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Manovra al voto in Commissione Bilancio. Più tempo per pagare le cartelle – Il Sole 24 ORE

Contrasto disturbi alimentari, fondo 25 milioni

La Commissione Bilancio ha approvato emendamento per il contrasto dei disturbi alimentari. Viene istituito un fondo presso il Ministero della Salute con una dotazione di 25 milioni per il biennio 2022/23.

Fondi reddito libertà

Via libera anche a una proposta di modifica al ddl di Bilancio che incrementa di 5 milioni le risorse per i diritti e le pari opportunità, il reddito di libertà, e 3 milioni per il fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere. Approvato anche l’emendamento che prevede l’incremento del fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico.

Proroga a fine 2022 per investimenti Pir alternativi

Vengono estesi i benefici fiscali per i Pir “alternativi” varati con la manovra dello scorso anno. La misura vigente prevede un credito d’imposta per i piani costituiti dal 1 gennaio 2021 per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2021. Viene esteso il termine per effettuare gli investimenti al 31 dicembre 2022. L’emendamento è stato riformulato prevedendo che il credito d’imposta non ecceda il 10% (e non più il 20%) delle somme investite e che sia utilizzabile non più in 10 ma in 15 anni.

Estesa platea aziende che possono usare regime Siiq

Semaforo verde da parte della Commissione anche a un emendamento che estende la platea di aziende che possono rientrare nel regime delle Siiq. Si riscrive quanto previsto dal comma 125 dell’articolo 1 della Finanziaria 2007 prevedendo che il regime speciale possa essere esteso alle società per azioni, alle società in accomandita per azioni e alle società a responsabilità limitata non quotate in cui una Siiq o Siinq possieda più del 50% dei diritti di voto in assemblea e il 50% dei diritti di partecipazione agli utili. Prevista in alternativa un’altra condizione che consente anche la presenza di Fia (fondo comune di investimento alternativo) immobiliare.

Decalage e teleriscaldamento, i nodi del Superbonus

Decalage e teleriscaldamento: sono i due nodi principali che stanno tenendo in standby l’emendamento riformulato sul Superbonus, la più attesa fra le centinaia di proposte di modifica alla manovra. Il testo riformulato dovrebbe cancellare il tetto Isee per le le villette e applicare il Superbonus agli impianti solari fotovoltaici fino a 48mila euro di spesa. Per quanto riguarda le colonnine di ricarica, se collegate a lavori “trainanti”, la detrazione è nei limiti 2mila euro per villette, 1.500 euro per condomini con massimo 8 colonnine e 1.200 euro per quelli che superano le 8. Detrazioni al 75% nel 2022 sono inoltre previste per gli interventi con cui si eliminano barriere architettoniche In questa riformulazione, lamentano i gruppi di maggioranza, il meccanismo del decalage dopo il 2023 non è soft come quello richiesto in particolare dal M5s. Questa soluzione, fanno notare fonti di governo, non era nelle ipotesi. Il secondo aspetto riguarda gli immobili con il teleriscaldamento, per i quali al momento non è prevista l’applicazione degli interventi agevolati. Un problema di classificazione energetica che la maggioranza contava di sanare con un emendamento interpretativo, per includere anche quel tipo di immobili fra quelli a cui si applica il Superbonus

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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