatore. Inoltre l’efficientamento, da un punto di vista ambientale, determina meno emissioni di CO2». Al netto degli iter burocratici, il sindaco Anna Cisint auspica «tempi congrui, perché non si deve cadere nella trappola di ritenere che c’è spazio a disposizione: già solo nel reperimento delle materie prime si assiste ad allungamenti di attesa del 30%». «Bisogna – dice – essere snelli in tutte le procedure». Anche perché l’amministrazione guarda già a un nuovo obiettivo: la riqualificazione energetica dei complessi Ater di via 24 Maggio, un punto peraltro sollecitato più volte dal Pd con Fabio Delbello e La Sinistra con Cristiana Morsolin.

Quanto ai lavori in via dei Castellieri, la previsione, una volta espletate le progettazioni definitive ed esecutive ed esperite le gare, è di avviare i cantieri a gennaio 2023. Dodici i mesi di intervento programmati, dunque taglio del nastro nel 2024. —

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