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Manovra, le principali misure della legge di Bilancio del governo Draghi – La Repubblica

La manovra del governo Draghi incassa il “sì” alla fiducia dal Senato e si avvicina al rapido passaggio alla Camera dei Deputati, per esser licenziata entro la fine dell’anno prima che scatti l’esercizio provvisorio. Trentadue miliardi di risorse in un testo dal chiaro segno espansivo: la legge di Bilancio introduce il primo tassello della riforma fiscale agendo su Irpef ed Irap, mette 3,8 miliardi sul piatto per affrontare i rincari delle bollette (ma già il premier ha dato la disponibilità a fare di più), estende i bonus per la casa (e in questo il parlamento ha operato eliminando i paletti che il governo avrebbe voluto). Il passaggio tencico prevede ora la nota di aggiornamento da approvare in Consiglio dei ministri e il voto finale sul provvedimento che, passerà poi al voto blindato della Camera nella finestra dei lavori parlamentari tra Natale e Capodanno.

Fisco. Il capitolo fisco riguarda principalmente gli interventi su Irpef e Irap coperti dal fondo da 8 miliardi inserito fin dall’origine nel ddl di bilancio. Per l’Irpef è stata decisa la riduzione delle aliquote da 5 a 4, la revisione delle detrazioni e delle addizionali regionali e comunali con l’obiettivo di ridurre il peso dell’imposta (con una incognita legata all’impatto che le nuove addizionali avranno). Per l’Irap si prevede il suo stop per le persone fisiche. E’ stato poi inserito un taglio dei contributi una tantum nel 2022 per i dipendenti fino a 35mila euro di reddito. Riscritte sempre con l’emendamento omnibus del governo, le regole sul patent box con, tra le novità, la esclusione dei marchi. Inoltre, dopo il pressing in particolare di Fi e Lega, è passata la proposta di allungare da 60 a 180 giorni i tempi di pagamento delle cartelle notificate nei primi tre mesi del 2022. Viene inoltre rinviato di 2 anni il regime Iva previsto dal decreto fisco per il terzo settore.

Bollette. E’ uno dei capitoli del ddl di bilancio che è stato rafforzato nel passaggio parlamentare con una spinta in tal senso arrivata da tutti i partiti. Dopo l’intervento di circa 4 miliardi sul 2021 contro il caro-bollette, il ddl stanziava 2 miliardi aggiuntivi per il 2022. Con un decreto legge poi ‘travasato’ nella manovra, sono state liberate ulteriori risorse nel 2022 pari a 1,8 miliardi con anticipazioni di spesa al 2021. Nel complesso le misure puntano a limitare l’impatto dell’aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica intervenendo su iva e oneri di sistema e prevedendo una spalmatura in 10 rate per le famiglie che nei primi mesi dell’anno non riescono a pagare gli importi dovuti. Il governo inoltre ha preannunciato la disponibilità ad intervenire ulteriormente su questo versante, se necessario, nel corso del 2022.

Finanza. Tra le ultime modifiche, sale dal 3% al 5% il tetto alle quote di capitale di Bankitalia al di sopra del quale non spetta diritto di voto e ogni altro diritto economico e patrimoniale. E’ stata inoltre decisa la proroga di un anno del bonus per la quotazione delle Pmi sia pure con un tetto più basso: 200mila euro dei costi di consulenza che possono fruire del credito d’imposta. Così come viene prorogato a fine 2022, su proposta di Iv, sia pure anche qui in forma ridotta, il regime agevolato per gli investimenti dei Pir ‘alternativi’. Ampliata anche la platea di chi può fruire del regime delle Siiq. Spunta anche una mini-finestra al 15 marzo 2022 per i risparmiatori che abbiano presentato entro i termini domanda di indennizzo al Fir per completare la domanda ed avere eventualmente accesso all’indennizzo.

Bonus. Resta fermo il passaggio nel 2022 del bonus facciate dal 90% al 60% mentre, dopo il pressing di tutti i gruppi a partire da M5s, è stata allentata la stretta inizialmente prevista sul Superbonus 110%: tolto il tetto Isee di 25mila euro di reddito e il requisito della abitazione principale per le ‘villette’ rimane l’obbligo dello stato di avanzamento lavori al 30% a giugno 2022. Vengono mantenuti gli sgravi per i territori colpiti dal sisma (all’interno di un più complessivo ‘pacchetto sisma’). Rientra anche il fotovoltaico e vengono chiariti i riferimenti al prezziario. Inoltre c’è uno sgravio per la eliminazione delle barriere architettoniche. E’ stato ‘travasato’ in manovra il dl anti-frodi ma con la esclusione dell’applicazione delle misure ai lavori sotto i 10mila euro. Estesa a tutti i bonus la possibilità di inserimento delle spese per le asseverazioni nella detrazione. Il tetto del bonus mobili viene raddoppiato, rispetto al disegno iniziale, per il 2022 a 10mila euro e viene prevista anche la proroga del ‘bonus idrico’ nonchè un credito d’imposta per sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da rinnovabili. Rifinanziato per 68 milioni il bonus tv e decoder con la possibilità di ricevere quest’ultimo a casa per gli over 70 a basso reddito.

Pensioni. Nella manovra viene certificato il superamento di ‘quota 100’ con il passaggio a ‘quota 102’. Durante l’esame a Palazzo Madama è stato inserito il taglio da 36 a 32 anni di contributo per accedere all’Ape sociale per edili e ceramisti.

Lavoro. Viene previsto uno sgravio contributivo del 100% per tre anni per l’apprendistato di primo livello per le micro-imprese ed è stata introdotta una stretta alle norme sui tirocini extra-curriculari che dovranno essere attuate d’intesa con le regioni. Estesa l’indennità di disoccupazione in caso di part-time ciclico verticale. Previsto un ‘voucher’ per coprire parzialmente il costo della patente di autotrasportatore per i giovani.

Settori produttivi. Uno dei temi trasversali individuati subito in senato a partire dal Pd, è stato quello di una proroga della esenzione per la Cosap/Tosap per gli esercenti, ambulanti inclusi: la copertura ha consentito una proroga per tre mesi. Dal governo è invece arrivata la proposta per ‘regolare’ il percorso di uscita per le imprese sopra i 250 dipendenti che intendono delocalizzare la loro attività, rafforzando le sanzioni in caso di inadempienze. Inserita anche la possibilità di sospensione degli ammortamenti nel bilancio 2021 ma solo per chi nel 2020 non ha effettuato il 100% dell’ammortamento annuo del costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali. Istituito un fondo di 150 milioni per i settori del turismo e dello spettacolo. Sono stati varati anche fondi per singoli comparti come la ceramica e il vetro di Murano e il tessile di Prato e per la innovazione tecnologica e digitale e la sostenibilità dell’industria navale di rilevanza strategica nazionale. Nasce la fondazione Biotecnopolo di Siena. Vengono riconosciuti per i professionisti, su proposta di Fdi, il ‘diritto alla malattia’ come già era stato previsto in caso di Covid. Sempre da fdi è arrivata una proposta per agevolare l’accesso al credito delle Pmi con l’estensione della platea alle Srl e l’incremento dell’ammontare dei finanziamenti fino a 75mila euro. Mentre da M5s sono state presentate e approvate misure per la promozione dell’export. Un milione è dedicato al rafforzamento della cybersicurezza. Stop agli allevamenti di animali da pelliccia.

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